Destinata a essere una novità che segnerà il gioco della Pallamano nei prossimi anni, quello del “Ball ohne Harz”, il pallone senza pece, è un progetto su cui la Federazione Internazionale sta lavorando con decisione. Ultimo aggiornamento, una dichiarazione del Presidente IHF, l’egiziano Hassan Moustafa, in Germania nel corso dei Campionati Mondiali femminili, riportata dal sito tedesco Handball-World: “Spero che riusciremo a testare ufficialmente il nuovo pallone in occasione dei Campionati Mondiali maschili di Germania e Danimarca del 2019”.
Il progetto è affidato alla società giapponese Molten, già partner ufficiale della IHF e che “sta lavorando giorno e notte – ha spiegato Moustafa – per garantire un prodotto adeguato”. A Lipsia l’ultimo incontro sull’argomento, all’esito del quale Molten e Federazione Internazionale si sono dette pronte a testare il nuovo pallone in occasione di manifestazioni giovanili.
Il “Ball ohne Harz” porta con sé una serie di ragionamenti da non sottovalutare per lo sviluppo della Pallamano. Il marketing, in primis: “Il colore e il marchio del pallone non sono più visibili dopo poche azioni di gioco di una partita e questo – ha commentato anche il numero uno dell’handball mondiale – non fa bene alla nostra immagine”.
Lo sviluppo di un pallone che non necessiti della pece, poi, potrebbe rivelarsi d’aiuto per le società – tante in tutto il mondo – per le quali l’utilizzo di qualsiasi resina è vietato all’interno degli impianti sportivi. Realtà, questa, che anche i club italiani conoscono da vicino.
“Non posso esprimermi su questo argomento, non so dire se Molten sarà davvero in grado di sviluppare un pallone che consenta di giocare la Pallamano ad altissimo livello senza difficoltà”, ha dichiarato invece Andreas Michelmann, il Presidente della Federazione tedesca. “Posso solo dire che in molte città della Germania, dove si gioca al di sotto della 3^ lega, esiste già un divieto di utilizzo della pece. Questo è un grosso problema per il nostro Sport e lo sviluppo di un pallone del genere potrebbe essere estremamente vantaggioso per la diffusione scolastica e fra i giovani”. Costo del prodotto permettendo, ovviamente.