La prova, alla vigilia, era proibitiva. La corazzata teramana aveva fama di imbattibilità e così è stato. Forti in ogni reparto, esperti e potenti, le chances di vittoria per il Guardiagrele contro questo tipo di avversari, erano già in partenza davvero al minimo.
Difatti fin dalle prime battute, si capisce che sarà durissima. Non si entra facilmente nella difesa avversaria e, allo stesso tempo, in copertura non si riesce a chiudere più di tanto. Ma l’impegno comunque è ugualmente intenso, anche se in attacco, soffriamo la evanescenza dei nostri terzini. Ma un altra tegola cade sulla testa dei padroni di casa o, diciamo meglio sul naso del bravo Adorante (esordio sfortunato il suo) che al 15emo, in un contrasto in difesa, si rompe.
La difesa cerca di contenere i tiratori avversari e, bisogna dire, rispetto allo scorso anno, un evidente miglioramento si nota, perchè, pur rimanendo in vantaggio, i teramani non prendono subito il largo. Primo tempo si chiude difatti con i guardiesi a -8.
Nella ripresa c’è un leggero recupero dei padroni di casa, che si portano al 40esimo a -6 Poi però, a causa di tiri forzati e conseguenti contropiedi subiti, subiscono un parziale di 1-6, che mette gli ospiti in condizioni di non rischiare più nulla. Poi, man mano che la benzina di Cellini e Di Prinzio finisce, aumenta lo spazio per gli attaccanti avversari e la partita termina senza ulteriori scossoni. Troppo evidente il divario tecnico-fisico tra le due squdre. Da rilevare comunque la tenuta dei nostri ragazzi che non ha permesso al Teramo (rinforzato oltretutto) di largheggiare come lo scorso campionato.