di Sergio Luoni
Dopo le lunghe selezioni del Preliminary e Main Round sono rimaste solo quattro pretendenti che presto verranno dimezzate.
Eccoci alle semifinali e per la prima volta si giocheranno 60 minuti senza appello: dentro o fuori.
Quando oggi si aprirà il sipario della Tele2 Arena (ore 18) sul palco ci saranno Croazia e Norvegia. Subito dopo (ore 20.30) prenderà il via la seconda semifinale tra Slovenia e Spagna.
Entrambi gli incontri si potranno seguire in diretta web sulla piattaforma “Eleven Sports” e sulla pagina Facebook “Pallamano TV”.
La Croazia ha il fiato sospeso dopo l’uscita dal campo con un ginocchio malconcio del suo top-scorer Igor Karacic nell’ultima partita disputata contro la Spagna. Il fuoriclasse del Kielce (formazione polacca) ha rassicurato i propri tifosi dicendo di non preoccuparsi perché giocherebbe anche con una gamba sola. Nel pomeriggio si scoprirà il suo reale stato di salute, al di là di questa dichiarazione dettata dal cuore.
Chi sono le quattro semifinaliste, quale è stato il loro cammino fino a qui e quanto è ricco il loro palmarès?
Vediamolo, in ordine rigorosamente alfabetico.
CROAZIA: in panchina c’è Lino Cervar, conosciutissimo in Italia per essere l’unico tecnico ad aver condotto gli azzurri a una fase finale dei Mondiali (nel 1997 in Giappone).
In campo tante stelle, dai terzini/centrali Cindric, Duvnjak e Karacic al portiere Sego. Squadra fantasiosa e passionale, può anche contare sul sostegno dei suoi calorosissimi sostenitori. Arriva a queste semifinali con un ruolino di marcia di sei vittorie e un pareggio.
In bacheca ha due ori olimpici (1996 ad Atlanta e 2004 ad Atene) e uno mondiale (2003 in Portogallo).
NORVEGIA: il coach Christian Berge dispone di una rosa ampia, capace di coprire ottimamente ogni ruolo. Squadra potente e tecnicamente dotatissima, la Norvegia dispone di tiratori micidiali a cominciare dal suo leader, il venticinquenne Sander Sagosen che si avvia a vincere la classifica marcatori battendo il record di gol segnati in un Campionato Europeo (ne ha già messi a segno 51), detenuto dal macedone Kyril Lazarov con 61 reti. La Norvegia, unica squadra ad aver vinto tutte le sette partite giocate finora, è stata vicecampione mondiale nel 2017 e nel 2019, ma è ancora a caccia del suo primo oro in una grande competizione.
SLOVENIA: la nazionale allenata dallo svedese Ljubomir Vranjed è considerata la principale rivelazione di questi Europei. Gli uomini di qualità non le mancano. Su tutti Dean Bombac, centrale di trent’anni con il vizio del gol. La Slovenia è l’unica delle quattro semifinaliste a non essere imbattuta. Finora ha riportato cinque vittorie e due sconfitte (contro Ungheria e Norvegia). Vanta un argento conquistato all’Europeo ospitato nel 2004 e un bronzo ai Mondiali del 2017 in Francia. Nessun oro.
SPAGNA: si potrebbe quasi dire che uno dei problemi principali del coach Jordi Ribera sia scegliere chi mandare in campo, tante sono le carte a sua disposizione. Parliamo di una squadra completa, che può gettare nella mischia tecnica, esperienza, velocità, la forza fisica del poderoso terzino sinistro Joan Canellas (198 centimetri per 110 chilogrammi) e la visione di gioco del centrale Raul Entrerrios. Il reparto portieri con Rodrigo Corrales e Gonzalo Pedro de Vargas è una sicurezza. La Spagna ha raggiunto le semifinali di Stoccolma dopo un cammino di sei vittorie e un pareggio. È la detentrice del titolo europeo (vinto in Croazia nel 2018) e nella sua bacheca ci sono anche le medaglie d’oro mondiali conquistate nel 2005 in Tunisia e nel 2013 in casa.