La pallamano è uno “sport per tutti”?

Riceviamo e pubblichiamo:

 

“LA PALLAMANO È UNO “SPORT PER TUTTI”?

Email arrivata mercoledì 21 dicembre 2016 13:36

Oggetto: comunicazione tribunale federale

 Si invita la Società ad inoltrare al tesserato DOVERE Massimo la seguente comunicazione e a dare riscontro dell’avvenuto tempestivo inoltro:

 At seguito deferimento Procura Federale, il Tribunale Federale habet inflitto a DOVERE Massimo inibizione fino al 20/03/2017 stop habet fissato termine al 9 gennaio 2017 (tenuto conto della chiusura degli Uffici Federali dal giorno 23 dicembre 2016 al 1 gennaio 2017) per deposito sola motivazione.

Distinti Saluti.

Giustizia Sportiva

F.I.G.H.

Si è concluso il processo (un processo avrebbe senso se fossero chiare le pene e se davvero l’imputato avesse qualche possibilità di vincere) che mi vedeva sulla sbarra degli imputati, non per avere dato un pugno a qualcuno in campo nè per aver rubato soldi all’amministrazione e neanche per aver prodotto documenti diffamatori, cavolo e allora perché? Andando a ritroso nelle comunicazioni l’ultima email chiude la lista della corrispondenza avvenuta tra la società dello scrivente e la giustizia federale (organo della FIGH e dichiaratosi autonomo dalla voce del Presidente della Procura Federale: Non si fa politica qui!!!??) e chiude anche la lunghissima attesa per le sorti del mio deferimento avvenuto per questa motivazione ancora da depositare:

il tesserato pertanto veniva audito dalla Procura in data 14 settembre 2016.

Ritenuto:

 

– che il comportamento, tenuto dal tesserato Massimo Dovere che non ha

risposto alle convocazioni della scrivente Procura, configura una violazione

dei doveri dei tesserati previsti dai regolamenti federali e del CONI e, nello

specifico, dell’obbligo di rispondere alle convocazioni degli organi di

giustizia, violazione che nella circostanza non può essere sanata dalla

successiva audizione né dalle giustificazioni successivamente prodotte;

 

– che il contenuto del messaggio postato dal tesserato Dovere sul proprio

profilo facebook, con le espressioni “Posso darti già il risultato su chi

vincerà …… il capo degli arbitri ha fatto bene il suo sporco lavoro … “,” … so

cosa ci vuole per vincere al di là di noi giocatori e al di là dei nostri sforzi .. “,

descrive un disegno precostituito della dirigenza arbitrale e federale per

favorire una società nella gara finale del Campionato Italiano di serie A

Maschile;

che le affermazioni riportate dal tesserato sul proprio profilo facebook,

ribadite poi in sede di audizione, non risultano avvalorate da documenti e/o

prove a sostegno, dal momento che il Dovere nel rifiutare di indicare le

eventuali prove si è limitato a liquidare la questione con un non

concludente ” .. dalla mia esperienza pluriennale di giocatore di pallamano

capisco facilmente .. ” e dunque significando trattarsi di valutazioni del tutto

personali derivanti da non meglio specificate ” … conversazioni … “;’>

 

– che la condotta posta in essere rappresenti sicuramente: a) un grave vulnus

dell’onorabilità degli organi federali e nel contempo una chiara violazione

del dovere degli affiliati e dei tesserati di tenere sempre un comportamento

conforme al principio sportivo della correttezza morale e materiale in ogni

rapporto di natura agonistica, economica e sociale così come previsto dai

regolamenti federali e dal Codice di Comportamento Sportivo del CONI:

violazione aggravata dall’avere utilizzato un social network di larga

diffusione quale facebook; b) una grave violazione degli obblighi ascritti ad

ogni tesserato dalla vigente normativa, poiché ha deliberatamente omesso

di informare, e avrebbe dovuto farlo senza indugio, i preposti organi di

giustizia.

 

In sintesi avrei messo in dubbio l’operato del designatore arbitrale (ha designato i sempre verde fratelli Arbitri che hanno la più alta partecipazione a gare di finale soprattutto in presenza della società di Fasano, dell’ex Presidente, nonché attuale Dirigente Federale) riguardo la partita Fasano-Bolzano, finale scudetto del 2016 che ha visto vincere la forte compagine fasanese contro la stessa forte Bolzano. Nei termini io scrivevo che sapevo già chi vinceva, non per demerito dei giocatori o allenatori ma semplicemente perché abituato da anni alla gestione “dubbia” di questa FIGH. Quindi esprimendomi contro il capo degli arbitri intenderei mettere in dubbio la bontà delle scelte poche opportune sia per l’evento che per la prossima assemblea elettiva. Occorrenze che poi hanno ritrovato ragione anche nella gara ultima della Super Coppa 2016 per cui invio un filmato da vedere sui profondi dubbi che non solo io ho colto (ndr. Stesse squadre, stessi arbitri, stesso designatore, stesso consigliere federale, stesso presidente federale) ma anche un attento osservatore ha notato. https://vid.me/0ufB

Tornando alle comunicazioni potrebbe essere un caso che si sia arrivati al 21 Dicembre per la mia inibizione che guarda caso collima con il periodo elettorale del periodo di febbraio, essendo io inibito a 3 mesi dal 9 Dicembre al 20 Marzo 2017. E se il processo si fosse potuto fare prima, la inibizione sarebbe stata assai più lunga? Lascio questo dubbio riportando alcune informazioni raccolte dall’imminente passato.

