FTC e Gyori sognano le Final4

Dopo 5 partite tutto praticamente deciso in questa prima fase di Champions League femminile denominata Group Matches e che qualifica 12 Team ai Main Round, mentre le rimanenti 4 traslocano in Cup Winners Cup oramai giunta alla sua ultima edizione. Dal prossimo anno, infatti, le competizioni femminili si allinieranno a quelle maschili. Quattro le capolista: Rostov Don, FTC Budapest, Gyori e Buducnost. Nel Gruppo A il Rostov fa bottino pieno anche contro il Larvik battuto di misura in casa (26-25), partita equilibrata (primo tempo chiuso sul 15 a 14) molto più che all’andata in Norvegia quando le russe vinsero con ampio margine. Ottima tra le ospiti la giovane Breistol che mette la palla alle spalle della grande Lunde per ben 13 volte, ma non basta, il Rostov di quest’anno è squadra completa e consapevole e si candida con decisione alle Finals. Nel secondo incontro vittoria agevole del Baia Mare su un Krim già eliminato (35-28). Gruppi B e C guidati dalle due ungheresi, che già sognano di incrociare le armi nella splendida cornice della Laszlo Papp Arena di Budapest il 7 e 8 maggio del prossimo anno. Un derby lungo tutta la stagione, in campionato e coppa, con le biancoverdi della Capitale che finora stanno sempre una lunghezza davanti alle due volte campionesse d’Europa. Ferencvarosi in sicurezza sul campo del Podravka (24-27) con la Szucsanszki sicura in regia ed efficace in fase realizzativa (6 reti). Gyori di misura sulle milionarie del Vardar, in un classico che viaggia sempre sul filo dell’equilibrio. Gorbicz con 8 segnature guida nella ripresa la rimonta delle padrone di casa, dopo un primo tempo di marca macedone (14-17). Risultato finale 28 a 27 e primato solitario che però va difeso coi denti in Danimarca sul campo del Midtjylland, distanziato di due punti e già vittorioso in Ungheria. Deciso anche l’esito del Gruppo D con il Buducnost (9 punti) ancora vincente in Svezia (18-25), miglior difesa dell’intera competizione con poco più di 21 gol di media a partita, particolarità sulla quale tradizionalmente si fondano i successi montenegrini.  Nell’altro match passa il CSM Bucaresti sul campo del Lublin ancora al palo e quindi eliminato, come le nobili decadute Hypo e Krim. Campionati esteri. In Francia termina la prima fase con lo scontro diretto tra Metz e Fleury Loiret, vincono le ex campionesse (32-28) e si riprendono la vetta (30 punti dopo 11 partite), uno in più delle rivali. Terza Issy Paris (26) che impatta in casa contro il Nantes (26-26), quarta posizione per il Cercle Nimes (25), distanziate le altre. Gli scontri diretti allungano la classifica della Superlega russa, escono in vetta a punteggio pieno Lada (8 partite) e Rostov Don (7), con quest’ultima che vince un match fondamentale sul campo del Volvograd (17-24). Resta attardata la Zvezda che perde in casa dell’Astrahanochka (37-33). Anche in Russia lunga sosta per la Nazionale impegnata nei Mondiali danesi. In Norvegia il Larvik ha quasi ultimato la rimonta, strapazza il Glassverket (29-18), lo raggiunge in classifica e mette nel mirino la capolista Tertnes che a fatica mantiene un punto di vantaggio grazie alla vittoria interna contro il Vag Klubb (25-24). Lunga sosta già scattata in Danimarca, dieci le partite giocate e coppia saldamente al comando, Team Esbjerg e Miditjylland sembrano non avere rivali, anche perché il Randers è in caduta libera dopo la quarta sconfitta consecutiva, proprio contro il Miditjylland ed il Viborg galleggia ai margini della zona play off. In Division d’Honor la sosta arriva con il Remudas Gran Canaria a punteggio pieno, dietro l’Atletico Guardes fallisce il sorpasso sul Bera a Bera perdendo (19-18) a sorpresa sul campo del modesto Leon. Si rompe, infine, l’equilibrio in Romania, la CSM Bucaresti vince in casa (24-21) sul Baia Mare e resta in vetta da sola.