Doveva essere la grande festa della pallamano nuorese e festa è stata alla palestra Polivalente per il primo derby dopo quasi due decenni.
Un derby nel senso più stretto del termine, quello disputato in via della Resistenza, con la qualità che spesso ha ceduto il passo al furore agonistico e al clima da battaglia che si è respirato per tutti i 60 minuti. Ben 16 chiamate di due minuti, equamente divise, con 3 espulsioni raccontano bene quanto le ragazze di Deiana e quelle di Mancini tenessero a superarsi. Una gara che per oltre 50 minuti si è tenuta sul filo dell’equilibrio e che ha tenuto col fiato in sospeso i tifosi delle due numerose fazioni sugli spalti.
Alla fine a prevalere è stata l’Handball Athletic Club Nuoro che ha saputo rimediare a un approccio alla gara non soddisfacente, in cui invece si sono fatte preferire le Janas, con Satta e Basolu che hanno saputo poi prendere per mano le compagne nei momenti di maggiore difficoltà. Nel finale in particolare sono venute fuori miglior condizione fisica e maggiore lucidità sottoporta che hanno permesso alla vicecapolista del campionato di allungare fino al +7 finale.
Eppure a partire forte è la Città del Redentore che nei primi minuti infila subito un parziale di 0-3 ad un HAC che faceva fatica ad entrare in partita. Le Janas però non riescono a scappare, vengono riprese da Porreca e Mirotta, mentre il primo sorpasso delle padrone di casa lo firma Basolu sul 5-4. A questo punto la squadra di Deiana prova ad allungare anche grazie alle parate di Lostia, ottima prestazione la sua, che mettono un freno ai tentativi di ritorno di Napoli e compagne, costrette a cedere le armi alla sirena sul 11-7. Nota dolente il doppio due minuti rimediato da Firinu e Basolu.
Nella ripresa è ancora la squadra di Mancini a partire meglio: dopo un parziale iniziale di 3-3, Giovanna Musina esce alla distanza e trascina le sue compagne fino al ritrovato pareggio a quota 14 e poi a quota 15. L’HAC soffre ma rimette il muso avanti grazie ai primi gol di Filindeu e alla ritrovata vena di Basolu e Satta, di contro la capitana delle Janas cerca di tenere la Città del Redentore incollata alla partita, creando non pochi problemi alla retroguardia delle cugine. Ma le energie iniziano a scarseggiare e nel finale la differenza di condizione emerge con Gusai che fa quel che può per arginare un’HAC che prima allunga e poi gestisce una fase caratterizzata da qualche scontro ruvido e dalla comparsa dei cartellini rossi: a farne le spese le già citate Firinu e Basolu oltre a Michalsky sull’altro fronte.
I gol di Mirotta (top scorer di giornata) e Satta mettono in ghiaccio il risultato e la squadra di Deiana conduce la nave in porto, conquistando la quinta vittoria stagionale su 6 partite.
Un successo che consente alle nuoresi di lasciarsi alle spalle il pari amaro con Brescia e di tenere il passo di Mestrino in vista dello scontro diretto di sabato prossimo in Veneto, la vittoria nel derby è un altro tassello importante nel percorso di crescita della squadra. Pubblico di fede HAC in visibilio per un successo che vale tanto ma gli applausi finali sono anche per la Città del Redentore che conferma le impressioni della vigilia di squadra ostica con ottime individualità, un gruppo che al completo può davvero impensierire chiunque, il bottino raccolto finora non rende completamente giustizia alle Janas.
“Sapevamo di affrontare una squadra forte con ottime giocatrici – dice Roberto Deiana a fine partita – è stato un derby vero, una grande battaglia in campo davanti ad una bella cornice di pubblico, degna di questa città. Dobbiamo ancora migliorare tanto, non abbiamo approcciato bene la partita e anche a inizio secondo tempo siamo andati un po’ in difficoltà. Ma siamo riusciti a rientrare grazie alle giocatrici più esperte che ci hanno dato una grossa mano nei momenti più difficili ma anche le più giovani hanno risposto presente e di questo sono molto soddisfatto. Noi una corazzata? Lasciamo stare, noi abbiamo costruito bene la squadra col budget a nostra disposizione, anche gli altri hanno speso, anche più di noi forse. Stiamo costruendo un percorso che non deve necessariamente portarci subito in A1 ma deve creare i presupposti affinché una volta raggiunti quei livelli, poi ci possiamo restare, lavoriamo duramente ogni giorno per questo.”
HAC NUORO GermanCar Concessionaria Volkswagen – CITTA’ DEL REDENTORE 27-20 (11-7)
Hac Nuoro German Car: Lostia, A.Floris, Mirotta 9, Serra, Mereu, M.Floris, Calia, Porreca 6, Basolu 5, Firinu, Satta 5, Filindeu 2.
MAN Città del Redentore: Gusai, Ventroni, Allende 1, Mancini, Polo, A.Musina 3, Michalsky 3, Pintore 1, Cocco 1, Porcheri, Lindiri, Puddu, G.Musina 7, Napoli 3