Articolo di Sergio Luoni
In Austria, Norvegia e Svezia ultimi due giorni di una prima fase da urlo. Francia già fuori e le sorprese potrebbero non essere finite. La Danimarca si affida all’Islanda. Qualche rischio anche per la Svezia. Due gironi sono già terminati, tre si concluderanno oggi, il sesto e ultimo darà i suoi responsi domani. Il Preliminary Round di Euro 2020 si avvicina al capolinea e quando sarà il momento di tirare le somme ci si accorgerà che le sorprese non sono mancate. Del resto almeno una la si conosce già ed è arrivata dalla nordica cittadina di Trondheim dove la Francia ha dovuto fare le valigie. La nazionale transalpina, la cui bacheca di allori occupa un’intera parete, è stata la vittima illustre di un girone di ferro che l’ha opposta all’emergente Portogallo e ai padroni di casa della Norvegia. Due partite infuocate, perse nei minuti finali (rispettivamente per 28-25 e 28-26) hanno condannato Nikola Karabatic e soci a un imprevisto quanto amaro rientro anticipato. Per la Francia è la fine di un ciclo? Sarebbe ancora più clamorosa l’eliminazione dei campioni mondiali e olimpici in carica della Danimarca, oggi seduti su un trono traballante. Dopo essere stata sconfitta di misura contro un’Islanda in forma smagliante e aver pareggiato con l’Ungheria, la squadra allenata da Nikolaj Jacobsen non è più padrona del proprio destino. Domani, infatti, Mikkel Hansen e i suoi compagni, oltre a battere la cenerentola Russia, dovranno sperare in una sconfitta dell’Ungheria contro la già qualificata Islanda. Decisamente una brutta situazione. Non può stare tranquilla nemmeno la Svezia che tuttavia questa sera, quando ospiterà la Polonia, dovrebbe poter rimediare alla sconfitta (21-19) incassata nei giorni scorsi per mano di una vivace Slovenia. La Germania, pur senza brillare, ha invece sfruttato un girone piuttosto facile e ha timbrato il passaporto per il Main Round come seconda classificata. Tra le big bene Spagna, Norvegia e Croazia. Gli iberici, detentori del titolo, hanno chiuso la prima fase a punteggio pieno vincendo in scioltezza (33-26) contro i tedeschi. Quanto alla Norvegia, dopo aver dato il colpo di grazia alla Francia stasera contenderà il primato nel girone al frizzante Portogallo, realtà emergente della pallamano europea. La Croazia, impegnata a Graz (Austria) con migliaia di tifosi al seguito, ha vinto tutte le tre partite. L’ultima ieri sera quando ha battuto la Serbia per 24-21. I giochi erano già fatti, ma anche se ai fini della classifica non c’era nulla in palio si è trattato di un duello molto sentito da entrambe le squadre, appartenenti a due Paesi uniti fino alla drammatica separazione del 1995. Sfida vibrante, ma del tutto corretta, che la Croazia di Lino Cervar ha vinto in rimonta annullando il meno 2 (10-8) con cui era andata al riposo. Grande protagonista il portiere croato Marin Sego che con le sue prodezze ha infiammato i tantissimi connazionali sugli spalti. Oggi riflettori puntati soprattutto su Austria-Macedonia (Vienna, Austria ore 18.15), Svezia-Polonia (Göteborg, Svezia ore 20.30) e Norvegia-Portogallo (Trondheim, Norvegia ore 20.30). Le classifiche (le prime due accedono al Main Round): GIRONE A (terminato): Croazia 6; Bielorussia 4; Montenegro 2; Serbia 0. GIRONE B: Austria 4; Repubblica Ceca e Macedonia del Nord 2; Ucraina 0. GIRONE C (terminato): Spagna 6; Germania 4; Olanda 2; Lettonia 0. GIRONE D: Norvegia e Portogallo 4; Francia e Bosnia-Erzegovina 0. GIRONE E: Islanda 4; Ungheria 3; Danimarca 1; Russia 0. GIRONE F: Slovenia 4; Svezia e Svizzera 2; Polonia 0.