A1 Femminile. Casalgrande Padana sconfitta a Pontina nonostante un buon primo tempo.

CASSA RURALE PONTINIA – CASALGRANDE PADANA

35 – 23

CASSA RURALE PONTINIA: Ramazzotti (P) 1, D’Ambrosio, Podda 6, Francesconi 8, Conte, Colloredo 3, Sitzia (P), Notarianni 1, Saranovic 7, Bassanese 2, Panayotova 1, Gomez Hernandez 1, Crosta 5. Allenatore: Giovanni Nasta.

CASALGRANDE PADANA: Bonacini (P), Rondoni E., Mangone 3, Giombetti, Franco 7, Furlanetto 5, Bordon (P), Apostol, Artoni S. 2, Rondoni C. 1, Artoni A. 2, Orlandi 2, Mattioli, Lusetti 1. Allenatore: Marco Agazzani.

ARBITRI: Carrino e Pellegrino.

NOTE: primo tempo 15-11. Rigori: Cassa Rurale Pontinia 2 su 2, Casalgrande Padana 3 su 5. Esclusioni per due minuti: Cassa Rurale Pontinia 2, Casalgrande Padana 4.

Un altro passaggio a vuoto per la Casalgrande Padana. Al pala Bianchi di Pontinia, le biancorosse hanno rimediato la terza sconfitta nelle ultime 4 gare: tuttavia, questa volta l’amarezza è un po’ meno bruciante rispetto ai ko casalinghi con Prato e Padova. Nelle infruttuose sfide contro Tushe e Cellini, la compagine ceramica ha fornito prove decisamente sottotono contro avversarie che nel complesso sarebbero state alla piena portata: stavolta, invece, le ragazze allenate da Marco Agazzani hanno pagato dazio nel duello contro una vera fuoriserie della categoria. La Cassa Rurale Pontinia si è presentata con i galloni di prima della classe: oltretutto, dopo l’affermazione sulla Padana, le gialloblù sono rimaste sole al comando della classifica staccando la Jomi Salerno. Per giunta, non si è affatto trattato di una partita a senso unico: durante tutto il 1° tempo, le ragazze ospiti sono rimaste pienamente in gara per provare a ottenere un pareggio o addirittura la vittoria. Casalgrande è quindi uscita a testa alta: al tempo stesso, ciò non toglie la necessità di tornare a vincere quanto prima. Ora, infatti, Furlanetto e socie sono più vicine alla bassa classifica che non ai piani alti: i playoff scudetto distano infatti 3 punti, mentre gli spareggi salvezza stazionano due lunghezze più in basso. E’ quindi necessario riprendere quota, nonostante la pesantissima tegola che la Padana si trova a fronteggiare: purtroppo, la stagione di Nahomi Marquez Jabique può già dirsi conclusa. In un primo momento, sembrava che il terzino cubano potesse rientrare in campo tra gennaio e febbraio: tuttavia gli esami definitivi non hanno lasciato dubbi sulla rottura del crociato, un problema che di fatto la terrà fuori gioco fino al termine dell’annata agonistica.

Per quanto riguarda la cronaca del confronto, sabato 3 dicembre si è giocato per la decima giornata della serie A1 femminile. Oltre a Marquez Jabique, le biancorosse erano prive di Sabrina Capellini e Caterina Maria Mutti: entrambe bloccate da impegni personali. L’avvio di gara si rivela molto gratificante per la Padana: Pontinia mette in campo il proprio indubbio valore fin da sùbito, ma almeno inizialmente le avversarie riescono a rispondere colpo su colpo con grande efficacia. Così al 10′ la situazione è di perfetta parità, 3-3: copione analogo al 20′, quando la Cassa Rurale guida di strettissima misura sull’8-7. Sul finire della prima frazione, la formazione ospite commette qualche errore di troppo in fase offensiva: le padrone di casa ne approfittano senza esitare, e in tal modo riescono ad ampliare la forbice favorevole senza però prendere il largo. La mezz’ora iniziale si chiude dunque con le gialloblù avanti per 15-11.

