di Redazione
Come spesso succede nello sport “la vittoria ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana” ed è per questa ragione che ai più è apparsa quantomeno anomala la circostanza, all’indomani della storica qualificazione ai Mondiali del 2025, di non trovare traccia, nelle cronache, nei commenti e nelle ricostruzioni, della figura di Pasquale Loria, presidente della FIGH dal 2017 al 2023, il massimo dirigente che più di ogni altro ha creduto in Riccardo Trillini e nel progetto tecnico del coach cingolano oggi celebrato, giustamente, come un eroe; l’uomo che ha riportato l’Italia ai Mondiali dopo un’attesa di ben 27 anni. Una scelta, quella di Trillini e del suo staff, una pervicacia, quella di difenderlo a spada tratta anche in presenza di cocenti sconfitte, che hanno attirato sulla figura di Loria e quella parte di governance che ne ha condiviso la scelta, gli strali del Movimento, critiche troppe volte velenose e ferocissime.
Per questa ragione, nel celebrare il grande risultato sportivo della Nazionale, ci è parso intellettualmente onesto, chiedere al dott. Pasquale Loria un commento su quanto di straordinario realizzatosi nella giornata di domenica 12 maggio 2024, una data che già fa parte della storia del Nostro sport.
Riceviamo e pubblichiamo….
Sono molto felice perché questo risultato definisce un percorso di sette anni complicato ed appassionante. Ci mancava un risultato “spendibile” a livello Senior che desse valore riconoscibile ai tanti obiettivi già raggiunti nei sette anni trascorsi a lavorare “ventre a terra” per le Nostre Squadre Nazionali e non solo: la qualificazione (Tbilisi 2018) e conseguente partecipazione fissa agli Europei Élite giovanili maschili Under 18 e 20 (2021, 2022 e i prossimi nell’estate 2024), i Mondiali U20 femminili (2022), le vittorie nei Championship femminili a Chieti (2021) e Pristina (2023), la Casa della Pallamano, il Campus Italia ed ancora, allargando il discorso, la promozione del Nostro Sport a livello giovanile e scolastico (Giochi Sportivi Studenteschi), la valorizzazione del format Finali giovanili, il restyling del Festival della Pallamano, la riforma dei Campionati a tutti i livelli, la formazione, l’autonomia dei territori e tanto altro.
Un percorso appassionante, ora anche molto emozionante per la qualificazione della Nazionale ai Mondiali, un risultato che rivendico non essere un miracolo, né un’impresa, come ho sentito dire ed ho letto anche su autorevoli siti istituzionali, ma un passaggio frutto di programmazione, lavoro e competenza, in primo luogo del Direttore Tecnico, del suo Staff e di chi ha creduto nel progetto (non tantissimi a dire il vero).
Perché i risultati si conseguono con l’organizzazione e la competenza, in primo luogo, poi la passione ed il cuore fanno la differenza alla fine, ma non possono da soli determinare il successo. La narrazione, in molti casi eccessivamente retorica, di questo evento effettivamente storico per il Nostro Movimento, non deve quindi trarre in inganno, l’Italia ha ottenuto un risultato importante con programmazione, lavoro, quindi organizzazione e competenza. Anzi abbiamo dovuto attendere anche troppo, le qualificazioni europee sfiorate (avessimo avuto qualche sorteggio meno proibitivo …) ne sono la testimonianza, ultima in ordine di tempo la partita di Vigevano con la Polonia.
Qualcuno ha sottolineato l’importanza di aver giocato la prima partita a Conversano, sono d’accordo, lo avrei fatto anche io, allo stesso modo in cui siamo andati, per le partite decisive, a Padova, Busto Arsizio, Pescara, Faenza ed appunto Vigevano, ma ripeto l’ambiente esterno conta fino ad un certo punto, altrimenti a Podgorica avremmo dovuto perdere di 10.
Invece abbiamo vinto di 10 a Chieti, nella Nostra Casa, contro la Turchia.
Secondo me è stato quello lo spartiacque, l’ora della consapevolezza che era giunto il Nostro momento, siamo stati bravi, anzi sono stati bravi, il Direttore Tecnico, il suo Staff ed i Ragazzi, a “serrare le fila” in un periodo difficile per la Federazione.
Sono molto felice, lo ripeto, perché in questi sette anni abbiamo dovuto affrontare tante complicazioni, vere e proprie avversità. Avevamo ottenuto il Mondiale di Beachandball a Pescara e l’Europeo Under 20 a Brixen (insieme all’Austria), eventi che dovevano contribuire a lanciare il prodotto pallamano e favorire un buon ritorno commerciale, abbiamo avuto invece il Covid e la necessità di finanziare la sopravvivenza del Movimento con il bilancio federale (2 milioni per consentire ai Club di partecipare ai campionati a tasse federali ZERO), due milioni, la metà del bilancio federale al netto di stipendi e spese di funzionamento (tenute tra il 30 ed il 35%, come da parametri imposti). Il bilancio federale ne è uscito provato in assenza dei promessi contributi aggiuntivi, fino allo sciagurato epilogo dello scorso novembre, che ha impedito, tra l’altro, di finalizzare alcuni contributi consistenti e fondamentali, già ottenuti in passato (2022). Ma oggi è l’ora della felicità e bisogna pensare al futuro.
Nel futuro ci sono prima di tutto le elezioni, una Federazione non può rimanere tanto tempo senza i suoi organi elettivi, una anomalia da sanare, subito!
… Poi ci sarà ancora tanto da fare!
Pasquale Loria
Foto Credit: FIGH