Elena Barani: “preseguire la crescita della Casalgrande Padana, in A1 e nelle giovanili”

Nata il 14 giugno 1978 a Pontedera, in provincia di Pisa, Elena Barani è senza dubbio tra le figure più rappresentative e vincenti della pallamano italiana. Il suo percorso da giocatrice nel ruolo di pivot è iniziato vicino casa, nei ranghi della formazione toscana targata Casarosa Fornacette: un’esperienza che ha rappresentato un ottimo e fattivo trampolino di lancio per tutti i successi ottenuti in seguito. Tra il 1997 e il 2004 lei ha vestito la gloriosa maglia della De Gasperi Enna, vincendo due scudetti e altrettante edizioni della Coppa Italia di A1. A seguire un triennio nelle file dell’Handball Club Sassari, non meno brillante: il bilancio del periodo isolano 2004-2007 parla infatti di due scudetti e una Supercoppa italiana, senza dimenticare i tre trionfi nella Coppa Italia sempre di A1. Dal 2007 al 2010, Elena Barani si è quindi distinta con la casacca mantovana della Pallamano Bancole: in questo caso il titolo tricolore è stato soltanto sfiorato, ma in terra virgiliana sono comunque arrivate una Supercoppa italiana e un altro titolo di Coppa Italia A1. Tra il 2010 e il 2012 lei ha quindi affrontato il massimo campionato con Teramo, vincendo un ulteriore scudetto nella primavera 2012. Tutto ciò prima di regalare e regalarsi uno sfavillante finale di carriera a Conversano: tra il 2012 e il 2018 due scudetti, tre Supercoppe italiane e ben 4 trionfi nella Coppa Italia di A1. Un lungo e titolato percorso che ovviamente, nel corso degli anni, l’ha portata a essere presenza fissa nell’organico della Nazionale Seniores.

Parlando sempre dei suoi trascorsi da giocatrice, spicca inoltre la rilevante traiettoria nel campo del beach handball (la pallamano sulla sabbia). Due gli scudetti raggiunti, il primo con Sassari nel 2007 e il secondo l’anno successivo con Bancole. Inoltre, Elena Barani ha colto numerosi trionfi con la Nazionale azzurra di beach: bronzo ai Mondiali 2004 e oro agli World Games 2009, ma anche tre medaglie agli Europei (oro nel 2009, bronzo sia nel 2011 sia nel 2015).

Elena Barani, nuova allenatrice della Casalgrande Padana sia in A1 sia in U18 femminile (foto Andrea Iommarini)

Per quanto concerne invece l’attività di allenatrice, il cammino di Elena Barani è iniziato nell’estate 2018 proprio a Conversano. Lei ha guidato la formazione pugliese per quasi due anni, ottenendo una triplice affermazione nella primavera 2019: la Coppa Italia di serie A2, l’ascesa delle baresi in massima divisione e gli scudetti femminili Under 17 e Under 14. L’approdo a Dossobuono è quindi datato giugno 2020, e i fasti di Conversano si sono ripetuti pari pari anche con le giallorosse veronesi: proprio un anno fa, vittoria della Coppa Italia di serie A2 e promozione in A1. Elena Barani ha quindi diretto le scaligere anche nella serie A1 2023/24, fin quasi al termine del campionato. Il quadro si completa con la lunga permanenza all’interno dello staff tecnico delle Nazionali azzurre femminili: tra gli incarichi che lei ha rivestito nel recente passato figura quello di trainer dell’Under 17, ma anche di vice allenatrice della Selezione Seniores. Ora per lei arriva quindi questa nuova esperienza a Casalgrande, e la diretta interessata non fa mistero del proprio genuino entusiasmo: “Lo dico con la massima schiettezza, come sono solita fare – esordisce Elena Barani – Per me il fatto di essere qui a Casalgrande rappresenta un autentico onore, oltre che un’autentica fonte di formidabile carica motivazionale”.

Il pala Keope di Casalgrande (foto archivio)

E dunque, benvenuta: quali sono le ragioni che ti hanno spinta a scegliere la Casalgrande Padana, rispetto ad altre opportunità che sicuramente avresti potuto percorrere?

“Pur essendo al mio debutto nelle file biancorosse, Casalgrande è una realtà che seguo e apprezzo da parecchio tempo. Varie volte ho avuto di fronte le atlete della Padana come avversarie, trovando sempre squadre dotate di notevole carattere e con una struttura di gioco davvero convincente. Inoltre, come già sottolineato da Giorgia Di Fazzio, il mio modo di concepire la pallamano si coniuga al meglio con il sentire della società: qui si punta molto sulla valorizzazione del settore giovanile, e ritengo che si tratti di una mossa vincente. Sia per il futuro della pallamano qui a Casalgrande, sia più in generale per cercare di garantire un glorioso avvenire a tutta la pallamano italiana. Per capire quanto il club biancorosso lavori bene sulle squadre Under, basti pensare per esempio ad Asia Mangone: oggi lei è in forza a Salerno, ma ha iniziato a giocare proprio a Casalgrande ed è tra i prospetti italiani di maggiore qualità. Io l’ho allenata quando era nella Nazionale Under 17, e nella fattispecie in occasione dell’Ehf Championship in Georgia datati estate 2021”.

A sinistra, l’ex biancorossa Asia Mangone in maglia azzurra (foto Figh)

Il tuo lavoro a livello giovanile continuerà pure in biancorosso…

“Certo che sì, e in più al tempo stesso tornerò a vivere in prima persona il clima della serie A1 femminile: il tutto all’interno di una piazza storica e di assoluto blasone. Sono quindi grata a Giorgia, che ha preso contatti con me, e ovviamente a tutto il resto del nucleo societario. Non vedo l’ora di iniziare, per aprire un ciclo che auspico davvero ricco di gratificazioni”.

