Da poco entrato nel “salotto buono”, Mauro Bianchi, presidente della Cassa Rurale Pontinia, vive con entusiasmo e grande partecipazione la nuova avventura. Imprenditore affermato, grande appassionato di pallamano, Bianchi sta toccando con mano il differente approccio avuto, nei confronti della pandemia, dalla FIGH e dalle altre Federazioni. “Posso testimoniare la grande differenza che c’è tra la nostra disciplina e le altre. A Pontinia un po’ tutte le società di altre discipline sportive sono state a chiudere i battenti, lamentando una scarsissima vicinanza da parte delle Federazioni di riferimento. Noi no – afferma perentoriamente – noi, grazie alla manovra a sostegno della pallamano varata nell’estate dall’attuale governance, andiamo avanti con forza ed entusiasmo. Non era facile venire incontro ai club senza distinzione di categoria e questa Federazione lo ha fatto in maniera tempestiva e lungimirante. Non posso che esprimere il mio profondo riconoscimento”. L’analisi di Mauro Bianchi, da appena un anno alla guida di un club storico come Pontinia, non si spinge troppo indietro nel tempo. “Perché non ho un metro di giudizio per poter fare raffronti” sottolinea con garbo “quindi mi attengo ai fatti che sto vivendo in prima persona, da quando ho l’onore di guidare il club. Anche l’aver stipulato una convenzione che ci permette di acquistare i tamponi a prezzo irrisorio è un titolo di merito e non va sottaciuto, soprattutto se confrontato con quanto fatto da altri. Ecco – conclude Bianchi – ciò che più mi piace e mi ha convinto dell’attuale Presidente e del suo staff è la grande comprensione, la vicinanza ai problemi reali dei club. Una qualità che mi auguro caratterizzi questa Federazione anche nel prossimo quadriennio”.
