EHF, la rivoluzione di Dublino

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Aria di novità al congresso dell’EHF e buone news anche per l’Italia da Dublino dove si è celebrato l’evento. È stato, infatti, deciso l’allargamento della base dei partecipanti all’EURO maschile a partire sicuramente dal 2022, con la concreta possibilità che la riforma vada in porto con due anni di anticipo, dal momento che tutti e tre i Paesi in competizione per l’organizzazione della fase finale del 2020, Norvegia, Svezia ed Austria, hanno dichiarato la propria disponibilità in caso di aggiudicazione.

La proposta era stata avanzata dalle Federazioni dei Paesi con un ranking medio-basso, tra cui proprio la FIGH presieduta da Francesco Purromuto, ma è stata votata all’unanimità, chiaro segnale della comune volontà di allargare la partecipazione e, di conseguenza, il mercato potenziale di diffusione dell’evento. 65 partite in 15 giorni, la possibilità di toccare un numero maggiore di città, più Paesi collegati e quindi ampliamento del mercato dei diritti televisivi e delle sponsorizzazioni, una grande opportunità per l’Italia che bisogna cogliere lavorando tutti fin da subito.

Altra novità di grande rilievo è il cambiamento della formula di partecipazione alle competizioni giovanili. Di fatto nasce una Prima Divisione composta da 16 squadre nazionali per ogni categoria giovanile. Un secondo evento, invece, permetterà agli altri di partecipare ad un torneo Open. Un sistema classico di promozioni e retrocessioni consentirà di determinare gli aventi diritto nelle successive competizioni.

Addio ai gironi di qualificazione con il vantaggio di razionalizzare i calendari, oltre che raddoppiare le possibilità di sfruttamento commerciale delle manifestazioni. Fattore negativo, a nostro avviso, del nuovo sistema è la rigidità della formula che tendenzialmente potrebbe limitare le opportunità per i Paesi meno forti soprattutto a inizio ciclo, fase nella quale tipicamente si possono verificare cambiamenti anche importanti dei valori.

Il nuovo sistema andrà in vigore dal 2016. Nell’ambito del congresso è arrivato anche un importante riconoscimento per Erno Keleczenyi, potente presidente del Club femminile Campione d’Europa incarica, l’ungherese GYOR, che è stato nominato membro del Women’s Handball Board al Congresso EHF di Dublino quale rappresentante dei Club.

Keleczenyi è anche il presidente del Women Forum Club Handball, l’associazione dei Club europei femminili fondata a Budapest lo scorso 4 maggio in occasione della prima Final 4 della Women’s Champions League alla cui fondazione ha partecipato anche la Jomi Salerno, in rappresentanza dell’Italia, con il presidente Mario Pisapia e il direttore sportivo Pasquale Loria.

I 24 Club fondatori, rappresentanti di 17 Paesi europei, si ritroveranno, sempre a Budapest nel prossimo mese di dicembre in occasione della fase finale di Euro 2014 per condividere i punti programmatici che il presidente Keleczenyi dovrà sostenere nel Board europeo. Sempre a Dublino si è proceduto al sorteggio per la composizione del gironi di qualificazione del Campionato Femminile Under 17.

L’Italia è stata inserita nel gruppo 7 con Portogallo e Polonia. Solo la prima accederà alla fase finale in Macedonia. Il girone, a prima vista, si presenta molto insidioso, anche se trattandosi di un inizio di ciclo le sorprese sono dietro l’angolo. Handball Time si augura che il gruppo guidato da Menin possa sorprendere.