CASALGRANDE, GIULIA DALLARI ENTUSIASTA DEL GIRONE A: “E’ UN RAGGRUPPAMENTO CHE MI PIACE PROPRIO, CARATTERIZZATO DA UNA LISTA DI AVVERSARIE DAVVERO MOTIVANTE”

Adesso le ragazze della Casalgrande Padana hanno un rilevante argomento in più su cui riflettere: mentre gli allenamenti continuano senza intoppi, in casa biancorossa si cerca anche di soppesare le dinamiche e gli equilibri che potranno caratterizzare il girone di campionato. Come è noto, sabato scorso la Figh ha reso nota la griglia di partenza della prossima serie A2 femminile: le nostre beniamine hanno trovato posto nel gruppo A, un tabellone che comprende altre 7 formazioni. Nella fattispecie si tratta di Marconi Jumpers Castelnovo Sotto, Ferrarin Milano, Leonessa Brescia, Cassano Magnago, Venplast Dossobuono, Lions Sassari e Sardegna Handball Sassari.

“In tutta sincerità, questo raggruppamento mi piace proprio – esclama Giulia Dallari, centrale della Padana – Più nello specifico, credo fermamente che sia un girone molto motivante. Brescia e Dossobuono hanno calcato il palcoscenico dell’A1 nel recente passato, proprio come noi: di conseguenza, si tratta di squadre abituate a sostenere ritmi molto simili ai nostri. Tutto questo, beninteso, senza nulla togliere alle altre formazioni: le restanti squadre possono contare su organici vivaci e comunque ben attrezzati, che di certo non vorranno affatto recitare ruoli da comprimari. Peraltro, le due formazioni isolane possono contare su giocatrici che in passato hanno vestito la maglia azzurra. In buona sostanza – rimarca Giulia – questo girone A metterà a severa prova la concretezza delle nostre ambizioni: una lista di avversarie così agguerrite è davvero l’ideale per capire se potremo davvero raggiungere l’agognato ritorno in massima serie. A livello generale, non mi sbilancio nel fare troppi pronostici: prevedo infatti un campionato molto equilibrato, dove le sorprese potranno essere all’ordine del giorno ancora più del solito”.

Come è noto, Giulia Dallari è tornata a vestire la casacca biancorossa dopo un periodo di inattività: un graditissimo ritorno, che senza dubbio permette all’intero organico di guardare al futuro con una rinnovata dose di fiducia. “Due anni fa mi sono pesantemente infortunata al Pala Keope, durante il Memorial Roberto Camponesco – ricorda la diretta interessata – Nella fattispecie, un movimento improvviso durante un’azione di contropiede mi ha causato una lesione del legamento crociato anteriore e la rottura del menisco”.

A seguire, come si è svolta la fase di riabilitazione?

“Ho seguito il normale protocollo, della durata complessiva di 6 mesi: la prima fase postoperatoria è stata legata a un percorso fisioterapico, mentre nella seconda parte ho lavorato per riacquisire forza fisica”.

Dopo esserti ripresa, hai effettuato scelte che ti hanno portata lontana dal Pala Keope: ora, come è nata la tua volontà di tornare alla ribalta?

“Il richiamo della pallamano non si è mai affievolito, nemmeno durante la mia assenza dal parquet. Per certi versi ho preso una decisione “romantica”, dettata dalla volontà di tornare alle mie origini e soprattutto di rimettermi in gioco. In tutti questi mesi ho sempre badato a tenermi in forma, pur essendo distante dal 40X20: adesso posso quindi contare su una condizione fisica soddisfacente, che ovviamente da ora in avanti andrà affinata di pari passo con il resto dell’organico. Intanto ringrazio la società e le mie compagne di squadra: l’intero ambiente biancorosso ha contribuito a darmi la spinta necessaria per concretizzare la scelta che ho fatto”.

Hai lasciato la Casalgrande Padana in A1, e ora la ritrovi in A2: che effetto ti fa?

“La categoria non influisce affatto sul mio e nostro tasso di concentrazione: ci stiamo già gettando appieno in questa nuova sfida, guidate dall’esperto timone tecnico di Matteo Corradini. Per quel che mi riguarda personalmente, rientrare dopo un’assenza è sempre piuttosto complicato: d’altronde ho vestito la maglia biancorossa per ben 10 anni, e dunque credo proprio che non farò alcuna fatica nel riappropriarmi dei meccanismi di gioco che caratterizzano la squadra”.