Campionati, le voci degli addetti ai lavori

Con l’uscita ufficiale dei calendari e della struttura definitiva dei campionati di massima serie maschile e femminile, le società potranno definire una volta per tutte i propri piani organizzativi per la stagione che sarà. Il campionato di A1 maschile vedrà il girone A a dieci squadre mentre quelli B e C resteranno a nove, come lo scorso torneo. Massimo Petazzi, general manager del Cassano Magnago maschile, vedrà la propria squadra partecipare al gruppo da 10 ed ha sottolineato: “Il girone a dieci squadre non mi dispiace, credo aumenti la competitività e l’elasticità a livello anche di spostamenti e similia. Dispiace per il Cologne, che giocherà nel girone B, perché saremo privi di un derby che da sempre molta adrenalina e garra sportiva, peccato. Ritardo nell’ufficializzare? Per il girone A credo sia stato ininfluente, la durata poi è uguale. Un appunto però, sull’Elite Round che riguarderà la stagione 2017/2018: al momento non è stato stabilito nulla quindi bisognerà programmarlo bene tenendo conto dei valori delle squadre. La formula dovrà essere giusta perché quello dovrà rappresentare la massima espressione della pallamano italiana per cui non si dovrà decidere per necessità o con leggerezza ma analizzando bene le formazioni che dovrebbero parteciparvi al termine della Regular Season. I criteri andranno ben studiati e mi auguro che verrà fatto”. Il presidente della Lupo Rocco Gaeta, Francesco Antetomaso, invece dice: “Spero che chi ha fatto la corsa per iscriversi non rappresenti delle meteore, solo così si può migliorare. Nel corso degli anni ci sono state tante realtà che dopo un primo momento “florido” poi sono sparite creando vuoti difficili da gestire. La formula? E’ rimasta uguale, si era parlato di un cambiamento ma alla fine non c’è stato, per ora. Ognuno ha le proprie idee, se ne sono dette di ogni, per me il criterio geografico di divisione delle squadre andrebbe fatto diversamente, in verticale ma tant’è. Tutti lavorano per fare il meglio, soltanto chi fa può sbagliare. Numerazioni dispari? E’ successo anche in passato…”. Il versante femminile, invece, ha confermato le voci dei giorni passati certificando un campionato a 14 squadre, con due retrocessioni alla fine del torneo. Con l’inserimento finale del Nuoro, di cui HandballTime aveva parlato in tempi non sospetti, si è arrivati a questa conclusione definitiva. Ancora Massimo Petazzi, presidente del Cassano Magnago femminile, aggiunge: “Non entro nel merito di questa decisione, ne prendiamo atto. Certamente il tutto servirà da riflessione per il futuro, verificheremo la validità di questa formula e tireremo le somme alla fine del campionato. Di certo un campionato a 14 squadre porta molto lavoro ma se pensiamo che qualche anno fa si era in 7-8, è decisamente un passo avanti che dimostra un aumento di entusiasmo in campo femminile così come di atlete, settori giovanili e di squadre impegnate”. Mario Turato, presidente dell’Alì Mestrino, evidenzia invece come il “problema prima divisione” sia solo stato rimandato: “Ci aspettavamo questo torneo ormai ma credo che ci sia il problema anche della seconda divisione che si è impoverita. La situazione regolamentare ha portato a questa scelta che vedremo se pagherà o meno, che ci siano dubbi o meno dovremo aspettare. Spero vivamente che durante la stagione non ci siano eventuali forfait o mancanze perché sorgerebbero disagi. Le due retrocessioni? Può essere ok ma…si vedrà”.