Futura senza futuro. E ora?

Futura chiude i battenti. Cosa rimane al movimento femminile di quella “irrealizzabile” utopia sbandierata dalla Federazione Gioco Handball cinque anni fa, spacciata come Progetto Olimpico Rio 2016 quando tutti, anche chi non aveva mai visto una partita di pallamano, sapevano bene che era impossibile centrare la qualificazione? Non rimane nulla, anzi rimangono le attese deluse, le aspettative andate in fumo, in molti casi delusione per aver buttato al vento anni importanti di vita e di sport e poco altro! Qualche buona giocatrice? Certo ma non c’era assolutamente bisogno che migrassero a Roma per capirlo…. Il fallimento del Progetto sta tutto nei numeri, ad esempio nel numero delle giocatrici inizialmente selezionate – molte delle quali oggi neanche più in campo – e quello delle atlete arrivate al capolinea, il numero delle vittorie in partite ufficiali della Nazionali, quello ancora più imbarazzante dei tecnici e dei direttori che di volta in volta si sono alternati al timone della Squadra Federale, soprattutto le centinaia di migliaia di euro spese per inseguire, appunto, un’utopia. Concretamente il Progetto Federale, costosissimo e poco redditizio, ha definitivamente chiuso i battenti nel momento in cui, pensando di chiudere la “bocca” a coloro che protestavano, la Federazione ha “scaricato” Marco Trespidi, l’ideatore dell’utopia tecnica, offrendolo in pasto all’opinione pubblica, agnello sacrificale per soddisfare il malcontento del popolo! Non ci si è resi conto che il danno, ormai, era stato prodotto e che quella decisione  aveva soltanto una matrice politica, uno spot elettorale partorito dalla fervida mente del consigliere Di Carolo. “Cosa vuole il popolo? La testa di Trespidi? E noi gliela diamo…!”. Futura avrebbe chiuso comunque anche perché il Presidente del CONI Malagò, che aveva ereditato dal predecessore Petrucci l’impianto tecnico e finanziario della squadra federale, fatti un po’ di conti aveva già deciso di sospendere un finanziamento poco produttivo per lo sport italiano. Ed ora? Ed ora ci si arrangia. Qualcuna ha già trovato sistemazione all’estero, è il caso di Niederwieser approdata in Germania, mentre Fanton e forse Cappellaro cercheranno fortuna in Norvegia grazie ai buoni uffici di Trespidi, qualche altra si sistemerà in Italia, Georghe potrebbe decidere di accettare qualche buona proposta giuntale dall’estero e così via.  Al di là delle bufale mediatiche raccontate in questi anni chiediamo: a cosa e a chi è servito tutto ciò?

(foto figh.it)