Si conclude dopo tre giornate di full immersion nella pallamano che conta, la 30° edizione della Coppa Italia. Vince una delle favorite, il Bolzano del siracusano Fusina che torna a casa per conquistare il titolo ai danni di un sorprendete Pressano. Ottengono il primo successo i padroni di casa della Teamnetwork Albatro che si classificano settimi, dopo aver sfiorato l’impresa contro il Fasano nella gara precedente. Ancora senza Brancaforte gli aretusei di Peppe Vinci superano l’Ambra di Poggio a Caiano che gioca principalmente con due uomini, Djordjevic e Maraldi, che tuttavia non bastano: i toscani si arrendono ad un nuovamente decisivo Dedovic e ai gol di Bianchi che si rialza dopo una prestazione incerta contro Fasano. Proprio i pugliesi conquistano il 6° posto in questa competizione superando di misura il Fondi che lotta fino alla fine con il più in forma dei suoi Milosevic, ma la rabbia dei ragazzi dei ragazzi di mister Ancona ha la meglio. Due delle squadre più belle a vedersi di questa final eight, ovvero Romagna e Carpi hanno dato vita ad un incontro molto equilibrato. La formazione di Imola si presenta con il solito sette composto da tanti giovani, su tutti l’ala Santilli che si riconferma ad alti livelli dopo esser stato uno dei migliori nel match perso sul finale contro il Pressano. Il Carpi si dimostra superiore con l’esperienza di giocatori come Beharevic, tuttavia la squadra emiliana dà prova di doversi ancora amalgamare, probabile motivo per cui la semifinale era andata al Bolzano e che dunque ha fatto la differenza. Si, perché gli altoatesini vincono una finale complicata proprio giocando di squadra e mostrando una grande compattezza. Un primo tempo molto equilibrato con il Pressano che dimostra di non essere arrivata per caso allo scontro finale con un esperto tecnico come Dumnic. Il pubblico è quello delle grandi occasioni, e lo spettacolo non manca: sul finale di primo tempo si apre la prima crepa, dove il Bolzano piazza un break di tre reti che si allargherà al termine della prima frazione. Nonostante il grande lavoro di gruppo degli uomini di Fusina, le parate di Tslimparis sono le maggiori protagoniste e decidono diversi episodi mentre dall’altro lato sia Da Silva che Bolognani sono nettamente i migliori dei gialloneri. La ripresa è soltanto la continuazione del primo tempo dove il Pressano tenta di rimanere incollato ai rivali che a loro volta fuggono in maniera sempre più veloce. A dieci minuti dalla fine il tabellone segna un vantaggio di più cinque per Radovcic e compagni che vinceranno questa bella sfida. Il Bolzano è vincitore della Coppa Italia per la terza volta e continua il ciclo vincente di Alessandro Fusina.
