Assemblea Straordinaria, lo stupore di Bardini

Al netto di quelle che sono le modifiche dei meccanismi di voto alle prossime elezioni inserite nell’ordine del giorno sta facendo discutere e tanto la decisione di proporre al voto assembleare il cambio di denominazione della Federazione. A tal proposito abbiamo raccolto le impressioni di Massimo Bardini, dirigente del Follonica, autentica e “giovane” risorsa del movimento, capace – quando è stato chiamato in causa dalla stessa FIGH – di esaltare alla massima potenza il “prodotto” pallamano. L’organizzazione impeccabile di alcune gare della Nazionale, non merita particolari approfondimenti. Quello di Bardini, relativamente alla convocazione dell’Assemblea Straordinaria, è uno stupore convinto. “Quando il Re chiama – dice – i sudditi corrono senza pensare ne al giorno ne all’ora della chiamata ma questo avveniva prima della Rivoluzione Franceseora – aggiunge – mi sembra che il tempo si sia fermato solo per la Federazione Pallamano perché viene organizzata un’Assemblea addirittura Straordinaria per cambiare lo statuto e anche il nome. Periodo perfetto per tutti perché dato che il pil italiano si basa soprattutto sul turismo la maggior parte di noi sarà impegnata nel proprio lavoro quindi la discussione nell’assemblea difficilmente avrà una soluzione qualificante per il nostro sport. Cambiare uno statuto – precisa il dirigente del Follonicaha bisogno di tempo perché poi le regole si devono seguire ma questa decisione coincide perfettamente con le logiche organizzative fino ad oggi sviluppate. Io mi sarei aspettato una bella assemblea nazionale su proposte e mozioni di marketing pubblicitario oppure su coinvolgimenti di importanti gruppi finanziari capaci di rilanciare l’immagine del nostro sport e invece mi ritrovo il cambio del nome quale possibile causa del fallimento qualitativo del nostro movimento e il cambio dello statuto quale necessità primaria per un’accelerazione immediata dello stesso. Eppure avremmo la possibilità di recuperare il terreno perso basti pensare in Finale di Champions a Colonia sono arrivate una squadra ungherese e una polacca…La riflessione è che possiamo farcela a ribaltare il brand pallamano ma dobbiamo iniziare da subito a lavorare su idee e metodologie”. Bardini, poi, non nasconde il proprio stupore in relazione alle tante, troppe, chiacchiere che stanno accompagnando la discesa in campo di un gruppo, guidato dal salernitano Pasquale Loria, alternativo all’attuale governance. “Penso – dice – che in un paese civile ci debbano essere più candidati perché questo accresce la voglia di confrontarsi e migliorarsi. Non capisco perché si debba avere paura a rappresentare un programma diverso e alternativo”.