IL “CASO GOZZI” AL COLLEGIO DEL CONI. DECISIONE PRIMA DELLA COPPA ITALIA?

E’ di fatto sub iudice la classifica del massimo campionato femminile. La nota, tenuta necessariamente al riparo da spifferi e indiscrezioni, riguarda lo spinosissimo “Caso Gozzi”, la partita in questione quella tra il Cassano Magnago e l’Erice terminata in parità (21-21) dopo tiratissimi sessanta minuti di gioco ma poi decisa a tavolino in favore del team siciliano per la posizione irregolare dell’atleta azzurra.

Il Cassano Magnago, dopo aver “perso” la partita giudiziaria dinanzi alla Corte d’Appello Federale presieduta dal dottor Enrico Caratozzolo ha, infatti, presentato ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, certo delle sue ragioni. Dalla decisione del Collegio di Garanzia dipenderanno, allora, sia la classifica attuale del massimo campionato che gli abbinamenti di Coppa Italia in programma tra fine febbraio ed inizio marzo…Non propriamente una questione di poco anche in considerazione del clamoroso precedente Conversano!

Detto che l’Erice, non costituitasi in giudizio dinanzi alla Corte d’Appello Federale riunitasi lo scorso 28 novembre, a prescindere dall’esito del giudizio manterrà la prima posizione, va, invece, precisato che cambierebbero, nel caso in cui il ricorso del Cassano dovesse essere accolto, la classifica dal secondo al quarto posto e tutti gli abbinamenti dei quarti di finale! Di qui la necessità di una decisione celere, antecedente la manifestazione tricolore onde evitare pericolosissime code giudiziarie!

Ma perchè Cassano ha perso a tavolino la partita contro Erice? Perché, ad avviso della giustizia federale, l’atleta Giulia Gozzi ha partecipato alla gara sprovvista di certificato medico, di qui la non omologazione del risultato, la sconfitta a tavolino sancita dal giudice sportivo e confermata dalla Corte d’Appello Federale. Secondo la versione prodotta dal Cassano Magnago invece, Giulia Gozzi – che al sabato mattina risultava realmente sprovvista di documento – avrebbe effettuato la visita medica nella stessa mattinata di sabato 2 novembre e comunque in tempo utile per tutte le adempienze del caso, compreso il caricamento telematico del certificato medico.

Di tenore completamente diverso la posizione della FIGH che, secondo quanto prodotto dalla Corte d’Appello Federale, ha giocato sprovvista di regolare certificato e che, come recita il dispositivo… “alle ore 18.46, a gara già in corso, gli Uffici Federali provvedevano a scaricare, per gli opportuni controlli e adempimenti, il certificato di tesseramento della società ASD PALLAMANO FEMMINILE CASSANO MAGNAGO (cod. fed. 2830), nel quale non compariva il nominativo della citata atleta GOZZI Giulia”.

Assolutamente convinto della correttezza della procedura posta in essere il club lombardo ha dunque deciso di far ricorso al CONI, disconoscendo la correttezza della procedura messa in pratica dagli uffici federali, avvalorando la sua tesi con la mancata chiamata in causa di Coninet, la società che gestisce il sistema informatico federale, in possesso degli strumenti necessari per stabilire con esattezza l’orario preciso del caricamento del certificato medico di Giulia Gozzi e chiudere, così, la partita senza ulteriori strascichi.

di Redazione

Foto: Pallamano Cassano Magnago