A1 Femminile. Scacco alle regine. La Casalgrande Padana batte Bressanone tra gli applausi del Keope.

CASALGRANDE PADANA – BRESSANONE SÜDTIROL 26 – 22

CASALGRANDE PADANA: Bonacini (P), Rondoni C., Mangone 3, Giombetti, Franco 1, Capellini, Furlanetto 7, Bordon (P), Apostol, Artoni S. 1, Giubbini (P), Artoni A. 6, Orlandi 1, Marquez Jabique 7, Mattioli, Lusetti. Allenatore: Marco Agazzani.

BRESSANONE SÜDTIROL: Muratovic 8, Schatzer 1, Hilber 5, Prünster (P), Di Pietro 3, Nothdurfter, Vegni 1, Put, Habicher 1, Babbo 2, Luchin (P) 1, Rabanser, Vikoler. Allenatore: Hubert Nössing.

ARBITRI: Marilisa Sardisco e Agnese Venturella.

NOTE: primo tempo 13-12. Rigori: Casalgrande Padana 4 su 6, Bressanone Südtirol 5 su 8. Esclusioni per due minuti: Casalgrande Padana 3, Bressanone Südtirol 5.

Un sabato davvero memorabile per la Casalgrande Padana: le biancorosse hanno sovvertito in grande stile il pronostico della vigilia, cogliendo un maiuscolo e perentorio successo sulle campionesse d’Italia in carica. Il duello con il Bressanone Südtirol, andato in scena al pala Keope, era valevole per la terza giornata della massima serie di pallamano femminile: una sfida davvero intensa, ricca di pregevoli spunti da ambo le parti e con molti capovolgimenti di fronte. Tuttavia le padrone di casa hanno il merito di avere avuto maggiore freddezza, lucidità ed efficacia nei frangenti più delicati dell’incontro: inoltre la Padana ha saputo gestirsi in maniera davvero efficiente e straordinaria, sia dal punto di vista della mentalità sia per quanto concerne la saggia gestione delle energie fisiche disponibili. In tal modo le biancorosse hanno fornito una prova da incorniciare, sotto ogni profilo: ne è nato un successo di enorme valore e per tanti versi addirittura storico. Si tratta senza dubbio di due punti d’oro: molto utili non solo per la classifica, ma anche per accrescere ancora di più il ragionevole e salutare entusiasmo con cui questa Padana ha iniziato la stagione. E’ vero che durante Bressanone ha effettuato una serie di modifiche sostanziali rispetto all’organico che ha vinto lo scudetto: tuttavia la formazione altoatesina resta pur sempre a buon diritto tra le massime potenze del campionato. Il risultato emerso a Casalgrande non deve infatti indurre a valutazioni affrettate sul valore delle sudtirolesi: nonostante la sconfitta, le sudtirolesi hanno comunque dimostrato di avere i mezzi che servono per provare fino in fondo a raggiungere i playoff scudetto.

Per quel che concerne la cronaca del confronto, il 1° tempo è contraddistinto da un sostanziale equilibrio tra le forze in campo: fin dai minuti iniziali, la formazione allenata da Marco Agazzani si tiene ben lontana dal voler recitare il ruolo della timida comparsa. Al 10′ le due contendenti sono in perfetta parità sul 6-6, mentre al 20′ le giocatrici ospiti guidano soltanto di due lunghezze sul 9-11: a quel punto le beniamine di casa non perdono affatto la bussola, e al contrario riescono a ribaltare la situazione con coraggio, determinazione ed efficienza. Si va così a riposo con la Padana avanti nel punteggio, sia pure di stretta misura: 13-12 il parziale scaturito al termine della prima mezz’ora. Durante la fase iniziale della ripresa, le casalgrandesi vanno incontro al momento più difficile: nei 10 minuti che seguono l’intervallo, le brissinesi danno l’impressione di avere qualcosa in più a livello di brio e precisione. Al 40′ l’organico allenato da Hubert Nössing si trova quindi a condurre sul 14-17, ma in verità si tratta del classico “fuoco di paglia”: le avversarie riescono infatti a superare l’appannamento con grande maestria, e nei 600 secondi successivi si dimostrano nuovamente in grado di ribaltare il punteggio. Al 50′ la compagine ceramica è avanti sul 21-19, e da lì in avanti Furlanetto e socie mantengono ben salde le redini della partita fino al termine. Durante il tratto finale della gara, la Casalgrande Padana è addirittura capace di ampliare la forbice favorevole: le padrone di casa prendono il sopravvento in maniera sempre più pronunciata, arrivando così all’esultanza finale con il punteggio di 26-22. Una splendida gratificazione, ben sottolineata anche dall’entusiasmo del folto pubblico di fede biancorossa presente al Keope. A livello di prove individuali, nei ranghi di casa è davvero impossibile assegnare la palma di migliore in campo: tutte le protagoniste della Padana si sono rivelate superlative, fornendo un contributo di prim’ordine nella concretizzazione di questo successo. Una nota particolare va comunque alla prova di grandissimo impatto fornita dalla pivot Alessia Artoni, senza dimenticare i due portieri che Agazzani ha alternato: Valentina Bonacini e la grande ex di turno Nadia Ayelen Bordon. Tra le casalgrandesi è inoltre da registrare il rientro di Marianna Orlandi, assente durante il derby casalingo di 7 giorni prima contro la Securfox Ariosto Ferrara: viceversa, contrariamente a quanto previsto, Caterina Maria Mutti è rimasta di nuovo a riposo precauzionale e tornerà a disposizione a partire dalla prossima sfida. Ancora assente invece la lungodegente Elisa Rondoni, che purtroppo ha chiuso anzitempo la stagione. Per quanto attiene a Bressanone, spiccano comunque le ripetute realizzazioni del terzino montenegrino Esma Muratovic: in evidenza anche la pivot Violetta Vegni.

