La pallamano italiana è in grande fermento, nell’anno che potrebbe determinare la svolta nella gestione di un Movimento da troppo tempo gestito “sottovuoto”. E come sempre, le innovazioni partono da quelle aree geografiche dove l’interazione con sistemi più evoluti determina la voglia di competere ed emulare. Dall’Alto Adige arriva la proposta sportiva più d’impatto degli ultimi anni, la nascita della prima Academy italiana, regionale e con relazioni internazionali forti, il prototipo di quei Centri di Eccellenza che rappresentano uno dei punti chiave del programma alternativo di governo federale che in questi mesi il candidato in pectore Pasquale Loria sta diffondendo tra le società italiane e nei territori. E’ nata a Bolzano la Handball Academy Sud Tirol-Alto Adige da un’idea tirata su con cura da Stefano Podini, che tutti nel mondo della pallamano conoscono come ex giocatore e motore organizzativo ed imprenditoriale della società Campione d’Italia del Bolzano.
L’idea di Podini è semplice e lineare: per crescere la pallamano italiana ha bisogno di Scuole qualificate, così come è accaduto in quei paesi che ora sono all’avanguardia in Europa e nel Mondo, e queste Scuole devono essere radicate nei territori, coinvolgere tutti i Club più organizzati e forti tecnicamente ed essere aperte al confronto internazionale. Quale laboratorio migliore dell’Alto Adige per lanciare il progetto pilota delle Academy italiane? Lo ha sottolineato anche Claudio Zorzi, delegato FIGH per la regione sudtirolese, nella conferenza stampa di presentazione tenutasi martedì scorso (22 marzo n.d.r.) nella sede della Podini Holding a Bolzano: la regione Sud Tirol ed il Trentino sono all’avanguardia nel panorama sportivo nazionale, non solo negli sport invernali ma anche in molte altre discipline di squadra ed individuali, anche nella pallamano dove soprattutto il movimento giovanile primeggia da anni in tutti i campionati di categoria maschili e femminili. In una regione di poco più di un milione di abitanti, sono circa 2000 i giovani atleti che praticano continuativamente la pallamano, su questa base si innesterà il lavoro della Academy coinvolgendo, sotto la direzione tecnica di Alessandro Fusina, tutte le società del territorio, i tecnici operanti in esse e le istituzioni scolastiche. A tal proposito sono già 13 le istituzioni scolastiche interessate, 8 di lingua tedesca e 5 italiane e molte altre ne verranno coinvolte man mano che il progetto andrà a regime e si diffonderà in tutto il territorio regionale, valle per valle. Importanti anche i rapporti internazionali, a partire dalla Academy tedesca forse più importante, quella che fa capo alla società del Flensburg, al Rhein Necker., per finire alla Scuola gestita in Croazia da Zarko ed Ivano Balic, la Academy Balic-Malcic. Grande attenzione, pertanto, anche dai vertici delle istituzioni internazionali, che da tanto tempo stanno aspettando un segnale di rinnovamento e crescita dell’Italia, attraverso i messaggi augurali di Jean Brihault, presidente dell’EHF, Michael Wiederer, CEO/EHF, Ralf Dejaco, brissinese e tesoriere della Federazione europea e Gerd Butzeck, managing director del Forum Club Handball, organizzazione internazionale dei Club della quale fanno parte Bolzano e Salerno.
La HANDBALL ACADEMY SÜDTIROL ALTO ADIGE è la prima scuola di pallamano in Italia, fondata da ex atleti di altissimo livello, da tecnici sportivi e allenatori qualificati, da medici sportivi, fisioterapisti e medici specializzati in scienze alimentari, si legge nel sito web www.handballacademy-saa.com , mette al centro della sua attività e delle sue priorità la figura dell’atleta visto come un talento sul quale deve essere improntato il lavoro per ottimizzare il suo sviluppo tecnico, atletico e personale. Il programma della Academy è pertanto occuparsi del talento a 360° e grazie ad una proficua collaborazione con importanti club europei, garantisce una attività di costante confronto con campioni stranieri.