A2: UN GRANDE UNITED SBANCA ROMAGNA

La nona giornata di ritorno come sorta di crocevia tra la salvezza e le zone scomodissime della classifica, e per lo United non era di certo prevista un’impresa facile in casa del Romagna Handball che tra le mura amiche aveva lasciato pochissimi punti per strada, solamente contro le prime della classe.

Partono subito bene i ragazzi guidati da mister Lucio Ribaudo riuscendo ad impartire il proprio ritmo di gioco con personalità e per tutta la durata del match, impedendo il ritorno dei padroni di casa che hanno dovuto fare i conti con una squadra che ha giocato da compagine di vertice unendo precisione ed efficacia in attacco alla solidità difensiva.

Se in fase offensiva i ferraresi vengono trascinati da un Castaldi tornato a buoni livelli, in difesa la coppia centrale Sigolo – Hristov Veselin da compattezza ad un reparto che soffre meno rispetto le scorse partite arricchito da una bella prestazione di Damiano Sgargetta che fra i pali si fa trovare sempre pronto.

Serviva una vittoria ed è arrivata in un momento chiave del campionato e in modo piuttosto netto per 24 – 28, mantenendo il ritmo di Estense (vincente contro Camerano in un altro scontro diretto) che rimane dietro di una lunghezza e della Pallamano 2 Agosto, prossima avversaria del Ferrara United nell’ultima casalinga stagionale. Pertanto la volontà di chiudere alla grande davanti al pubblico di casa sarà un ulteriore motivazione per Sgargetta e compagni che vorranno anche  vendicarsi della partita di andata quando uscirono sconfitti di misura. Servirà giocare da vero United, quello visto proprio contro il Romagna Handball: compattezza, concentrazione e cinismo, qualità che se i ferraresi sono in grado di esprimere rasentano le qualità delle prime della classe.

Prosegue il periodo positivo dell’under 15 vittoriosa di misura sul campo difficile del Faenza (20-21 il finale), di fatto la squadra guidata dalla bravissima Neli Dobreva si ritaglia uno spazio importante fra le sorprese della seconda parte del campionato ottenendo diverse vittorie e proponendo significativi segnali di crescita del collettivo e dei singoli. Di indubbio valore il lavoro svolto dall’allenatrice bulgara che ha saputo gestire e formare un gruppo che ora è più affiatato che mai.