La quota rosa del “Perimetro”: Liliana Ivaci

Quota rosa nel “Perimetro”: Liliana Granulic Ivaci, icona della pallamano della ex Jugoslavia ma da anni, ormai, trapiantata in Italia dove ha contribuito in maniera determinante alla costruzione del Miracolo Enna.“Quando sono arrivata in Italia pensavo di rimanerci per un anno ed alla fine sono diventati trenta….Ho esordito nella massima serie Jugoslava nell’80. Ho giocato per 7 anni nella Lokomotiva di Zagabria e, dopo aver anche acquisito una laurea in Scienze Motorie, ho avuto la fortuna di essere selezionata per la nazionale Jugoslava. Nell’87 arriva la chiamata dell’Enna dando il via alla mia “avventura” nella pallamano italiana. A Enna ho giocato fino al ’94, dopodiché ho iniziato ad allenare conquistando due scudetti e due Coppe Italia. Abbiamo raggiunto livelli tali da portare una piccola realtà come l’Enna nei campi europei (Finlandia, Norvegia ecc). I bellissimi 20 anni che ho trascorso ad Enna mi hanno regalato emozioni indescrivibili, dopo aver raggiunto importanti risultati ho ricevuto la cittadinanza onoraria per merito sportivo. Dal 2004 al 2008 ho anche allenato la nazionale italiana femminile riuscendo a conquistare due play off per gli europei. Poi l’esperienza alla Pallamano Bancole dal 2007 con una Coppa Italia vinta e l’attualità con il mio lavoro alla Pol. San Lazzaro dal 2014″. La sua carriera, sia in campo che in panchina, denota la grande forza che ha spinto la Ivaci nel corso degli anni. Un’energia che non si è ancora esaurita nonostante i momenti di difficoltà(“nove interventi chirurgici”) ma, anzi, giorno dopo giorno si fa più forte. Un impeto ed un attaccamento alla Pallamano riassumibili in queste parole: “L’amore per questo sport è immenso, fin da piccola mi allenavo di nascosto perché i miei genitori non volevano. Ho fatto tantissimi sacrifici per la pallamano e sento questo sport nelle vene. Ancora oggi, dopo circa 50 anni di carriera, l’entusiasmo e la voglia che ho di trasmettere determinati valori ai bambini che si approcciano per la prima volta a questo mondo (sfortunatamente poco famoso) rimane lo stesso di quando ero bambina”. Lei ha deciso di mettere queste emozioni al servizio de “Il Perimetro” di cui orgogliosamente fa parte: “Sono rimasta onorata per l’invito ricevuto da Pasquale Loria per entrare in questo nuovo gruppo. Ovviamente gli obiettivi prefissati sono comuni: in un contesto del genere, dove la pallamano Europea è al vertice, una nazione come l’Italia non può stare ferma a guardare. Avendo letto il programma, che condivido totalmente, sono consapevole che non sarà facile e che ci vorrà tempo per poter ottenere tutti i risultati necessari. E’ inutile ripetere cosa bisogna fare (perché sappiamo bene tutti da dove iniziare e dove arrivare), ma io darò tutto quello che posso per far crescere questo progetto: è triste pensare che più della metà della popolazione non abbia mai sentito parlare di Pallamano. Uno dei possibili miglioramenti da porre come base per il futuro è quello di aumentare il numero delle società per migliorare anche la concorrenza, che considero un fattore essenziale. Inoltre è veramente sorprendente notare quanto moltissime palestre presenti in italia non siano omologate per praticare la pallamano e bisognerà lavorare per migliorare anche questo aspetto”.