20 settembre. Si parte. Prima giornata del campionato di Serie A femminile o 1DF – Prima Divisione Nazionale. Otto squadre al via, stessa formula della stagione scorsa e livello che purtroppo si annuncia ancora in calo.
Prima di tutto le rinunce, anche quest’estate c’è stata la solita ecatombe, prima Mestrino, a sorpresa, poi Scinà Palermo, dopo l’eccellente campionato sotto la guida di Salvo Cardaci, infine la neopromossa S.C. Sicilia del veterano Ciccio Angemi. Problemi economici? Sicuramente. Malessere diffuso? C’è da riflettere.
Non sarà alla partenza il Club patavino, sicuramente il miglior vivaio nazionale dell’ultimo lustro, campione d’Italia in carica sia nell’Under 18 che nella 16; Zuin, pezzo pregiato è andata a rinforzare l’ambizioso Ferrara della ditta Savini-Soglietti, bel colpo. Menin ha assicurato che tornerà nel giro di un anno, lo aspettiamo.
Veniamo ai presenti. Le Campionesse di tutto della Jomi Salerno, appena battute dal Conversano in Supercoppa, per la prima volta non partono favorite. Molto rinnovato e ringiovanito il roster a disposizione di Mister Nasta con Casale (96), Trombetta (96 da Futura) e Lauretti Matos “costrette” a prendersi le proprie responsabilità in campo. Iacovello dopo la gavetta partirà titolare (Prunster ha firmato un ottimo contratto con Futura), Napoletano e Coppola dovranno condurre la squadra, Avram e Pavlyk (eterne) assicurare esperienza e classe. Si confida nel ritorno ad alti livelli della “sfortunata” Lamberti e nella crescita di Ferrentino e Lambiase. La straniera, Belma Beba, è in fase di rodaggio, buoni i numeri tecnici, dovrà crescere nel rendimento e nella personalità per diventare beniamina in una piazza esigente.
Favorita d’obbligo dopo la Supercoppa è il Conversano di Suada Sejmenovic. Il tecnico bosniaco ha a disposizione una formazione rodata e robusta. Giona tra i pali è sicuramente il miglior portiere del campionato, medie altissime e grande personalità in campo. Ganga e Rotondo sulla linea dei terzini saranno quest’anno coadiuvate dall’ex palermitana Cekelic (sostituisce Duran), giocatrice di talento puro che non ha raccolto in carriera quanto meritava per via di qualche infortunio di troppo e di scelte di vita. Barani garantirà il solito apporto di esperienza e personalità, mentre sulle ali l’allenatrice si affiderà alle “scommesse” Madella (da Salerno via Raluca) e soprattutto Babbo, micidiale in contropiede nella finale di Pescara. Piffer confermata cercherà di insidiare Giona e comunque garantisce un’ottima copertura, Chiarappa, neo capitano, proverà ancora a conciliare lavoro e sport, infine le giovani del vivaio guidate dalla promettente Azzurra Lopriore, già in campo nella serie finale dello scorso anno.
Chi sarà il terzo incomodo? HANDBALL TIME scommette e dice Cassano Magnago.
A fari spenti il presidentissimo Massimo Petazzi ha allestito una squadra niente male. Roster giovane ed ampio con molte alternative per l’esordiente allenatrice Dora Czigany. Due portieri ben assortiti: Parini Garcia (esperienza) e Babi Meneghin che proverà a scrollarsi di dosso l’etichetta di eterna promessa. Alto il muro con Clerici, che quando acquisterà in continuità sarà “letale” e la rientrante (da Futura) Dalla Costa, Del Balzo (anche lei ha lasciato il team federale) e Romagnolo si contenderanno il posto di pivot, mentre Oliveri da Conversano garantirà quei tiri mancini che la squadra cassanese non ha mai avuto negli ultimi anni. Qualche dubbio sul peso della regia affidata a Bagnaschi, in alterantiva Corradin e Di Cesare, mentre Cozzi (ultima arrivata dal Teramo, ex Sassari) dovrebbe rendere più solida la fascia sinistra. Completano la rosa le “veterane” Bongiovanni, Colombo e Cobianchi. Attenzione alle due “neo italiane” Avramova (96) e Barbosu (99), quest’ultima un fenomeno.
