Ferrara, Soglietti: “Obiettivo Play Off!”

Katia Soglietti
Katia Soglietti

A tu per tu con Katia Soglietti prima di un match sicuramente importante come quello che andrà in scena stasera al PalaBoschetto contro il Dossobuono. Sentiamo quindi obiettivi, emozioni e ricordi della giocatrice estense.

HandballTime: Nuova stagione cominciata da tre giornate, cosa vi è mancato nelle partite disputate per ottenere la vittoria?

Katia Soglietti: Ci è mancato veramente poco specialmente nelle prima e nella terza partita con Cassano e Conversano nonostante qualche assenza. Infatti in queste due partite abbiamo iniziato sempre molto bene mettendo sotto le avversarie poi nei secondi tempi abbiamo pagato sicuramente l’inesperienza di alcune e l’esperienza e la capacità delle avversarie. Dobbiamo imparare a pensare un po’ di più e a gestire ogni pallone come se fosse quello decisivo, in questa categoria recuperare non è facile come nei campionati scorsi.

HandballTime: Sicuramente il lavoro che state svolgendo è quello giusto, ed una volta rientrata Zuin, riuscirete a dire la vostra in questo Campionato. Quali sono quindi gli obiettivi?

Katia Soglietti: Sono contenta di come stanno andando le cose, stiamo lavorando bene e vedo crescita giorno dopo giorno. Non so cosa mi devo aspettare da questo campionato, ma so che vincere con noi non dovrà essere facile per nessuno e questo per me è già un obiettivo importante. Siamo consapevoli del nostro valore e crediamo fortemente che unendo le capacità individuali e di collettivo possiamo ambire ai play off. Questo è un campionato molto equilibrato che, come dimostrato, non dà certezze a nessuno né di vittoria né di sconfitta.

HandballTime: Sei ritornata a calcare i campi di Serie A dopo anni, e sicuramente avrai notato una grande differenza rispetto a quando eri in A1 assieme alle sorelle Porini, a Karina Jespersen e le altre super giocatrici che c’erano a Ferrara. Cosa ti manca di più di quegli anni dove la pallamano era sicuramente uno sport migliore?

Katia Soglietti: Che era un sport migliore o diverso è sotto agli occhi di tutti. Innanzitutto qualche hanno fa si poteva giocare con 3 straniere quindi il livello era più alto e allo stesso tempo anche le giocatrici italiane, seguendo l’esempio di queste, crescevano a livello tecnico. Ho giocato con grandissime atlete, tu mi nomini le sorelle Porini e Karina Jespersen giocatrici che nella pallamano italiana hanno lasciato un segno molto importante di talento e professionalità, ma vorrei aggiungere anche Marija Lojpur (medaglia d’argento lo scorso anno ai mondiali in Serbia). Sono state per me il top sia come compagne di squadra che come persone e con loro tutt’ora mantengo un rapporto di grande amicizia. Uno dei problemi delle giocatrici di adesso è anche il non poter vedere e confrontarsi con atlete di quel calibro, sarebbe per loro un elemento di crescita importante.

HandballTime: Qual è la vittoria di quegli anni che ancora oggi ti fa emozionare ripensandoci?

Katia Soglietti: Semifinale scudetto contro Sassari nell’anno 2008-2009 dove vincemmo gara 1 di 5 e andammo in Sardegna a gara due con una valigia piena di sogni. Anche le due partite di Challenge Cup contro Beograd e Nims sono nel mio cuore, non tanto per il risultato, ma per l’esperienza di giocare in palazzetti dove la pallamano è considerata uno sport di alto livello.

HandballTime: Cosa dovremmo fare, tutti noi, per riportare questo sport ai livelli di anni fa?

Katia Soglietti: Per provare a riportare la pallamano ai livelli di anni fa invertendo la tendenza ormai di parecchi anni di abbandono di società e giocatrici, credo si debba lavorare fortemente partendo dalle scuole e investendo sempre di più e con costanza nei settori giovanili. Purtroppo noto che anche nelle società di più alto livello c’è difficoltà ad investire nei settori giovanili, che so che richiedono sacrifici economici e dispendio di energie ma non ci sono altre alternative al tracollo evidente di questo sport. Io ci credo ancora e nel mio piccolo continuo a lavorare per cercare di fare il meglio e per reclutare belle bambine per proseguire sullo sport che è stato e che è la mia passione oramai da diversi anni.