Lunga intervista a cuore aperto con Brigitte Grandia, di origini olandesi, una delle più grandi giocatrici italiane di tutti i tempi, ala-pivot del Cassano Magnago che ha dominato la scena nazionale negli anni ’80 e prima parte degli anni ’90, undici scudetti, 148 presenze in nazionale, poi allenatrice, ora mamma ma sempre appassionata di questo nostro meraviglioso sport.
HandballTime: Brigitte, grazie innanzi tutto per aver accettato di rispondere alle domande di HandballTime, da un po’ non sei nel vivo del gioco, ma continui a seguire con interesse, cosa ne pensi del movimento femminile oggi?
Brigitte Grandia: Leggo l’articolo “Il futuro rinviato” e immediatamente mi vengono in mente tante riflessioni: indubbiamente la crisi economica che ha investito l’Italia è una delle principali cause di scelte restrittive, tanto a livello Federale quanto a livello Societario. Tutti quanti sappiamo bene, che il modo migliore per “formare” giovani atleti è metterli in condizione di confrontarsi con competizioni in quantità e qualità: negli anni d’oro della pallamano italiana 80-90, sia le società che le squadre nazionali giovanili e seniores partecipavano a molti Tornei Internazionali, e i risultati ne sono stati l’espressione più evidente: Oro ai Giochi del Mediterraneo in Siria, qualificazioni nelle Coppe europei etc etc. Oggi la situazione economica fa sì che il numero di squadre è calato, il programma agonistico è calato, il numero di atleti praticanti è calato, le straniere sono di un livello nettamente inferiore (ve ne cito solo 2 su tutte, qui in Italia giocavano Svetlana Kitic e Larissa Karlova) e le squadre che partecipano a competizioni di qualità è calato.
Sarebbe auspicabile che almeno a livello Federale o attraverso la Federazione fosse incentivata l’attività internazionale delle nostre giovani promesse. Penso anche al rovescio della medaglia: queste giovani U20 che si vedono così scartate, che motivazioni hanno per continuare? Sono delusioni grandi, quante atlete che non hanno ancora raggiunto i 24-25 anni smettono quando in termini di resa (capacità + esperienza) devono ancora iniziare a dare il massimo! E loro, cosa trasmetteranno alle nuove generazioni che stiamo aspettando: che se non sei “dentro” entro i 18 anni, non hai più possibilità?!
Si lo so, è facile esprimere pareri, senza essere dentro ad una situazione, ad un “budget” da rispettare, ma a me sembra che così non si fanno passi in avanti.
HandballTime: Pensi che l’aspetto economico sia preponderante? La Federazione in questi ultimi anni ha avuto finanziamenti aggiuntivi per la preparazione olimpica grazie al progetto Futura.
Brigitte Grandia: In un certo senso voglio credere che le motivazioni siano principalmente di natura economica, sarebbe difficile da giustificare una scelta puramente tecnica, quando in nessun paese del mondo le atlete per la pallamano vengono selezionate entro i 18 anni…
HandballTime: Hai vinto 11 scudetti consecutivi e hai circa 150 presenze in nazionale, hai fatto molte esperienze anche da allenatrice, cosa suggeriresti per risollevare le sorti delle nostre Squadre Nazionali?
Brigitte Grandia: C’è bisogno di lavorare molto di più, più partite di campionato, più attività internazionale e di aumentare il numero di tesserate (che significa creare più interesse intorno alla pallamano) e motivare, incentivare sia le società a lavorare meglio così come anche le atlete che già ci sono.
HandballTime: Da anni i Club femminili rinunciano alle coppe, l’anno scorso e quest’anno solo Salerno si è iscritta, per motivi economici ma anche di scarsa competitività, come incentiveresti la partecipazione? La renderesti obbligatoria con penalizzazioni o hai qualche altra idea?
Brigitte Grandia: Credo che tra le righe si possa già capire come la penso: sarebbe una buona idea se la Federazione premiasse le Società che partecipano con un incentivo economico? Con un premio a crescere per ogni turno superato? Sono una sognatrice?
HandballTime: Forse lo sei, ma HandballTime vuole fare proprio questo, permettere a tutti gli appassionati di tornare a sognare. Ultima domanda, ti manca la pallamano?
Brigitte Grandia: Per farvi capire quanto mi manca, vi confido questo: sebbene dormo poco (purtroppo soffro d’insonnia), il 75% dei sogni che faccio ruota intorno alla pallamano. Sogno che sto per scendere in campo per una partita, sogno che sto partendo con la mia squadra per una trasferta, e così via..
Salutiamo Brigitte con affetto e le diamo appuntamento per domenica sera al termine della partita Italia-Macedonia (RAI Sport ore 18.30) per un commento sulla gara.