Il buco e la toppa. Assume, infatti, le sembianze di una macroscopica toppa la notizia diffusa dal sito FIGH della creazione di una non meglio identificata “Hungarian – Italian League”, a due mesi abbondanti dalla notizia – pubblicata dallo stesso sito in data 14 agosto – della partecipazione della squadra federale femminile, Futura, al campionato ungherese.
Delle due l’una: o era una “bufala” quella notizia, evidenziata anche un mese dopo in occasione della prima amichevole sostenuta in Ungheria dalla squadra Federale, o, invece, la creazione di un organismo ad hoc, appunto la“Hungarian – Italian League” è la classica toppa messa lì per riparare ad un buco anche clamoroso.
Di qui non si scappa…. Il dubbio che sorge spontaneo è uno solo: se Handball Time non avesse svelato, in data 18 settembre, che a dispetto di quanto comunicato dall’ufficio stampa della FIGH, Futura non risultava iscritta al campionato ungherese, si sarebbero creati i presupposti per la creazione di questo non meglio identificato organismo di cui solo oggi apprendiamo la creazione? Così fosse, ed abbiamo pochi dubbi in merito, avremmo assolto, in maniera efficace, alla nostra funzione.
Ricordate “Cave Canem”? Bene. Nel merito apprendiamo che si è deciso di dare vita ad un campionato “parallelo” a cui partecipano alcune squadre ungheresi – non tutte come anche da noi anticipato – ed al quale prende parte, invitata, anche Futura.
Ci chiediamo ma era proprio così importante, necessario, creare questo non meglio identificato contenitore (?) per giustificare le “mission” in Ungheria del team federale? Non sarebbe stato più semplice e più logico annunciare per l’attività di Futura – come successo l’anno passato per la Tunisia – una serie di gare da disputare in Ungheria? Chi avrebbe contestato una scelta del genere? Nessuno.
Il problema è nato quando, immaginando di avere di fronte un contesto abulico, si è pensato di far passare per partecipazione ad un campionato ufficiale un semplice ed ordinario programma di gare amichevoli necessarie per elevare il tasso di competitività della squadra federale, serbatoio della Nazionale maggiore.
Ovvio che questo correre rapidamente ai ripari, con la “toppa” che va a coprire il “buco” apertosi nella comunicazione, apre un altro fronte, se vogliamo ancor più piccante. Ci chiediamo e chiediamo: era necessario dare vita a quest’organismo sostanzialmente inutile solo per riparare alla “bufala” di agosto?