CASALGRANDE, LA GIOVANE ASIA TREVISANI SI RACCONTA

Come annunciato dalla Federazione, bisognerà attendere il 2021 per vedere la Casalgrande Padana all’opera in campionato: il debutto della serie A2 femminile è infatti slittato a sabato 9 gennaio, per permettere alle varie società di adeguarsi alle nuove norme che riguardano l’effettuazione dei tamponi ogni settimana.

Intanto, le biancorosse allenate da Matteo Corradini continuano il lungo lavoro di preparazione: un insieme di attività animato da obiettivi che restano ben chiari. Oltre ai riscontri di classifica, il traguardo che la formazione ceramica si pone è anche quello di essere un significativo palcoscenico per le ragazze che provengono dal nostro settore giovanile: tra queste figura la talentosa e frizzante Asia Trevisani, casalgrandese di origine ferrarese che ha esordito in Prima squadra durante le amichevoli di settembre.

“Io gioco a pallamano da cinque anni, e fin qui ho sempre indossato la maglia della Padana – racconta la diretta interessata, classe 2004 – L’ingresso nel panorama della Prima squadra rappresenta una gratificazione davvero notevole, che mi dà un’ulteriore e salutare dose di adrenalina nel cercare di compiere quei miglioramenti che mi servono per affinare sempre più il mio modo di giocare. Lo spirito che si respira all’interno dell’organico è senza dubbio quello giusto, e si tratta di un aspetto che va senza dubbio sottolineato. Sono stata accolta benissimo fin dai primi allenamenti, e inoltre l’organico di A2 comprende anche altre ragazze in arrivo dalle giovanili della Padana: l’insieme di questi due fattori ha fatto sì che io mi ambientassi in maniera decisamente rapida ed efficace”

Come ti descriveresti come pallamanista? Quali sono i tuoi maggiori punti di forza? E viceversa, dove risiedono le imperfezioni che vorresti tentare di correggere nell’immediato futuro?

“Ritengo che tra i miei punti di forza ci sia la caratteristica di essere una giocatrice duttile e polivalente: non a caso posso ricoprire due ruoli, quello di ala e quello di centrale. In particolare, quando vengo schierata come centrale ritengo di saper dialogare bene con il pivot: merito della visione di gioco che credo di essere riuscita ad acquisire durante questi ultimi anni. D’altro canto, sono ben lungi dal sentirmi arrivata: a 16 anni bisogna ancora imparare tantissimo, a 360 gradi. Le doti che mi contraddistinguono rappresentano solamente un buon punto di partenza, e non certo un traguardo. In particolare, adesso devo cercare di perfezionare la tecnica: del resto, si tratta di un’esigenza che è comune a quasi tutte le pallamaniste della mia età”.

Parlando più in generale della squadra, l’inizio del campionato è stato rinviato di un altro mese: la data originaria era quella del 7 novembre, poi si è passati al 12 dicembre e infine al 9 gennaio. Il fatto di cominciare più avanti potrà rappresentare un ostacolo per voi?

“Innanzitutto, ciò che più conta sta nel poter avviare la stagione ufficiale con la maggiore sicurezza possibile dal punto di vista sanitario: dato che l’ulteriore rinvio è finalizzato proprio a questo, ben venga il cambiamento di data ufficializzato ieri. Detto questo, ritengo che il fatto di avere un po’ di tempo in più non guasti: è vero che la volontà di tornare in campo è decisamente elevata da parte di tutte noi, ma qualche settimana aggiuntiva di preparazione ci aiuterà a essere ancora più efficienti e convincenti quando si tratterà di lottare per i 2 punti. Inoltre, nelle settimane che ci separano da qui al 9 gennaio, noi che arriviamo dal Settore giovanile avremo modo di integrarci ancora meglio negli assetti di gioco proposti dall’allenatore Corradini: si tratta di un altro aspetto da non sottovalutare affatto. La serie A2 permette infatti di dare maggiore spazio alle nuove leve, più di quanto se ne potrebbe dare in massima divisione: quindi, un precampionato esteso come quello che stiamo vivendo aiuterà noi giovani a sfruttare al meglio la grande occasione che abbiamo all’orizzonte”.

Da più parti la Casalgrande Padana viene inserita nel novero delle maggiori favorite per la conquista dei due biglietti che portano a salire in A1: condividi tale pronostico? E inoltre, la defezione del Sardegna Sassari potrà influire sugli equilibri del girone A?

“I pronostici di alto livello che ci caratterizzano non stupiscono affatto. Del resto, la società ha confermato buona parte del gruppo che in queste ultime stagioni ha furoreggiato in A1: inoltre, noi che arriviamo dalle giovanili abbiamo le carte in regola per garantire un prezioso sovrappiù di energie fisiche e motivazionali. Quindi, è lecito aspettarsi dalla Casalgrande Padana un rendimento di alto livello: al tempo stesso ci stiamo avvicinando al campionato con un atteggiamento tutt’altro che altezzoso, perchè il valore deve sempre e comunque essere dimostrato sul campo partita dopo partita. Peraltro noi debutteremo con la sfida sul campo del Marconi Jumpers Castelnovo Sotto, e un derby è per sua natura tra i confronti maggiormente insidiosi. Tra le concorrenti più agguerrite in chiave promozione figurano senz’altro Brescia e Dossobuono, nomi giustamente ricorrenti nelle previsioni che si stanno formulando: la defezione del Sardegna è un peccato per l’intero movimento, ma alla fine credo che i rapporti di forza all’interno del girone A non finiranno per esserne condizionati”.

Oltre alla formazione di A2, tu continuerai anche l’impegno all’interno degli organici giovanili?

“Sì: nella fattispecie sarò coinvolta nella Casalgrande Padana Under 17 e in quella Under 20. Per ovvi motivi, andiamo incontro a una stagione particolarmente inconsueta in entrambi i casi: di conseguenza le aspettative sono piuttosto complesse da definire, ma credo comunque che ambedue le squadre abbiano ciò che serve per mantenersi ragionevolmente fiduciose“.