Caso 1

Nella Teramo dell’Interamnia si scontrano due colonne organizzative del torneo. Il motivo sta nella gestione non trasparente sulle gare in corso da parte di ispettori federali che comminano squalifiche alle società partecipanti. Interviene qualcuno che prontamente fa rientrare tutto e facendo soprattutto sparire gli ispettori dai campi. Una foto poi riporta tutto alla normalità: Il Presidente Federale insieme al Patron della coppa e i Consiglieri Federali delegati sull’Abruzzo. Un caso?

Caso 2

Il Sig. Cirillo viene squalificato per 10 mesi. L’avvocato Cirillo ha depositato al CONI Nazionale l’esposto sulle società che hanno fatto campionati “fantasmi” in Campania e non tesserando correttamente i giocatori minorenni (under 12). Quale è la reazione della stessa procura federale? Ben 20 (venti) giorni alle società (gestite per mano del delegato FIGH campano– ora delegato Lazio ma prima ex Campania poi passata velocemente sotto la delega del Segretario Federale) e 10 (dieci) mesi per il Sig. Cirillo per averlo fatto l’esposto, più la sospensione ai due arbitri che non hanno voluto firmare le gare in questione. Se tutti condannati, con due pesi e due misure, allora l’esposto è valido e allora perché queste diversità? Cosa sarà una interpretazione inversa? O una opportunità per azzerare avversari elettorali che tentano di fare chiarezza sulla qualità dei voti esigibili in assemblea?

Altro dato dubbio. Come si fa a richiedere un certificato ad un ragazzo minore per il suo tesseramento se poi da un anno ad un altro lo stesso potrebbe cambiare scuola o non giocare più? Sarebbe giusto che le società sotto le Under?? Non partecipassero al voto ma che si tenesse conto solo di una loro preferenza con un unico rappresentante regionale al voto il quale potrebbe assegnare un solo voto? Queste società in molte Federazioni determinano la vincita del Presidente senza per altro avere una forte presa sulle attività e sulla qualità della pallamano rispetto alle società che militano nei campionati maggiori e che spendono copiose cifre per mantenere in ordine la partecipazione.

A questo punto mi chiedo ma che tipo di Federazione dobbiamo desiderare in futuro, una abituata a gestire in modo chiuso e limitante, aperto solo agli amici stretti a cui regala opportunamente i ruoli a disposizione, cosa che per altro se anche avesse una qualunque risultato la vastità delle possibilità da gestire sarebbe disastrata dalla mancanza di specialisti perché non facenti parte della cerchia, perché squalificati o semplicemente esclusi o non preparati ad hoc. La poca lungimiranza nella gestione di questa amministrazione ha reso debole la nostra pallamano che non può misurarsi correttamente per i pochi atleti prodotti, e che soprattutto riescono ad uscire spinti solo dalle famiglie o dalla propria forza di volontà che da un percorso federale adeguato. Mancano legami di eccellenza con la “pallamano che conta” e sicuramente un piano nazionale sul “Merito” sia per le società, che per i tecnici che per gli atleti.

I fatti, personalmente, non cambiano il corso della mia carriera sia essa sportiva che elettorale, anzi per certi versi la migliorano non esponendomi a dubbi sulla mia presa di potere nell’eventuale cambio di Amministrazione Federale che probabilmente avverrà in quel di febbraio 2017. Così operando la procura mi ha reso un servigio escludendomi dalla bagarre elettorale e per tanto libero anche di motivare le discutibili scelte di questa amministrazione. Chiaramente sono sempre più convinto ad un suo cambiamento immediato e chiunque ne prenda il possesso saprà meglio operare sia per la trasparenza sia per la gestione, e affermare finalmente la pallamano come “Sport per Tutti” sia nazionale che internazionale.

Termino questa mia analisi di fine anno cercando di quadrare il cerchio, senza false regalie proposte in questo ultimo trimestre elettorale dall’attuale amministrazione, chiedendo maggiore attenzione sia come coscienza per quello che davvero si vuole diventare che per il percorso da recuperare, che se anche in ritardo almeno di 10 anni è possibile velocizzare trovando risorse, esistenti ma che questa amministrazione ha fatto allontanare per la loro cupidigia, e motivazioni più grandi.

Grazie per i tanti che mi seguono e un Buon 2017 all’insegna di ogni cambiamento produttivo”.

 

Max Dovere