Guardiagrele, occasione sprecata

Sfida compatibile con il livello tecnico con gli avversari, per il Guardiagrele a ranghi semi-completi. Le premesse per fare una bella partita ci sono tutte. Dopo un avvio equilibrato e nonostante il previsto marcamento a uomo su Wolter, gli abruzzesi pian piano passano in vantaggio con intelligenza, difendendo bene e andando a segno con quasi tutti gli uomini in campo. La squadra appare oggi più solida e ben messa in campo e, grazie ad uno strepitoso Cucinieri, mette in seria difficoltà i padroni di casa, fino a chiudere in vantaggio di due il primo tempo. L’inizio della ripresa sembra mettersi bene, al decimo siamo sopra di tre. La difesa tiene  bene, e in attacco si segna. Poi, però, la lucidità viene a mancare e si inizia a sbagliare troppo sia davanti che dietro. In attacco buttiamo al vento, numerose chiare occasioni da rete mentre in difesa, la stanchezza inizia a far fioccare le esclusioni. Sarà di ben 12  minuti alla fine, il tempo giocato con un uomo in meno. Questo dà fiato ai marchigiani che non solo pareggiano, ma al 20′ passano pure in vantaggio. Una disgraziata, se pur non volontaria, uscita sull’uomo di Fontana, gli costa il rosso. La squadra va per 10 minuti in bambola, non riuscendo a reagire e, soprattutto, non segnando ma addirittura prendendo gol, quando si è con l’uomo in più. Ultimi concitati minuti.  Al 26′ siamo sotto di 4, ma Bartolucci prima e Di Prinzio poi, in rapida successione, mettono a segno due reti.  Andiamo a difesa a uomo, avversari in difficoltà e palla recuperata. Andiamo in contropiede e Wolter subisce fallo da ultimo uomo. Sovrannumero e palla in possesso. Mancano due minuti, abbiamo mille possibilità di giocarla, mille soluzioni, ma il nostro “Gaucho” decide per la più difficile. Palla battuta a terra, intercettamento avversario, contropiede lanciato, Di Prinzio costretto al fallo e fuori. Risultato: tre punti buttati al vento. Sappiamo benissimo che con i se e con i ma, non si vincono le partite, ma ieri davvero, sarebbe bastata un po’ più di attenzione per vincere. Un vero peccato.