Giusto chiamarlo Progetto Olimpico?

Riprende a pieno ritmo (!) l’ attività del team federale Futura già sbarcato in Ungheria per affrontare, la formazione dello Sznet Istvan, compagine attualmente al 6° posto della 2^ lega ungherese….Amichevole, praticamente senza senso, considerato il valore dell’avversario. Ma questo è il minimo. Il quesito che è lecito porsi  è invece un altro: qual è l’utilità di questo ricco e articolato tour europeo comunicato dalla Federazione? Segnaliamo che oggi il gruppo Futura è composto da 12 atlete, di cui tre portieri, più un paio di atlete ferme perché non riescono a rientrare in campionato a causa dei parametri di svincolo richiesti, una ragazza argentina  Fernanda Roveda di 27 anni in procinto di essere naturalizzata….Considerazioni sparse che prendono ancora più vigore alla luce delle pessime prestazioni offerte della Nazionale femminile nel doppio confronto per la qualificazione a Euro 2016, Nazionale che punta – come dimostrato dalle partite – proprio sul gruppo Federale. Ma ciò che più preoccupa è l’effetto che la “deriva futurista” ha provocato in questi anni (gli ultimi 4) sul movimento nazionale, nello specifico la perdita di lavoro su due bienni fondamentali, quello 96/97 e poi il successivo (98/99) con il rischio concreto che anche il biennio 2000/01, di fatto non ancora partito, possa subire la stessa sorte. Sei annate di vuoto nella programmazione del settore Squadre Nazionali femminili che rischiano di prolungare la crisi per un altro decennio. Il gruppo 96/97 ha di fatto chiuso i battenti un anno fa quando la Federazione non iscrisse la squadra alle qualificazioni europee U19 svolte nello scorso mese di aprile. Probabile che la stessa cosa accadrà per le qualificazioni mondiali della prossima primavera (ultima manifestazione internazionale del biennio)….Il biennio successivo (98/99), prima affidato a Diego Menin e poi sottrattogli in prossimità dei primi impegni ufficiali, ha partecipato alla passata edizione dell’MHC e poi alle qualificazioni europee nello scorso mese di marzo, i risultati non sono stati granché, ma da quel momento nessuna attività è stata programmata e realizzata, quindi tutto lascia intendere che il gruppo sia da considerare “chiuso”. Al prossimo MHC (aprile 2016) parteciperanno le 2000/01 che hanno “esordito” nel Trofeo delle Aree dello scorso luglio, dopo di che nessuna attività di selezione e formazione nazionale e/o di area è stata realizzata, né si conosce un programma di massima di avvicinamento all’MHC, né tantomeno i responsabili tecnici. Chiaramente non è stato comunicato di chi sia la responsabilità di questa programmazione, logica vorrebbe che se occupassero: un consigliere federale di riferimento per il settore (chi è ?), il responsabile del settore Squadre nazionali femminili (chi è ?) e i responsabili tecnici della specifica selezione biennale (chi sono ?). Nel frattempo ricordiamo che il CONI tipicamente finanzia in ottica olimpica queste attività di selezione e sviluppo tecnico e che, in particolare, per la pallamano tali finanziamenti pare siano “aumentati” in ragione del progetto denominato Futura con l’obiettivo di raggiungere la qualificazione ai Giochi. Orbene, fallita la qualificazione a Rio, il prossimo step si concluderà nel corso dell’anno 2019 (Tokyo 2020), a quel tempo le ragazze del 96/97 avranno 22/23 anni, che rappresenta proprio l’età media delle Nazionali che si qualificano ai Giochi. A questo punto, basta fare di conto per comprendere che rimanendo così la situazione, la Nostra Nazionale femminile non ha alcuna possibilità di concorrere realmente neanche per la prossima qualificazione olimpica, né per quella successiva, a meno che i Giochi del 2024 dovessero disputarsi a Roma, nel qual caso però si porrebbe il problema di presentare una Nazionale all’altezza della competizione. Vale un senso continuarlo a chiamare Progetto Olimpico?