Sara Bellini: Obiettivi, sogni e futuro!

Sara Bellini
Sara Bellini

A tu per tu con Sara Bellini, giocatrice dell’Handball Franciacorta che disputa il Campionato di Under16 Femminile. Nata nel 2001, Sara ha tanti sogni ed obiettivi: sentiamoli quindi in questa intervista targata “TALENTI MADE IN ITALY”.

HandballTime: Ciao Sara è benvenuta su HandballTime. Un nuovo anno sportivo è iniziato, che obiettivi ti poni con la squadra per questo campionato?

Sara Bellini: Quest’anno il campionato che andremo ad affrontare sarà difficile perchè oltre alle squadre della nostra categoria ci saranno quelle di categoria superiore (Under 18). Il nostro obiettivo principale sarà quello di giocare soprattutto con grinta ed entusiasmo con le squadre della nostra categoria lottando fino alla fine per un risultato positivo e senza lasciarci abbattere dalla differenza di fisicità e tecnica che sarà molto determinante andando a scontrarci invece con le squadre di categoria maggiore.

HandballTime: Come giocatrice invece che obiettivi hai? Se dovessi guardare al futuro come ti immagini?

Sara Bellini: Come giocatrice il mio primo obiettivo è quello di migliorare sempre più dal punto di vista tecnico ma soprattutto cercare di essere più razionale durante le partite e riuscire, giocando anche da centrale, a trovare la migliore soluzione per il bene della squadra. Essendo giovane sono consapevole di dover ancora crescere. In futuro mi piacerebbe poter giocare in serie A ma soprattutto essere selezionata per un’eventuale convocazione nella Nazionale femminile.

HandballTime: Come hai conosciuto la pallamano? E come mai hai scelto di praticarla?

Sara Bellini: Avevo circa 7 anni quando iniziai a seguire allenamenti e partite di mio fratello Mattia che tutt’ora gioca nell’Under 18 del Cologne ed è grazie a lui, ma soprattutto del mister Riccardi che all’età di 8 anni mi ha convinto ad iniziare questo meraviglioso sport credendo in me e sostenendomi fino ad ora.

HandballTime: Hai un idolo sportivo? Se si, quale?

Sara Bellini: Non ho un’idolo sportivo nel vero senso della parola. Parlando di modello da seguire il primo altleta che mi viene in mente è Radovcic. L’ho visto giocare solo in poche occasioni: durante le partite di campionato a Cologne dove la sua squadra ha incontrato la nostra e nelle dirette in tv. Pur non coprendo il mio stesso ruolo di lui mi piace la rapidità d’azione, la tecnica ma soprattutto la freddezza nel tirare in porta.