“Nel corso della passata stagione, abbiamo sfiorato più volte un risultato come questo – sottolinea Marco Agazzani, trainer della Casalgrande Padana – In varie occasioni, le nostre ragazze erano arrivate vicinissime a sgambettare una tra le fuoriserie del campionato: il successo era sempre sfuggito per un nonnulla, fino a questa gara contro Bressanone. In settimana, avevo maturato la convinzione di poter fare davvero molto bene contro le sudtirolesi: d’altro canto, osservando le potenzialità avversarie, credo proprio che questa vittoria con 4 lunghezze di margine non fosse affatto così semplice da prevedere. Non si è trattato di un successo risicato, ottenuto con un gol a fil di sirena: la Padana è rimasta avanti nel punteggio per larghissimi tratti della sfida, e sempre dal 50′ in avanti. A mio parere, l’efficacia difensiva ha rappresentato l’autentica chiave di volta dell’incontro: abbiamo costruito un’ottima cintura intorno alla porta, e ciò ha avuto un ruolo determinante nel propiziare quest’affermazione. Viceversa, in attacco continuiamo tuttora a commettere alcuni errori e certe imprecisioni che potremmo evitare: tuttavia in fase offensiva ho comunque visto segnali di buon miglioramento, che danno spazio a un ottimismo più che motivato”. “Più in generale, ritengo che in questo campionato la nostra squadra stia diventando meno superficiale e più consapevole dei propri mezzi – prosegue il timoniere biancorosso – Sarà per l’innesto di Nahomi Marquez Jabique, o per i preziosi insegnamenti ricavati dalle vicende agonistiche della scorsa stagione: in ogni caso sto vedendo una Casalgrande Padana impegnata nel percorrere una traiettoria davvero vincente, sia come risultati sia per quanto concerne la qualità del gioco espresso”. Ora la serie A1 femminile osserva una pausa: di nuovo in campo sabato 8 ottobre, quando la compagine ceramica sarà al pala Tacca di Cassano Magnago contro la locale formazione lombarda. “Non credo affatto che lo stop ci sarà dannoso, tutt’altro – afferma Agazzani – Siamo in arrivo da tre sfide quanto mai impegnative, e dunque una sosta è esattamente ciò che serve per riprendere il cammino con rinnovato slancio”. Dopo questo successo c’è chi si chiede se la Casalgrande Padana possa puntare a un ruolo superiore rispetto alla salvezza, magari puntando a entrare nella griglia degli spareggi tricolori: “Troppo presto per queste valutazioni – taglia corto l’allenatore – Prima di alzare eventualmente l’asticella, meglio attendere almeno qualche altra partita: pensiamo intanto alla trasferta di Cassano”.

“A mio parere, il risultato emerso qui al pala Keope non deve stupire più di tanto – afferma quindi Hubert Nössing, tecnico del Bressanone Südtirol – Ovviamente speravamo nei 2 punti, ma al tempo stesso io temevo moltissimo questa trasferta di Casalgrande: la Padana è infatti una realtà che sa esprimere una pallamano frizzante, efficace e mai scontata. Di conseguenza, le biancorosse sanno creare parecchie difficoltà a qualsiasi tipo di avversaria: non a caso le ragazze allenate da Agazzani hanno saputo disputare una partita di livello davvero elevato, legittimando in pieno la vittoria. D’altro canto, credo pure che la nostra prova non sia affatto da buttar via – rimarca il trainer altoatesino – Anche se un po’ a sprazzi, abbiamo saputo fornire molti spunti di spessore sul piano del gioco. Da lì bisogna ripartire, per affrontare con fermezza e convinzione l’intenso mese di ottobre che ci attende: il 5 saremo a Cassano Magnago, poi è previsto il doppio impegno europeo con le portoghesi del Madeira. Il nostro organico è in buona parte rinnovato rispetto al 2021/22: le rilevanti sfide che abbiamo all’orizzonte sono quindi grandi occasioni da sfruttare al meglio, per collaudare ancor meglio gli assetti di squadra. Stavolta abbiamo perso, ma la stagione resta lunghissima e le occasioni di riscatto non mancheranno di certo”.

LA SITUAZIONE IN SERIE A1 FEMMINILE. Gli altri risultati del 3° turno sono Securfox Ariosto Ferrara-Cassano Magnago 30-27, Cassa Rurale Pontinia-Tushe Prato 33-18, Jomi Salerno-Ac Life Style Erice 31-25, Alì Best Espresso Mestrino-Teramo 30-28 e Cellini Padova-Mezzocorona 30-30.

Classifica: Jomi Salerno 6 punti; Cassa Rurale Pontinia, Bressanone Südtirol, Ac Life Style Erice, Casalgrande Padana e Tushe Prato 4; Cellini Padova 3; Cassano Magnago, Alì Best Espresso Mestrino e Securfox Ariosto Ferrara 2; Mezzocorona 1; Teramo 0.