Casalgrande Padana, l’Under 15 Femminile al Keope per conquistare il titolo regionale.

Lo scorso 25 Aprile, la Casalgrande Padana ha vinto il titolo regionale Under 17 femminile: un’affermazione che ha consentito alle biancorosse di accedere alle finali per lo scudetto di categoria, in programma dal 24 al 28 maggio sui parquet abruzzesi di Chieti, Pescara, Montesilvano e Città Sant’Angelo. Intanto, la Pallamano Spallanzani ha la ghiotta opportunità di piazzare il bis: le biancorosse della Padana Under 15 sono infatti attese dalla finalissima emiliano-romagnola, che anche in questo caso mette in palio sia il titolo regionale sia l’accesso alle sfide che assegnano il tricolore. Appuntamento fissato per domenica 21 maggio, al pala Keope di Casalgrande: dalle 11 verrà disputata la semifinale tra Ariosto Ferrara e Green Parma, poi la compagine vincente sfiderà la Casalgrande Padana a partire dalle ore 16.

Basandosi sui numeri della classifica, le padrone di casa partono con i favori del pronostico: durante la stagione regolare le Under 15 allenate da Marco Agazzani si sono rese protagoniste di un percorso netto, contraddistinto da 12 vittorie su altrettanti confronti disputati. Ferrara ha centrato il secondo posto con 20 punti, mentre Parma è giunta terza nel girone unico attestandosi a quota 16. “D’altro canto la finale regionale è una partita secca, e dunque i pronostici vanno presi con la massima cautela – sottolinea Giulia Cosentino, pivot della Casalgrande Padana U15 femminile – Fin qui ci siamo rese protagoniste di un ottimo rendimento sul piano dei risultati, ma nulla può dirsi scontato o già scritto. Per quanto riguarda il percorso portato avanti nei mesi scorsi, il filotto di 12 successi rientrava in pieno nelle mie speranze: in effetti siamo un gruppo contraddistinto da potenzialità davvero pregevoli, e peraltro moltissime di noi sono protagoniste anche nelle formazioni Under 17 e Under 20. Al tempo stesso questa sequela di vittorie non era affatto così scontata da raggiungere, specie considerando i difetti che ancora ci riguardano soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento”.

“Intendiamoci: ciascuna di noi mette in campo il massimo impegno, sia nel corso delle partite sia durante gli allenamenti – prosegue la pivot classe 2008 – Inoltre siamo un organico caratterizzato da un genuino spirito di squadra e da una reale unità d’intenti: tutte doti che ci saranno molto utili anche in vista di questa cruciale sfida che stiamo per sostenere. Tuttavia, il vecchio adagio “Non si finisce mai di imparare” vale pure nel nostro caso. Come spesso ci ricorda l’allenatore Marco Agazzani, troppo spesso entriamo in campo con addosso la paura di sbagliare: un problema che emerge anche quando affrontiamo confronti sulla carta semplici, contro realtà che hanno mezzi e ambizioni inferiori rispetto a noi. Queste titubanze finiscono per condizionarci sul piano della qualità del gioco, impedendoci di sprigionare in pieno tutto l’insieme di qualità tecniche e agonistiche su cui possiamo contare. In compenso, già da varie settimane stiamo svolgendo un accurato lavoro che ha l’obiettivo di consolidare e rinforzare la nostra indole: ora la finale playoff deve rappresentare un’opportunità da cogliere al volo, per demolire i paletti mentali che tendiamo a costruirci. Se sapremo acquisire ed esprimere maggiore convinzione e sicurezza, costruiremo basi efficaci e credibili per ottenere quella che sarebbe la tredicesima vittoria stagionale”.

Giulia Cosentino esprime quindi una preferenza riguardo al nome dell’avversaria da affrontare: “In tutta sincerità, sarei felice di un atto conclusivo contro l’Ariosto Ferrara. Sulla carta sarebbe una partita più difficile rispetto a quella con il Green Parma: tuttavia lo scorso anno l’Ariosto ci ha superate proprio nella finalissima, e quindi potremmo contare su una ferrea volontà di riscatto. In ogni caso, Parma o Ferrara che sia, domenica avremo il preciso compito di farci trovare pronte a qualsiasi tipo di sollecitazione che le avversarie di turno ci proporranno. Ritengo inoltre che il fattore-campo potrà esserci d’aiuto: il fatto di giocare davanti al nostro pubblico ci spronerà parecchio a fare bene, consegnandoci un’ulteriore e preziosa dose di carica motivazionale”.