La Jomi Salerno sta per aprire un ciclo terribile: venerdì e sabato doppio incontro (casalingo per fortuna) contro le enigmatiche islandesi dell’IBV, poi recupero martedì con il Cassano, ancora in casa, trasferta a Teramo sabato l’altro. La giovane e rinnovata squadra di Nasta è chiamata a dare prova di tenuta fisica e mentale, il gioco è migliorato rispetto alle prime uscite, incerte, ma non poteva essere altrimenti, la concentrazione e la tenuta mentale allo stress costituiscono ancora un’incognita.
Per l’Europa vale lo stesso discorso fatto per il Fasano, servono punti per il ranking e soprattutto credibilità internazionale. Ora che la Nazionale ha dato finalmente un segnale di presenza e considerando che nessuna altra squadra italiana da due anni a questa parte gioca in Coppa, la Jomi è chiamata a non sbagliare lo scontro diretto con le islandesi che ci seguono nel ranking. Una vittoria significherebbe sperare di recuperare per l’Italia il posto Champions tra due anni, ma forse questi sono discorsi che qui da noi lasciano il tempo che trovano. Nasta ha tutte a disposizione, vuole giocarsela ma non fa mistero di pensare un po’ anche al Campionato.
Campionato che vede in testa la rivelazione Teramo impegnata sabato a Casalgrande, match clou di giornata. Trinelli ha detto che gli mancano ben tre punti, forse ha ragione, sicuramente le sue ragazze dovranno dimostrarlo sabato, se batteranno Teramo si candideranno alla grande per un ruolo da protagoniste, in caso contrario rimarranno nella solita terra di mezzo.
La vittoria di Casalgrande e quella contemporanea di Conversano a Nuoro (quasi scontata) determinerebbero una grande ammucchiata in testa a 9 punti, dando a Salerno o Cassano la possibilità martedì di andare in solitario. Ma questo discorso certamente non piace a Massotti che ci direbbe che stiamo facendo i conti senza l’oste (lui naturalmente). La squadra teramana è molto equilibrata, esperta e sta godendo di un’invidiabile condizione fisica, se riuscirà a far girare la partita sui suoi ritmi Casalgrande potrebbe andare in difficoltà soprattutto se nel frattempo non avrà risolto le amnesie nei finali punto a punto. Anche perché ipotizziamo che punto a punto sarà.
Ferrara ospita Dossobuono per i primi tre punti, chi li prende si rilancia, chi perderà invece dovrà cominciare a pensare seriamente alla lotteria dei play out. Una prospettiva che in casa ariostina non vogliono neanche prendere in considerazione dopo i velati e discreti proclami di inizio stagione. Zuin si, Zuin no, dilemma che sta limitando non poco le prestazioni delle ragazze di Savini. Per sabato sembrerebbe ancora Zuin no, vedremo. Cosa dire di Dossobuono, al momento è uscita con le ossa rotte dal doppio confronto con Conversano e Salerno, circa ottanta gol in 120 minuti sono un’enormità alla quale Escandiano dovrà rimediare, è vero contro la Jomi i portieri non hanno parato, ma come potevano se le avversarie sbucavano fuori da tutte le parti? La difesa prima di tutto, per salvarsi, ma anche per aspirare a qualcosa di più, per questo motivo, oltre che per il fattore campo, diciamo Ferrara quasi senza timore di smentita.