La Germania è Campione d’Europa. La compagine tedesca si è laureata campione agli Europei di Polonia 2016 battendo in finale la Spagna, favorita, per 24-17 nel suggestivo scenario della Tauron Arena di Cracovia. Una partita condotta in testa dall’inizio alla fine dai tedeschi che hanno avuto un superlativo Andreas Wolff tra i pali ed una fase offensiva mai in difficoltà. Male gli spagnoli con i soli Julen Aguinagalde e l’MPV Raul Entrerios a provare la rimonta, per la formazione allenata da Manuel Cadenas non ha funzionato nulla come testimoniano anche le parole eloquenti di Valero Rivera: “Tutto è andato storto, sia in difesa che in attacco. E’ stato disastroso il modo in cui abbiamo giocato, non ho nessuna spiegazione per questa prestazione. E’ stata una pessima giornata”. Un match senza storia che certifica il ritorno della Germania tra le potenze mondiali dopo i successi del 2004, europeo, e del 2007, mondiale, con relativo pass alle Olimpiadi di Rio 2016 certificato. Il segreto della vittoria tedesca risale al 2014 quando l’attuale head coach, l’islandese Dagur Sigurdsson, si è seduto sulla panchina per sostituire Martin Heuberger. Bob Hinning, vice presidente della Federazione Tedesca Handball, conosce l’allenatore da molto tempo e dopo gli ultimi risultati negativi della Nazionale ha deciso di affidargli la guida del team perché, come da lui dichiarato, “ha una mentalità vincente, lavora bene con i giovani ed ha sia le conoscenze che le abilità giuste per guidare un gruppo”. La Germania, in più, è tornata grazie anche alla qualità espressa dal proprio campionato ad evidenziare l’importanza di avere un torneo molto competitivo e qualitativamente elevato tra i propri confini. La nostra Redazione, a questo proposito e non solo, ha intervistato Alessandro Fusina, ex tecnico del Bolzano Campione d’Italia: “Ho seguito questa edizione degli Europei e posso dire di aver avuto subito ottime impressioni sul team tedesco guidato in panchina da Sigurdsson. E’ un allenatore che io ho affrontato quando entrambi eravamo giocatori e provo un po’ d’invidia nel vederlo ora guidare una formazione così importante a livello mondiale, quando i meriti vengono riconosciuti sono questi i palcoscenici che vivi. In finale hanno dominato, queste gare vanno sempre vinte e ce l’hanno fatta nonostante un roster molto giovane e delle assenze importanti. La Spagna aveva giocato molto bene in semifinale ma è mancato qualcosa in finale. L’importanza del campionato? Sicuramente averlo influisce molto sui risultati della Nazionale, in Italia se ne parla da tanto perché sono elementi sotto gli occhi di tutti. Vedo che in questo periodo si muove qualcosa per riformare il campionato e sono dell’idea che prima si fa meglio è. Secondo me occorre cambiare tutto dalle basi e decidere bene da che punto partire, spesso ci troviamo davanti una guerra dei poveri che non ha senso e non aiuta la pallamano italiana. Quanto è distante l’Italia dalle altre formazioni europee? L’organico attuale non è così male, il tecnico Radojkovic non ha avuto vita facile per preparare delle sfide importanti, vedremo in futuro”. Si spera che alle prossime edizioni di pallamano internazionale si possa seguire anche le gesta della Nazionale Azzurra. (foto EHF)
