Italia: appuntamento con la storia

NazionaleAppuntamento con la storia. La Nazionale Azzurra è volata alla volta di Skopje con un carico di aspettative e speranze senza precedenti. Per la prima volta, nella storia recente, l’Italia ha la concreta possibilità di superare il primo turno di qualificazione ai Mondiali, obiettivo che, se centrato, darebbe slancio e nuova linfa a tutto il movimento.

Sulle spalle ormai forti del gruppo selezionato da Marco Trespidi c’è un carico di responsabilità assolutamente sopportabile; la squadra c’è, è sicuramente la più forte e collaudata di questi ultimi anni, giusta anche l’età media, circa 22 anni, la stessa dell’avversaria di turno che dopo i fasti passati ha riavviato il nastro ed è oggettivamente in una fase di necessario rodaggio.

Occasione più unica che rara per l’Italia senza nulla togliere alla terza incomoda del girone: l’Islanda. Ogni avversario a tempo debito. Ora sotto con la Macedonia, doppia sfida che potrebbe dire molto sulle concrete possibilità di imporsi nel girone.

Si parte domani, domenica il ritorno a Follonica. Ma come arriva l’Italia di Trespidi, surrogato in panchina dal croato Hrupec, all’appuntamento di Skopjie? Sicuramente bene, sicuramente meglio rispetto a precedenti impegni ufficiali.

Intanto perchè il blocco Futura, su cui fa leva la Nazionale, sta lavorando da tempo e con profitto, poi perchè il selezionatore Trespidi ha potuto scegliere tranquillamente le sue giocatrici senza dover fare i conti con particolari defezioni, forse Zuin ma il giovane talento ora a Ferrara comunque non avrebbe fatto parte del “sette” di partenza, assumendosi fino in fondo la responsabilità di rinunce pensati e a questo punto definitive come quelle di Giona, Ganga e Oliveri.

La Macedonia allenata da Risto Magdinec, come ampiamente documentato dalla redazione di Handballtime, farà leva sui pivot Ilkova e Macevska, entrambe trentenni ed emigrate in Turchia, sulla la giovane tiratrice Zorica Despodovska e sulla centrale Dushica Gjeorgjievska.

Occhio anche ad Elena Gjeorgjievska punto di forza del del Baia Mare. Punto debole, da sfruttare al meglio, tra i pali dove, infortunato l’estremo titolare, il coach della Macedonia punta su Antikj del Metalurg e Zafirova del Kastrioti.

Buona squadra, indubbiamente, ma nulla d’eccezionale – se rapportato al recente passato – per qualità tecniche ed esperienza internazionale: occasione più unica che rara per calare l’asso.