di Sergio Luoni
Oggi la terza giornata del Main Round offre tre partite tutte in programma alla Stadthalle di Vienna, sede del girone 1.
Si comincia con Croazia-Repubblica Ceca (ore 16), per proseguire con Spagna-Bielorussia (ore 18.15) e terminare con il “derby” tra Austria e Germania (ore 20.30) in diretta streaming su Eleven Sports e sulla pagina Facebook PallamanoTv.
Spagna e Croazia hanno fatto il vuoto e sono a un passo dalle semifinali di Stoccolma.
Entrambe hanno consolidato la propria leadership nelle sfide del secondo turno. La Spagna (Maqueda 6) ha superato per 30-26 i padroni di casa dell’Austria (Bozovic 5) che si sono arresi solo dopo aver venduto cara la pelle.
Ancor più intensa la sfida che davanti ai 9.300 spettatori della Stadthalle ha visto la Croazia battere in rimonta per 25-24 la Germania, giunta col fiatone allo sprint finale dopo una lunga fuga.
I tedeschi hanno offerto una prova generosa e la loro sconfitta suona come una beffa considerato che tra il 6′ e il 57′ sono sempre rimasti in vantaggio.
La Croazia ha avuto il grande merito di non mollare mai e di inseguire con caparbietà i due punti malgrado una serata tutt’altro che felice in fase di conclusione, soprattutto nel primo tempo che si era chiuso sul 14-11 per gli uomini di Prokop.
Quando Gensheimer al 34′ (16-11) e Reichmann su rigore al 37′ (17-12) hanno lanciato per due volte la Germania a +5 sembrava davvero che la Croazia dovesse capitolare, ma negli ultimi tre minuti Duvnjak (5) e Karacic (7) hanno piazzato le zampate del sorpasso. Allo scadere ci ha quindi pensato Sego a salvare il risultato con una parata pazzesca su tiro ravvicinato di Kolbacher. Altra festa per gli uomini di Lino Cervar e per i loro fedelissimi tifosi.
Nel girone 2 la situazione è più intricata, ma non per la Norvegia, uscita indenne anche dal duello con i “cugini” svedesi vinto per 23-20 alla Malmö Arena gremita da 10.000 spettatori. Sagosen (8) e compagni hanno condotto il match dall’inizio alla fine, concedendo ai padroni di casa appena due situazioni di parità sull’1-1 e sul 5-5. La Svezia (Pellas 5) ci ha comunque provato fino in fondo e dopo essere andata sotto di sei lunghezze (15-9 al 35′) nel finale è tornata a meno due senza però completare la rimonta. MVP il portiere norvegese Bergerud che ha parato il 42% dei tiri, inclusi tre rigori.
Ha invece perso l’imbattibilità la Slovenia, battuta per 29-28 e raggiunta in classifica dall’Ungheria che si sta rivelando un osso davvero duro. Primo tempo dominato dalla Slovenia (Dolenec 8) che è andata al riposo in vantaggio per 16-12, ma nella ripresa l’Ungheria ha subito ribaltato la situazione e, dopo aver raggiunto tre gol di vantaggio (26-23), nell’arroventato finale è riuscita a respingere l’assalto sloveno. Ancora una volta per i magiari è stato determinante il pivot Banhidi (9/10 al tiro).
Aggancio al secondo posto fallito dal Portogallo, battuto per 28-25 dall’Islanda trascinata dalle reti di Smarason (7) e dagli assist di Peterson. Gli islandesi hanno sorpreso gli avversari con una partenza bruciante (7-1). Superato lo sbandamento iniziale il Portogallo (Rodriguez 4) ha messo la freccia del sorpasso sul 17-16, ma l’ultima parte del match è stata ancora di marca islandese.
CLASSIFICA GIRONE 1: Spagna e Croazia 6; Germania, Austria e Bielorussia 2; Repubblica Ceca 0.
CLASSIFICA GIRONE 2: Norvegia 6; Ungheria e Slovenia 4; Portogallo e Islanda 2; Svezia 0.