A seguire, la ripresa si rivela parecchio difficile per l’organico guidato da Agazzani: fino al 45′ la Padana riesce ancora a esprimere una buona pallamano, ma le beniamine locali non sbagliano più nulla e così prendono man mano il sopravvento in termini di punteggio. Al 40′ la squadra allenata da Giovanni Nasta conduce con un netto 21-12, mentre 5 minuti dopo Pontinia è avanti 24-16. Nel quarto d’ora conclusivo le biancorosse perdono smalto, pagando a caro prezzo la stanchezza legata ai tanti sforzi riposti nelle fasi precedenti: viceversa la Cassa Rurale ha ancora una buona quantità di energie nel proprio motore, e dunque può viaggiare senza grossi problemi verso una larga affermazione. Al 50′ Pontinia ha 7 sigilli di vantaggio sul 26-19, e nei 600 secondi finali il divario si allarga fino a giungere al definitivo 35-23.

Nelle file ospiti da evidenziare la prova fornita dalla vice capitana Francesca Franco, vera trascinatrice con 7 realizzazioni al proprio attivo. Tra le gialloblù laziali, nessuna valutazione scarsa: spicca in particolare l’efficace brio offensivo del quartetto composto da Annagiulia Francesconi, Luisella Podda, Martina Crosta e dalla montenegrina Ana Saranovic.

“Le sconfitte con Prato e Padova mi avevano deluso molto di più – afferma Marco Agazzani, trainer della Casalgrande Padana – Questa volta, invece, abbiamo saputo fornire molti spunti incoraggianti contro un’autentica super potenza della massima divisione. Nella fattispecie le nostre ragazze si sono rese autrici di un ottimo primo tempo, e inoltre fino al 45′ sono state capaci di esprimersi con la massima tenacia. Aspetti di non poco conto, specie considerando la difficile settimana da cui provenivamo: il ko di sabato 26 novembre contro il Cellini Padova è stato parecchio difficile da mandare giù, e si tratta di un macigno che ha avuto ripercussioni pure sulla mentalità della squadra. Al tempo stesso, anche qui a Pontinia avremmo potuto fare qualcosa di meglio: potevamo chiudere la prima frazione con un passivo più limitato, ma purtroppo poco prima dell’intervallo abbiamo commesso tre errori senza dubbio evitabili in zona gol. Inoltre, soprattutto negli ultimi 10 minuti la stanchezza ci ha impedito di esprimere tutte le caratteristiche della nostra pallamano: ciò non rappresenta affatto un alibi, perchè affrontare la massima serie significa anche saper gestire con efficacia le forze a propria disposizione. Dal 50′ in avanti ci sono mancate le energie in primo luogo dal punto di vista fisico, ed è un problema certamente da risolvere con rapidità”.

A proposito di rapidità, la Casalgrande Padana tornerà alla ribalta già sabato prossimo 10 dicembre: l’agenda prevede l’ultima partita del 2022. Appuntamento al pala Keope dalle ore 18.30, contro l’Alì Best Espresso Mestrino: si tratta pure del confronto che chiuderà il cammino biancorosso all’interno della fase di andata. “Di fatto, con Mestrino avremo solo un risultato utile – rimarca il timoniere biancorosso – Adesso come adesso, sarebbe davvero inutile nascondersi dietro mezze parole: servono punti, in primo luogo per avere maggiore tranquillità in chiave salvezza e per cercare di raggiungere quello che per noi continua a rappresentare l’obiettivo primario della stagione. Come è noto, il traguardo di base sta nel migliorare il bottino di punti conquistato nel 2021/22: di questo passo rischiamo invece di peggiorare, e non ce lo possiamo affatto permettere. Inoltre, la nostra qualificazione alle finali di Coppa Italia appare non lontana: d’altronde è necessario chiudere l’andata cogliendo il miglior piazzamento possibile, in modo da non avere un abbinamento così proibitivo nei quarti di finale. Se riuscissimo a raggiungere almeno le semifinali, sarebbe davvero un traguardo storico per la Pallamano Spallanzani Casalgrande”.