Marco Agazzani, trainer della Casalgrande Padana dall’estate 2021 fino a poche settimane fa

A proposito della serie A1, parliamo di obiettivi: ormai lo scacchiere dell’organico è delineato quasi per intero, e anche le future avversarie sono ormai a buon punto nel costruire le rispettive squadre. Di conseguenza, quali sono i traguardi a cui la Casalgrande Padana potrà ragionevolmente puntare nella massima divisione 2024/25?

“Di fatto non siamo nemmeno agli inizi, perchè non abbiamo ancora iniziato gli allenamenti: di conseguenza, in questa fase non mi piace affatto tracciare chissà quali pronostici. Prima di pronunciarsi in merito a ciò che potremo realmente fare, è sempre bene valutare i primi riscontri che il campo di fornirà e rendersi conto delle pieghe che andranno eventualmente aggiustate a livello di gioco. Ad ogni modo conosco già buona parte della squadra che andrò ad allenare, specie per quanto concerne le ragazze di maggiore esperienza: prima di me Marco Agazzani ha operato egregiamente, con un triennio in continua crescita dal punto di vista dei risultati. Ecco: adesso come adesso credo proprio che la meta di base da fissare sia proprio questa, ossia provare a fare un ulteriore passo in avanti rispetto ai risultati della scorsa stagione. In eredità riceviamo un pregevole 6° posto, con tanto di salvezza diretta: da lì dobbiamo ripartire, per provare a migliorarci ancora. Sull’esatto significato del verbo “migliorarci”… come detto, dovremo ancora aspettare qualche tempo”.

Ilenia Furlanetto, capitana dell’organico biancorosso di A1 e attualmente impegnata alla guida della Casalgrande Padana U15 nelle finali nazionali

Come ti definiresti come allenatrice?

“Domanda piuttosto difficile, lo ammetto… Di certo mi ritengo una persona molto schietta: dico pane al pane e vino al vino, specialmente quando vedo qualcosa che non va e che dovrebbe essere sistemato. Non mi piacciono le mezze parole: secondo me le opinioni vanno espresse in modo chiaro, diretto, anche a costo di dimenticare per qualche attimo la diplomazia. Al tempo stesso, non bisogna mai trascurare o ancor peggio mortificare le situazioni di appannamento o di sconforto che di volta in volta si possono presentare: quando qualche atleta della mia squadra è in difficoltà, non esito mai a fornire un supporto, un aiuto, un consiglio per uscire dai problemi”.

Elisa Ferrari, portiere della Casalgrande Padana e ora anche componente dell’area marketing del club biancorosso

Quando inizierai a lavorare con la formazione di A1? C’è già una data in agenda?

“Una data precisa ancora no: la definiremo a breve, insieme alla società e alle ragazze. Ad ogni modo, visto che il campionato inizierà il 7 settembre, è facile immaginare che inizieremo a lavorare al pala Keope tra fine luglio e inizio agosto. A stretto giro stabiliremo inoltre l’agenda delle formazioni giovanili che allenerò, tra cui la già annunciata Under 18 femminile”.

Francesca Franco, pivot della Casalgrande Padana e ora anche componente dell’area marketing del club biancorosso

Quali sono le tue previsioni sul livello della nuova massima serie?

“Un livello elevato e impegnativo: e non è una frase preconfezionata. Peraltro alcune squadre si sono già accordate per portare in Italia giocatrici straniere di primissimo piano, e dunque il compito che ci attende non si prospetta certo così semplice. D’altro canto, credo che qui ci siano gli strumenti necessari per affrontare ogni ostacolo con la necessaria lucidità e con buona efficienza: per “strumenti” mi riferisco ovviamente alle potenzialità della squadra e alla sua spiccata cultura del lavoro, ma non solo. Parlo pure del rinnovato assetto che la società ha voluto darsi, dando ulteriore importanza ad alcuni rilevanti aspetti manageriali come ad esempio il marketing. Intanto un saluto a tutta la Pallamano Spallanzani e… ci vediamo presto a Casalgrande!”

(foto Figh)

IL CAMPIONATO. Intanto, la Federazione ha diffuso le linee-guida riguardanti il prossimo campionato di serie A1 femminile. Il turno inaugurale è quindi previsto per sabato 7 settembre, mentre la fase di andata terminerà il 14 dicembre: a seguire si tornerà in campo l’11 gennaio 2025 con la prima di ritorno, per poi chiudere la stagione regolare il successivo 19 aprile. La griglia di partenza prevista comprende 12 squadre: al termine della stagione regolare le 4 meglio classificate disputeranno i playoff scudetto, con semifinali e finale al meglio di tre gare. Le formazioni che albergheranno all’8°, 9°, 10° e 11° posto giocheranno viceversa i playout, sempre con semifinali e finale al meglio di tre gare: chi perderà la finale playout scenderà in A2. Tuttavia, rispetto allo scorso anno c’è una norma in più: se tra la decima e l’undicesima in classifica ci saranno almeno 8 punti di distacco, i playout non si giocheranno e la squadra all’11° posto retrocederà direttamente in A2. In ogni caso, chi occuperà l’ultima piazza scenderà sùbito in seconda divisione senza spareggi.

Quanto alla Coppa Italia, appuntamento fissato dal 27 febbraio al 2 marzo 2025: la sede verrà stabilita in seguito. Come da consuetudine ormai consolidata nel recente passato, in lizza per il titolo ci saranno le squadre che chiuderanno la fase di andata del campionato ai primi 8 posti della classifica. In programma quarti di finale e semifinali: tutte partite secche, così come la finalissima del 2 marzo.

In alto un’altra immagine di Elena Barani, realizzata da Fabrizia Petrini.
FONTE FOTO: Monica Mandrioli