Italia, che fai! Con Israele finisce in parità

L’Italia spreca un vantaggio importante costruito nella ripresa e chiude la gara inaugurale del Gruppo 4 di Qualificazione ai prossimi Mondiali di Germania 2017 contro Israele in parità. Al Pala Lo Bello di Siracusa il punteggio finale è di 26-26 con le ragazze di Niederwieser che avranno tanto di cui rammaricarsi a differenza di quelle di Hoffman che hanno dimostrato grande cuore. Ora testa alla sfida contro il Portogallo di Domenica alle ore 16.30.

LA PARTITA

In una buona cornice di pubblico l’Italia scende in campo contro Israele, il bilancio delle precedenti sfide tra le due nazionali dice 2-0 in favore delle Azzurre che, per questa occasione, si presentano con le migliori atlete a disposizione: ci sono infatti tutte e quattro le giocatrici che giocano all’estero (Niederwieser, Fanton, Cappellaro e Gheorghe). Si capisce fin da subito che non sarà una passeggiata per Fanton&Compagne nonostante, sulla carta, le avversarie potrebbero rappresentare l’ostacolo meno complicato da superare tra i due (l’altra squadra è il Portogallo che sarà affrontata Domenica ndr). Pronti via e le ospiti si portano sul 3-0 colpendo a ripetizione con l’ispirata Vakrat, Cappellaro&compagne sembrano rimaste con testa e corpo al momento dell’inno Nazionale perché fanno fatica a carburare. Con il passare dei minuti, però, le cose si sistemano per l’Italia che trova le misure e si rifà sotto nel punteggio grazie a Fanton e Gheorghe (2-3 al 5’). Dopo dieci minuti di partita il punteggio recita 5-4 per Israele che fa male soprattutto dalla distanza e con l’ala destra Cohen, tra le fila italiane, con Niederwieser a secco, bene Gheorghe dai 7 metri (2 su 2) e Prunster. Pian piano il ritmo della gara cambia e va a favore delle ragazze di Niederwieser che trovano prima il pareggio al 13’ con Annika Niederwieser, che si sblocca, poi il sorpasso al 15’ (7-6) grazie anche alla solita Monika Prunster che cala la saracinesca in quattro-cinque occasioni di fila facendo crollare le certezze offensive delle ospiti. Israele comincia a faticare e subisce la ritrovata freschezza delle italiane che, però, sbagliano un po’ troppo in attacco e troppo spesso si fanno chiudere la porta in faccia da Boronovski, miglior in campo delle ospiti nella prima frazione. Superata la metà del primo tempo l’Italia sembra prendere definitivamente le redini del gioco portandosi sul 10-7 in quello che è il massimo vantaggio (+4). I sorrisi azzurri, però, si spengono subito quando Cappellaro si fa cacciare per 2 minuti dando, inconsapevolmente, il via alla rimonta israeliana: sono infatti 5 le reti consecutive delle ospiti con Vakrat, Dunay e Cohen che bucano Prunster fino al 12-11 in loro favore, ad un minuto dalla fine. Nell’ultima azione, però, l’Italia trova il 12-12 con una bomba da fuori di Niederwieser quando mancavano poco più di cinque secondi alla sirena. Si va al riposo in parità con Israele che ritrova l’entusiasmo e le forze.
La ripresa però si apre con un’Italia decisamente in palla che vola subito sul +3 dopo tre minuti grazie a Gheorghe e Cappellaro, Israele si inceppa in attacco tra palle perse ed una monumentale Prunster a dire ripetutamente di no. Le Azzurre continuano a macinare gioco pungendo principalmente da destra con Ravasz e Gheorghe, quest’ultima la più ispirata di tutte, e volando sul +5, massimo vantaggio, al minuto 40 e costringendo il tecnico di Israele Hoffman a chiamare un doveroso time-out (19-14). Molto bene Rotondo e Landri quando chiamate in causa mentre il lato sinistro del campo, con Babbo prima e con Costa dopo, non produce nulla in chiave offensiva. Male invece Giusy Ganga, pasticciona e frettolosa come non siamo abituati a vederla con la maglia dell’Indeco Conversano. L’Italia, come avvenuto nei primi trenta minuti, sembra in grande controllo ma improvvisamente si spegne la luce: Israele, anche in doppia inferiorità, trova comunque le reti per restare aggrappato al match ed il tutto si capovolge a partire dal minuto 47. L’attacco italiano fallisce in rapida sequenza mentre quello ospite sembra rinato, il trio Dunay-Cohen-Vakrat, con le parate dell’ottima Boronovski, portano Israele ad un incredibile break di 6-0 (22-21 Italia) che diventa 8-1 al minuto 54 con conseguente sorpasso (24-23 Israele), complice anche una doppia inferiorità numerica italiana. Il pubblico è incredulo così come Niederwieser in panchina, l’Italia non riesce più a chiudere in difesa nonostante gli inserimenti di Kere e Landri nella disperata ricerca di freschezza e fisicità. Al 58’ le Azzurre hanno un sussulto d’orgoglio e prima Luchin para un sette metri a Cohen, poi Gheorghe e Cappellaro confezionano l’1-2 che porta i nostri colori sopra di un gol (26-25). Israele, però, non è mai domo e lo dimostra ancora trovando il pareggio al 59’ con Izak. Con gli ultimi sessanta secondi da giocare, il coach italiano chiama time-out per organizzare l’ultimo attacco: momenti concitati e pubblico con il fiato sospeso che però non vede altro che le Azzurre perdere la palla per la frenesia suscitata dal braccio alzato del passivo da parte dei due arbitri montenegrini. Ultimi quindici secondi e palla in mano ad Israele che ha la chance di un’incredibile vittoria, l’attacco finale non frutta gli effetti sperati e la sirena chiude la contesa sul punteggio di 26-26. Un punto per ciascuna formazione che tiene tutto aperto nel discorso qualificazione, occasione sprecata dall’Italia dopo il vantaggio costruito ma complimenti ad Israele per la voglia e la determinazione dimostrati in campo.