La crescita dei giocatori e la valorizzazione dei giovani non è soltanto l’obiettivo principale della Pallamano Belluno, ma è proprio dogma della società. Dopo il diciannovenne Saccon di Oriago, è la volta di un altro classe 2005: il pivot Marco Bellu.
Nato a Nuoro il 2 aprile, il giovane sardo fisicamente non si presta male: 185 cm per 94 chili. Nonostante la giovane età ha già maturato esperienze molto importanti. Partendo dalla sua prima esperienza nella città di Nuoro ha dapprima militato in A2 a Sassari con la VerdeAzzurro; poi a Palazzolo, nel bresciano, sempre in serie A per due stagioni.
“Ho finito i miei studi a Palazzolo e nel frattempo mi sono dedicato al massimo alla pallamano. Abbiamo affrontato Belluno in A Bronze lo scorso anno ed ora mi sento pronto a questa nuova ed importante sfida. Non ho paura del dover lavorare duramente.” Lo spirito di sacrificio è già adatto ad un campionato importante come quello della A Silver.
Il papà Massimiliano aveva già tracciato la strada da pivot in famiglia, giocando a Nuoro. A seguire la sorella Sara, di tre anni più grande di Marco, anch’essa pivot in serie A con il Teramo.
“Mi è sempre piaciuto lo sport di contatto, il pivot è un ruolo perfetto per me. La soddisfazione maggiore che ho in campo è conquistare un rigore e far prendere due minuti al mio avversario: significa che non è riuscito a tenermi.”
Già alla terza giornata di campionato la Pallamano Belluno affronterà la squadra “natia” di Marco, la VerdeAzzurro. La prima volta della società dolomitica in terra sarda e per Marco l’occasione per incontrare i ragazzi con cui è cresciuto. “In campo non mi faccio influenzare da niente. Sono grato all’ambiente di Sassari, ho imparato molto lì. Ma ora sono molto concentrato sul prossimo futuro. Ho parlato con coach Kokuca e sono pronto a riprendere dallo stop che ho avuto per la lussazione della spalla. Sono sicuro che ci sarà di ché divertirsi e che faremo divertire il nostro pubblico.”
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