EQUILIBRIO E TRASPARENZA. L’OTTIMISMO DI CENZI. “TROPPA PRESSIONE SULLE DELEGHE. I CLUB VANNO LASCIATI LIBERI”

I conti tornano. Giorni frenetici per Gianni Cenzi, candidato alla presidenza della FIGH in rappresentanza dei movimenti “Seconda Fase” e “Regola 19”, la coalizione che ha deciso di sostenere la sua candidatura alla presidenza. I conti tornano perché, a differenza di quanto propagandisticamente si fa girare sul web, di quanto si racconta in telefonate anche poco “political correctly”, il numero di società, tecnici, atleti che hanno deciso di sostenere la candidatura di Cenzi è cresciuto in maniera esponenziale.

Ed è cresciuto – sottolinea Cenzi – in maniera spontanea senza, da parte nostra, aver fatto chissà quali promesse o peggio ancora meschini ricattucci morali. Ci tengo a sottolineare questi aspetti perché dimostrano, in maniera chiara, quale è il nostro stile e quale sarà la nostra azione di governo. Purtroppo – aggiunge – in questi giorni il mio telefono e quello dei miei più stretti collaboratori è bollente; troppe persone, troppe società ci raccontano di messaggi, diciamo così poco sportivi. Non è bello, non è corretto, non è quello che un Movimento che ha tanta voglia di crescere si merita. Per il momento abbiamo deciso di tenere per noi queste cose ma non escludiamo di renderle pubbliche subito dopo l’assemblea. Ora è tempo di rasserenare gli animi, di illustrare con chiarezza progetti e programmi da mettere in pratica già da domenica sera”.

E’ sereno Gianni Cenzi, una serenità d’animo frutto di un consenso importante, cresciuto con il trascorrere del tempo.

Se penso a come tutto è nato c’è solo da essere orgogliosi. A fine dicembre ho ricevuto la telefonata di alcune presidenti che, disgustati da quanto si era verificato all’interno della Federazione, mi ha spinto ed invogliato a scendere in campo, a guidare un gruppo di società che è cresciuto di giorno in giorno fino ad arrivare, una volta maturati i tempi e condizioni, a stringere un accordo con il Movimento Regola 19 con il quale abbiamo stretto un patto basato essenzialmente sui programmi, sulle idee da portare avanti. E’ stata la svolta definitiva! Ora si lavora insieme per centrare un grande risultato che sarebbe anche inatteso considerate le premesse iniziali. Sembrava, infatti, che queste elezioni dovessero rappresentare una mera formalità, un atto dovuto, perché, raccontavano, era stato già tutto scritto, deciso. Ed invece non è così, non sarà così. E’ stata una grande prova di democrazia partecipata”.

I sondaggi si sprecano, gli appelli al voto anche.

Ribadisco, questo è un aspetto assolutamente positivo per il nostro Movimento a patto che il tutto avvenga in maniera tranquilla, senza inutili e pericolose forzature. L’esempio più eclatante – aggiunge Cenzi – è rappresentato dalla richiesta spesso ossessiva delle deleghe. Delegare il voto è un’opportunità, non un obbligo ed invece noto troppa pressione; i club vanno lasciati liberi di scegliere. Chi ha la possibilità, è giusto che venga a Roma per esprimere in serenità la propria preferenza. La delega è una regola democratica, guai, però, a stravolgerne il senso”.

Preferenze che andranno accordate al candidato Presidente ma anche ai Consiglieri.

Questo è un punto che mi sta particolarmente a cuore – osserva Cenzi – ovvero il valore della Squadra che abbiamo messo in campo. E’ stato uno dei segreti del nostro successo, del consenso che siamo stati bravi a raccogliere intorno alla nostra proposta. Come per Regola 19 anche noi diamo grande importanza alla qualità delle persone, alle capacità dei singoli componenti della Squadra, sia di quelli che competono per uno scranno da Consigliere Federale, sia di quelli che per diversi motivi non fanno parte del listone ma che non sono e non saranno mai fuori dai percorsi decisionali. Coesione, credibilità, prospettiva, crescita: la nostra coalizione non verrà mai meno a questi principi”.

Possibile fare una previsione allora?

Azzardato fare una previsione oggi in considerazione della situazione di accertato equilibrio, un equilibrio confermato anche dall’insistenza con la quale si continuano a chiedere le deleghe di voto. Ovviamente si tende a deformare la realtà dei fatti, dei numeri, per dare e darsi maggiore forza. Tutto secondo copione, tutto secondo programma, assolutamente in linea anche con lo stile di chi questi mezzucci li mette in pratica. Ma quei tempi, lo ricordo a tutti, ad amici ed avversari e non certamente nemici, sono irrimediabilmente passati e non potranno mai più ritornare. Guardiamo al futuro senza paura e con tanto ottimismo. Buona Pallamano a Tutti”.