Il Vice Presidente Luca Bartoli: “Per essere competitivi in Serie A servono almeno due innesti. A Rubiera è ritornato l’entusiasmo per la pallamano”

Nei giorni scorsi la Pallamano Secchia Rubiera ha completato tutta la procedura richiesta dalla Federazione per l’iscrizione della prima squadra in Serie A1 Beretta e della seconda squadra in Serie A2. Dopo la straordinaria doppia promozione dello scorso campionato ora il club rubierese punta a consolidarsi al vertice del movimento e a diventare punto di riferimento per tutta l’Emilia.
“Il nostro obiettivo è proprio questo – conferma il Vice Presidente Luca Bartoli – Siamo una realtà che può contare su mezzo secolo di storia, fortemente radicata sul territorio ma al contempo giovane e con tante idee e progetti da mettere in campo. Insomma abbiamo tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento per le altre società emiliane e con il Progetto Academy puntiamo proprio a collaborare con le altre realtà per crescere insieme. E poi abbiamo l’importantissimo accordo con Unimore per il progetto Sport Excellence che per noi rappresenta uno straordinario biglietto da visita nei confronti di quei giovani che vogliono continuare o iniziare a fare pallamano ad alto livello senza essere costretti a sacrificare il proprio percorso academico, o il contrario”.
La promozione in Serie A1 Beretta è il frutto di un lungo progetto di crescita. Ora però c’è da confermarsi a questi livelli.
“Premetto che ritengo che Rubiera sia ritornato al livello che merita per storia, tradizione e serietà. Non mi immaginavo una cosa del genere… Non potete neanche pensare quante telefonate e messaggi di congratulazioni e felicitazioni abbiamo ricevuto da tutta Italia e non solo. In questi momenti capisci veramente cosa significhi il nome di Rubiera per la pallamano italiana. Detto questo, c’è tanto da fare per restare in al vertice, ricordando che oltre alla prima squadra abbiamo anche una seconda squadra in A2 che vogliamo confermare perchè può rappresentare un bacino di crescita importantissimo per i giovani in ottica Serie A1. Ma la doppia promozione ci ha dato tante energie e tanto entusiasmo e stiamo lavorando alacremente in tre direzioni per fare una cosa ben fatta”.
Quali sono queste tre direzioni?
“La prima ovviamente è il rafforzamento della prima squadra. Sappiamo di partire da un gruppo validissimo e affiatato, ma siamo anche consci che in serie A1 serva un salto di qualità. Confidiamo che questo salto lo facciano i nostri ragazzi ma dobbiamo aiutarli aggiungendo qualcuno. Pensiamo di inserire 2/3 elementi; non abbiamo fretta, vogliamo valutare con attenzione perchè non è che le risorse siano tante e quindi le scelte devono essere chiare e precise. Contemporaneamente stiamo provando ad inserire anche 3/4 giovani Under 20 nella squadra di Serie A2: li potranno crescere e in caso di necessità anche passare alla squadra di A1. Poi, come detto in precedenza, questa doppia promozione ha dato grandissimo entusiasmo all’ambiente: Rubiera è la Città della Pallamano, l’amore per questa disciplina si era assopito ma ora sta riesplodendo e per questo motivo abbiamo deciso dopo tanti anni di proporre una campagna abbonamenti e la risposta della gente è positiva. Quindi continueremo per tutta estate anche se ovviamente dobbiamo procedere con attenzione perchè non si sa ancora quanta sarà la percentuale di pubblico ammessa negli impianti a settembre. Per ora ragioniamo sul 25% della capienza e quindi non ci sono tantissimi posti disponibili… Chi vuole meglio che si affretti! E infine il terzo punto su cui stiamo lavorando è la ricerca di nuovi sponsor. Terreno sempre difficile ma devo dire che in tanti, anche non della società, si sono messi in moto per favorire contatti ed aprire nuove strade. Il sogno sarebbe quello di riunire in un pool tutti quegli sponsor che hanno fatto la storia della pallamano a Rubiera. sarebbe una cosa straordinaria per festeggiare il ritorno in Serie A1. Ci stiamo lavorando. C’è un fermento in questa estate attorno alla pallamano che veramente non mi aspettavo. Per questo guardo al futuro con grande ottimismo”.