Francesca Luchin, mani azzurre per Dossobuono

Procede senza intoppi la preparazione della Pallamano Olimpica Dossobuono in vista dell’inizio del nuovo campionato di serie A femminile. Tanta fatica ma anche tanta allegria tra le ragazze, tra esercizi di potenziamento e sedute tattiche. Il gruppo lavora a pieno ritmo e anche i nuovi arrivi sembrano aver trovato, a Dossobuono, l’habitat ideale per – sportivamente parlando – crescere e maturare ulteriormente. Francesca Luchin, nuovo portiere in casa giallo rossa, al termine della terza settimana si racconta, tra speranze e obiettivi in vista di una stagione che ha tutte le premesse per essere davvero molto interessante. Francesca, innanzitutto come mai a Dossobuono… “Ho scelto Dossobuono‎ perché è una squadra giovane che ha tanta voglia di fare bene; sono convinta che può dimostrare di essere una squadra competitiva ai massimi livelli italiani. Poi la società è seria, della quale apprezzo il fatto che voglia puntare principalmente sulle giocatrici che sono riuscite a guadagnarsi la promozione con l’innesto di solo poche altre ragazze. Devo ammettere che anche la vicinanza con casa mia (Francesca vive a Mezzocorona n.d.r.) mi ha invogliato ad accettare l’offerta del Dossobuono”. Racconta un po’ della tua carriera… “Ho iniziato a giocare da giovanissima, avevo 7 anni  a pallamano, sempre nel ruolo di portiere, con la società del Mezzocorona. Grazie agli allenatori e alle mie compagne di squadra ho continuato a giocare appassionandomi sempre di più a questo sport. Tre anni fa ho poi avuto la fortuna di essere chiamata a Roma per giocare a Futura e da quel momento è stato come un sogno che si avverava: partite internazionali e l’occasione di indossare i colori azzurri, sia nell’indoor che nel beach. Le mie principali soddisfazioni sono state nel beach con il bronzo agli europei e l’oro a Pescara ai giochi del mediterraneo. Il mio intento è quello di continuare a dare il massimo con la mia squadra così da essere convocata anche quest’anno in nazionale e continuare il mio sogno azzurro”. Cosa fai al di fuori del campo da gioco? “Oltre a giocare la mia principale occupazione/preoccupazione è l’università. Studio all’università di Trento con indirizzo scienze matematiche”. Impressioni dopo queste prime settimane di allenamento a Dossobuono? “Fino ad ora sono molto soddisfatta di essere in questa squadra. Le ragazze sono molto simpatiche e mi hanno accolto a braccia aperte. In allenamento loro e mister Roberto Escanciano riescono ad alternare serietà e massimo impegno ‎con un clima più rilassato. Da un punto di vista sportivo mi piacciono gli allenamenti che il mister ci propone, soprattutto la sua idea di pallamano veloce e intensa”. Chi ti ha impressionato di più in questi giorni? “Sicuramente ci sono delle ragazze con caratteristiche tecniche/fisiche superiori alla media della squadra, ma fare solo i loro nomi mi sembra di fare un torto alle altre. Anche perché secondo me la forza della squadra sta più nella coesione e nell’impegno di tutte che nelle capacità di una in particolare”. Che campionato potrà fare l’Olimpica Dossobuono“Per me puntare alla semplice salvezza sarebbe uno sminuire in qualche modo l’impegno e le capacità di tutte. Se giochiamo la nostra pallamano possiamo essere tranquillamente una squadra da metà classifica. Quest’anno le squadre più forti sono Salerno, Conversano e Cassano, ma anche le altre squadre non sono male e non bisogna sottovalutarle. Noi daremo il massimo e i risultati arriveranno”. Qual è il tuo sogno nel cassetto a livello sportivo? “Il mio sogno nel cassetto è sicuramente quello di riuscire un giorno a giocare alle Olimpiadi. Mi rendo conto che sarà difficile ma, perchè no? Quest’anno l’Angola è riuscita a battere squadre che sulla carta erano al di fuori della loro portata. Perciò chissà mai che la prossima nazione a stupire non sia proprio l’Italia!” Qual è il tuo modello di portiere, se ti ispiri a qualcuno.. “In realtà non mi ispiro a un portiere in particolare, ognuno ha caratteristiche proprie che sono difficili da imitare. Certo è che stimo e mi piacciono la tecnica di alcuni portieri come Monica Prunster e la spagnola Silvia Navarro”.