AM. anticipo al Trieste, sabato gli altri match

Finalmente si gioca per qualcosa, 12 squadre tentano l’assalto allo Scudetto con gerarchie e possibilità abbastanza definite, mentre 10 lottano per non retrocedere (gironi A e C) in quanto nel girone B tutto è stato già deciso dal ritiro, i cui contorni non sono ancora molto chiari, del Castrenaso, fuori unitamente alla collegata Bologna Pirati (serie B).

Cominciamo da questa brutta notizia, l’ennesima e preoccupante scomparsa di due società che da anni erano attive a livello più che buono nel panorama pallamanistico italiano. La crisi strisciante, ma non tanto del movimento, colpisce anche una delle regioni più “in salute”, l’Emilia Romagna ed una città (Bologna) dalle tradizioni consolidate, che già negli scorsi anni purtroppo aveva visto il ridimensionamento delle ambizioni e di conseguenza degli investimenti dell’altra realtà societaria locale, il Bologna United. HandballTime sta cercando, con il garbo e la prudenza nelle analisi e nelle valutazioni che sono d’obbligo in questi casi, di comprendere le cause dell’improvvisa rinuncia decisa tra l’altro da due figure “storiche” della pallamano italiano quali Jelich e Pesaresi.

Ma torniamo ai temi del campionato. La Coppa Italia dello scorso week end ha stabilito una gerarchia dei gironi chiara, quasi come se questa serie A, la cui formula non ci convince, sia di fatto una A1, una A2 e una A3, o se si vuole usare una diversa terminologia una serie A gold, silver e bronze.

All’indomani dell’happening siracusano, infatti, il girone A è apparso superiore per qualità di gioco delle squadre e per forza delle rose a disposizione, Bolzano e Pressano hanno chiaramente sbaragliato il campo delle avversarie dimostrando di essere più preparate, grazie evidentemente a una qualità superiore delle gare affrontate nella prima parte. Dietro il girone B con Carpi che ha dimostrato, ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, di non avere acquisito, in questi mesi, un gioco e una mentalità di squadra in linea con le ambizioni iniziali, che per carità rimangono inalterate, ma che, almeno in sede di pronostico, corre l’obbligo di presentare decisamente ridimensionate. Ridimensionamento che ha colpito anche le ambizioni di riconferma del Fasano, capofila di un girone C, dimostratosi poco competitivo al confronto con le altre contendenti. Passo falso occasionale? La risposta la potranno dare solo i play off, dal momento che le gare di questa seconda fase, rimanendo relegate nell’ambito delle ripartizioni territoriali iniziali, non contribuiranno certo a mescolare le carte, quanto piuttosto a cristallizzare le differenze.

Nel girone A c’è già il primo risultato proveniente dall’anticipo (diretta Rai Sport, finalmente!) tra Trieste e Pressano. Al Chiarbola il Trieste di Oveglia ha messo sotto il Pressano con un finale di gara incisivo e da ricordare che ha visto protagonisti Radojkovic, Bellomo, Dapiran e Cunjak dal campo, tutti sorretti da una maiuscola prestazione dell’estremo Zaro. Poco hanno potuto gli uomini di Dumnic, in testa per tre quarti di gare, nonostante Da Silva e Giongo in buona vena realizzativa. Risultato finale 28 a 24 per i padroni di casa, che avevano chiuso il primo tempo sotto di quattro gol (10-14) ed a metà ripresa erano ancora lontani dagli ospiti.

Proverà a rispondere subito il Bolzano di Fusina (parte con un consistente bonus di 9 punti) di scena domani sera a Cassano Magnago, campo ostico anche per la tranquillità che i locali di Havlicek potranno mettere in campo dopo il raggiungimento del loro obiettivo di stagione. In caso di vittoria, gli altoatesini potranno volare in testa con un distacco di sei punti, già di fatto incolmabile e quindi un posto nelle semifinali potrà già essere assegnato.

Nel girone B, le due rivali per il primo posto: Romagna (9 punti di bonus) e Carpi (6 punti) andranno in trasferta rispettivamente a Ferrara e Prato (Ambra), tappa di trasferimento, almeno in linea di pronostico e scontri decisivi rimandati alle prossime settimane. Delle due chi rischia qualcosina dovrebbe essere il Romagna, perché Ferrara si è comunque dimostrato sempre avversario ostico e perché i derby nascondono tipicamente insidie. Carpi, dal canto suo, riprende il cammino con molti dubbi “tecnici” in testa e l’ansia di non poter più fare passi falsi per non compromettere la qualificazione diretta alle semifinali. La posizione di Serafini non appare più molto solida, soprattutto in proiezione futura, e questo potrebbe essere un altro elemento di turbativa da non sottovalutare in un momento così cruciale della stagione.

Nel girone C, il Fasano va ad Ancona per leccarsi le ferite e chiaramente per consolidare un primato che comunque non sembra minimamente in discussione, i dorici, già contenti del campionato fatto e dell’obiettivo stagionale raggiunto, non dovrebbero rappresentare un ostacolo difficile per i campioni uscenti. Match di tutt’altra intensità tra Fondi (3 punti di bonus) ed Albatro (6 punti). In terra laziale le due compagini cominceranno a disputarsi il secondo posto che garantisce lo spareggio per determinare la quarta semifinalista. Entrambe sono uscite abbastanza bene dalla Coppa Italia, con buone prestazioni che lasciano i due allenatori, De Santis e Vinci, ben sperare per il prosieguo della stagione.

Per le Poule retrocessioni segnaliamo due incontri decisivi. Nel girone A, il Cologne ospita il Meran e, approfittando del turno di riposo della diretta rivale Mezzocorona, tenterà l’aggancio alla zona salvezza, identica situazione nel girone C, dove riposa la Lazio e pertanto l’Alcamo avrà l’opportunità, vincendo in casa col Benevento, di superare i rivali per la permanenza. Per il resto partite quasi amichevoli, se non del tutto come Bologna-Casalgrande nel girone B.