INTERVISTA A GIOVANNI NARDIN: DALLA COPPA ITALIA AGLI EVENTI CON LA NAZIONALE

Di Damiano Manfrin (staff social area 3)

La prima vittoria ha un significato speciale. Ne sa qualcosa Giovanni Nardin, ala sinistra della Nazionale Italiana e della Raimond Sassari con cui pochi giorni fa ha vinto la Coppa Italia maschile nella Final8 di Salsomaggiore Terme. Per il ventunenne originario di Oriago, in Veneto, si tratta del primo successo in carriera, un risultato importante quanto emozionante, come spiega lo stesso Nardin: “Sicuramente ha un valore incredibile. Io ho sempre creduto e ho sempre lavorato per arrivare a questo tipo di obiettivi e di traguardi e per poterli giocare da protagonista. La gioia che ho provato in quei momenti è stata incredibile, onestamente poche volte nella mia vita sono stato così tanto felice. Ad oggi sono passati 4-5 giorni, ma ci ripenso costantemente”.

L’avvicinamento alla Coppa Italia, tuttavia, non era stato ottimale per Nardin, reduce da un periodo di stop abbastanza lungo: “Ho avuto il Covid tra Natale e la prima settimana di gennaio. Poi quando sono rientrato a Sassari, ho avuto un periodo difficile in cui non riuscivo a rimettermi in forma ed ero pieno di problemi fisici. Sono arrivato alla Coppa Italia non al meglio fisicamente e con pochi allenamenti, ma d’altra parte la Coppa Italia è un appuntamento troppo importante all’interno di una stagione. Vedevo i miei compagni che erano tutti molto carichi e io stesso sapevo che avremmo avuto ottime possibilità di fare bene”.

Una serie di problematiche che non hanno impedito all’ala di Sassari di ritrovare la serenità a ridosso dell’evento e di essere tra i protagonisti in campo, con sette gol realizzati nelle tre partite, uno di questi nella finale contro Conversano terminata 36-37 dopo i tiri dai sette metri. “I quarti di finale e la semifinale sono andati bene perché abbiamo superato i momenti difficili nel corso delle partite e abbiamo ottenuto due vittorie. In più c’è sempre stato un bel clima positivo in squadra – racconta Giovanni Nardin – sono stati quattro giorni belli da vivere che sono culminati con la finale, che per me rappresentava già un traguardo incredibile. Poco prima della finale mi ho ripensato a tutta la strada che ho fatto per arrivare fino a lì: gli anni delle giovanili, la Serie B, la A2 e la A1, il trasferimento a Fondi e poi a Sassari da tre anni. Ripensare a questi momenti mi ha dato lo stimolo in più per giocare la finale al meglio e fortunatamente l’abbiamo portata a casa noi”.

Archiviata con grande soddisfazione l’esperienza della Coppa Italia, è tempo per Giovanni Nardin di riportare il focus sui prossimi impegni: la Serie A Beretta, in cui Sassari è terza, e poi l’appuntamento con i play-off di qualificazione ai Campionati Mondiali 2023, in cui l’Italia affronterà la Slovenia. “Il mio desiderio sarebbe quello di vedere tanti ragazzi e tante persone presenti il 16 marzo contro la Slovenia a Padova – rivela Nardin – perché ne abbiamo bisogno, non solamente per crescere come movimento, ma anche come squadra. Sarebbe fondamentale avere l’apporto di tutti i tifosi e avere un bell’ambiente per poter giocare un’ottima partita e magari fare qualcosa che assomiglia molto un miracolo”.