In griglia per i play off anche Teramo e Casalgrande, oltre la new entry Ferrara. Sulla via Emilia quest’anno si giocherà per il vertice, ne sono sicuri i due allenatori: Miceli (gradito rientro a Casalgrande) e Savini, che dopo una fugace apparizione in massima serie con il Brixen (stagione 2008/09) ha riportato il Ferrara tra le “grandi”. Detto del colpo Zuin, la squadra ferrarese potrà contare sull’ossatura della promozione: Gambera, Marchegiani, Dobreva e Soglietti, che avranno il compito di guidare una pattuglia di giovanissime molto agguerrite. Carlotta Poderi sarà determinata a recuperare il tempo perduto (infortuni), mentre la Verlato e la De Marchi tenteranno di ritagliarsi un ruolo da protagoniste tutt’altro che scontato. Fer Marocchi, jolly uruguagio sorella d’arte, dovrà garantire peso alla squadra, mentre l’altro acquisto Pernthaler starà in attesa della sua occasione tra i pali.
Il Casalgrande Padana invece è praticamente la stessa formazione che ha terminato in crescendo la scorsa stagione: Bassi in porta (gli anni non passano?), Popescu, Swiczsz e Furlanetto a garantire gol pesanti, l’ossatura della squadra. Per Giulia Fornari purtroppo lo stesso discorso di molte altre ragazze italiane, eterna promessa? Torna alla pallamano Francesca Franco, dopo due stagioni di stop tra tennis e tormenti futuristi, in bocca al lupo. Nuovi ingressi Elisa Manzini, esperta portiera e la giovane Anna Gaddi da Rubiera. A completare il roster le locali Bertolini Neroni e Giobetti e le giovanissime Dallari (96) e Kere (99).
La Nuova HF Teramo si presenta a ranghi ridotti, poche giocatrici ancora in rosa, ma sappiamo che da quelle parti il mercato non finisce mai. Coppia nuova di zecca in porta: Savoca (da Scinà Palermo) e Stangoni (da Sinergia Sassari), sono giovani ed inesperte ma se Massotti, riconfermatissimo, ha dato l’Ok significa che ha fatto le sue valutazioni. Palarie il Capo, avrà in Zuki Pastor (dalla Sinergia) la spalla ideale per tentare con frequenza la via della rete, a completare la linea dei terzini la riconfermata Stettler. Sui sei metri le sorelle Canessa Perez, Daniela già rodata nel campionato italiano e la giovane aletta Belen. Anche a Teramo si ferma il treno di Futura, scende Bassanese dopo una sola stagione in maglia federale. In cerca di riscatto. Per il resto un’altra argentina naturalizzata, Gioia e la “locale” Covaci. Si attendono novità.
Infine la lotta per la permanenza, almeno a nostro avviso. Dossobuono dopo la fantastica cavalcata in A2 deve affrontare il campionato ad handicap, fuori la Scamperle (sposina e futura mamma), Escanciano, quarta stagione in panca, dovrà affrontare la massima serie con un gruppo di esordienti. Ferrari, in porta, Guadagnini e Signorini le più esperte avranno nelle rientranti Comencini e Beghini un sostegno, mentre in ruoli chiave saranno le giovanissime a dover cantare e portare la croce, in particolare Ampezzan e De Marchi. Nuovi arrivi Manfredini (da Bazzano) e Chiara Rizzo da Oderzo.
Nuoro non pervenuto, si sa solo che è tornata una coppia niente male: Pes-Deiana, della serie attenti a quei due.