Il Camerano vola a Prato e conta -3 alla fine del campionato. Sanchez: “Ora ci restano tre finali”.

La fine della stagione si avvicina ed i ritmi si fanno sempre più serrati per i ragazzi della Pallamano Camerano. Ad attendere i gialloblù ci sono ancora tre gare, la prima da disputare sabato 25 marzo sul parquet del Prato. «Sarà una lunga trasferta» dice Mario Sanchez, portiere e veterano della formazione cameranese. «Il Prato è una squadra ostica in casa» continua, sottolineando l’ulteriore impegno richiesto da una partita che si giocherà ad un orario serale, le 21.00. «Ma stiamo lavorando duramente, punto su punto, come sempre» promette l’estremo difensore. Che poi dice senza giri di parole: «ora ci restano tre finali».

Mario Sanchez, classe 1981, è tra i veterani del roster della Pallamano Camerano e – per sua stessa ammissione – uno dei giocatori con più anni dell’intero campionato di A2. Portiere di talento, da anni indossa con orgoglio la casacca gialloblù. «Ma quando scendo in campo mi sento un ragazzino» racconta scherzando. «Perché sono rimasto a Camerano? Tra le tante, coach Davide Campana. Con lui abbiamo lottato tante volte fuori e dentro il campo». «Ma c’è anche Cristiano Giambartolomei, il preparatore dei portieri, che per me è come un fratello» spiega. Per Mario Sanchez, ormai, la Pallamano Camerano è come una casa. «Finché reggerò, finché potrò dare il mio contributo, rimarrò qui» è la promessa che rivolge ai tifosi gialloblù.

Veterano ma anche portiere. Con lui, a difendere la rete dalle insidie avversarie, anche i giovani colleghi Lorenzo Rossi e Mattia Chirivì Grassi. «Lavoriamo insieme e ci aiutiamo a vicenda» racconta Sanchez. «Cerchiamo di dare ai ragazzi l’appoggio necessario per farli crescere» spiega poi. Ed i risultati si vedono, come confermato dallo stesso decano gialloblù.