A distanza di una settimana dalla gara cruciale contro Casalgrande abbiamo intervistato per i nostri lettori Massimo Petazzi, presidente della Pallamano Femminile Cassano Magnago ASD.
HandballTime: Avete un’altra settimana prima di tornare a giocare. Che voto dai alla tua squadra per questa prima parte di stagione?
Massimo Petazzi: Il discorso potrebbe esser molto semplice in termini assoluti considerando che:
– L’età media di poco superiore ai 22 anni.
– Più del 50% delle atlete sotto i 20 anni.
– Quarto posto in classifica con sole tre sconfitte in 9 partite.
– Due pareggi che con un pizzico di fortuna in più avrebbero potuto significare quarto posto assoluto a due punti dalle due seconde Teramo e Salerno che avrebbero avuto 20 punti entrambe.
– Nessuna straniera tra i giocatori di movimento poiché la straniera è uno dei portieri.
– La nostra “straniera di movimento” è la Oliveri p ma ha giocato solo 3 o 4 partite con più di 30 realizzazioni all’attivo. La sua assenza pesa molto per il nostro “giovane attacco”.
Sembrerebbe che la sufficienza piena sarebbe anche meritata. Ovviamente però i due pareggi che vanno strettissimi, ancor di più perché la roulette dei rigori finali è sempre stata negativa per noi, e alcune non brillanti prestazioni nonostante i positivi risultati, per quanto giustificabili vista la giovane età media, hanno lasciato un non so che di amaro in bocca che potrebbe essere superato eventualmente centrando l’obiettivo play-off. Per cui sotto questo ultimo aspetto siamo tra il cinque ed il sei.
HandballTime: Cosa vi aspettate dal match contro Casalgrande ?
Massimo Petazzi: Personalmente la considero la partita ”verità”: è evidente che dal risultato si potrà capire se meritiamo o meno i play-off. Confido nella crescita delle nostre giocatrici che si sono impegnate e sacrificate molto in questa prima parte della stagione e dunque spero che il volume di lavoro accumulato possa tradursi in belle soddisfazioni per loro.
HandballTime: Chi è secondo te la miglior giovane che ha calcato i campi in questi primi mesi?
Massimo Petazzi: Non credo di essere la persona più indicata per questo tipo di valutazioni, confesso però che ho una profonda stima di Gaia Zuin, che resta una piacevolissima realtà della pallamano nazionale; forse anche la giovane promessa del Conversano Babbo mi sembra interessante nell’economia del suo club nonostante caratteristiche non proprio da parametri standard per i criteri di selezione delle nazionali europee e poi perché no, cito anche la nostra Bianca Del Balzo non tanto per l’effettivo valore tecnico ma sicuramente per quanto concerne la predisposizione mentale alla gara e la mentalità di approccio alle situazioni di gioco. Per questi due aspetti mi piacerebbe che anche altre mie atlete potessero imitarla; sicuramente la squadra ne trarrebbe benefici molto evidenti. Potrei citarne tante altre ma gli spazi giustamente non lo consentono.