“Ad ogni modo, per adesso bisogna pensare al campionato e all’assoluta necessità di recuperare un’efficiente continuità di rendimento – sottolinea Agazzani – Nella scorsa annata riuscivamo a sviluppare un gioco di buon livello per tutti i 60 minuti, mentre stavolta si tratta di una dote che sta emergendo solo in alcune sfide: mi riferisco in particolare ai confronti con Bressanone, Erice e Mezzocorona, non a caso tutti vinti. La perenne assenza di Nahomi Marquez Jabique è senza dubbio un ostacolo in più, che dispiace moltissimo anche dal punto di vista umano: lei infatti è giocatrice di talento, ma anche e soprattutto una ragazza che affronta la pallamano con serietà e genuina passione. D’altro canto, non possiamo certo nasconderci continuamente dietro a chi manca: il compito primario che abbiamo sta invece nel fare bene con le forze che abbiamo a disposizione”.

“Sfida per tanti versi complessa, proprio come avevamo previsto – commenta la pivot gialloblù Eleonora Colloredo, anche lei in grande evidenza – Infatti noi abbiamo attraversato momenti complessi durante le prime fasi della gara, ma anche all’inizio del secondo tempo. La Casalgrande Padana ha sviluppato un gioco contraddistinto da un ritmo elevato, e si tratta di una dote che dalle biancorosse ci aspettavamo: noi però abbiamo messo in campo ciò che serviva per reagire bene, contenendo con efficienza le rapide manovre avversarie. Ritengo inoltre che da parte nostra ci siano stati pregevoli meccanismi difensivi, che spesso hanno portato la Padana a commettere sviste in fase di attacco: così siamo riuscite a costruire una fase offensiva veloce e ficcante, sia in prima sia in seconda fase. La grande concretezza che abbiamo evidenziato davanti al portiere rientra di certo tra gli ingredienti basilari di questo nostro successo”.

“Viceversa, durante alcuni passaggi ci siamo imbattute in qualche difficoltà a livello difensivo – aggiunge la pivot classe 2001 – Di conseguenza c’è stato qualche momento di scarsa lucidità, che tuttavia abbiamo saputo superare in maniera brillante. Vincere era un nostro preciso obbligo, e questi due punti ci danno davvero ulteriore carica: d’altro canto, non ci aspettavamo proprio di poter prevalere con un margine così ampio. La Casalgrande Padana è infatti squadra giovane, ma completa e ben assortita in ogni reparto: non a caso si tratta di una realtà temuta da tutte le squadre di A1. Le biancorosse sono contraddistinte da un ottimo gioco collettivo, capace di mettere in difficoltà ogni tipo di rivale. Questa volta la formazione ceramica ha pagato la stanchezza e qualche assenza pesante, ma senza mai rinunciare alla forte dose di grinta che la caratterizza: infatti noi non abbiamo mai potuto concederci il lusso di abbassare il ritmo, nemmeno quando la partita aveva ormai preso una direzione ben determinata a nostro favore”.

LA SITUAZIONE IN SERIE A1 FEMMINILE. Gli altri risultati del 10° turno sono Jomi Salerno-Bressanone Südtirol 27-27, Mezzocorona-Ac Life Style Erice 22-34, Alì Best Espresso Mestrino-Securfox Ariosto Ferrara 29-35, Cellini Padova-Cassano Magnago 24-30 e Tushe Prato-Teramo 27-30.

Classifica: Cassa Rurale Pontinia 18 punti; Jomi Salerno 17; Ac Life Style Erice 16; Bressanone Südtirol 13; Cassano Magnago 12; Casalgrande Padana e Securfox Ariosto Ferrara 10; Tushe Prato 8; Cellini Padova 7; Mezzocorona 3; Alì Best Espresso Mestrino e Teramo 2. Securfox Ariosto Ferrara e Cellini Padova hanno disputato una partita in meno.