A tu per tu con il giovane e promettente giocatore del Conversano Marco Recchia, il quale si sta ben comportando in questo avvio di stagione, dopo purtroppo però la squadra pugliese non è riuscita a conquistare ancora alcuna vittoria.
HandballTime: Nonostante siate ancora a 0 punti avete dimostrato di potervela giocare con tutte le squadre. Avete infatti perso le partite con uno scarto veramente minimo. Cosa vi è mancato per ottenere la vittoria?
Marco Recchia: Effettivamente tutte le partite sino ad ora disputate le abbiamo perse per scarti veramente minimi. A parer mio, quello che ci è mancato sin dall’avvio della stagione fino ad ora è quella cattiveria agonistica che ci avrebbe permesso di avere la meglio nei momenti conclusivi delle partite. Sono sicuro che, nelle prossime partite che andremo a disputare, riusciremo a migliorare sotto questo aspetto, grazie, anche, al rientro dei giocatori infortunati.
HandballTime: Quali sono gli obiettivi della stagione? E quelli tuoi personali come giocatore?
Marco Recchia: L’obiettivo della stagione sicuramente è la salvezza, ma, soprattutto quello di continuare a coltivare il progetto di crescita della squadra. Il mio obiettivo personale è quello di riuscire a migliorarmi ogni giorno sempre di più, fruttando al meglio i consigli che mi vengono dati quotidianamente da mister Tarafino e anche da giocatori più esperti come Giorgio Fantasia e Ninni D’Alessandro.
HandballTime: Qual è la formazione che vincerà la scudetto? E nel vostro girone chi lotterà invece per non retrocedere?
Marco Recchia: Le favorite sono sempre Bozen, Fasano e Carpi. È difficile affermare chi delle tre sia la favorita a vincere lo scudetto in quanto tutte e tre sono delle squadre competitive. Credo che il Bozen abbia un qualcosa in più rispetto alle altre due quest’anno , ma dovrà comunque “sudare sette camicie” per conquistare il titolo. Nel nostro girone credo che lotteremo per la salvezza noi, la Lazio e l’ Alcamo.
HandballTime: Ti stai ben comportando in quest’avvio di stagione. Cosa credi faccia la differenza tra un giocatore mediocre ed un leader?
Marco Recchia: La differenza consiste nel sapersi comportare nel modo giusto al momento giusto per migliorare sia la qualità del gioco e i conseguenti risultati che il livello di soddisfazione dei compagni di squadra.