Seconda partita, e si sente. Radojkovic parte in 5:1 con Radovcic avanti, Maione centro-dietro, Taurian e Turkovic intermedi, Stabellini e Sonnerer primi, in attacco assetto base con Turkovic in regia. Fovio in porta. Partenza confusa e lenta, poca intensità difensiva e l’esperto Vito soffre (1-4 dopo 6′) con Sonnerer che in attacco sbaglia due volte. Il CT prova a cambiare qualcosa, Parisini per Maione subito in gol su assist di Stabellini, non brillante come ieri, poi in ripartenza (4 a 5 ma dura poco). Vaccaro per Radovcic ed Anici per Stabellini. Ma l’Italia non riesce ad esprimere un gioco ordinato, troppi errori, Radojkovic chiama il time out sul 5 a 9. Rientro sprint per gli Azzurri, 4 a 0 in sei minuti con Sonnerer che ritrova il tiro ed Anici che si sblocca. Il CT ordina la 6:0 ma torna la confusione, per fortuna Venturi riesce a confezionare tre azioni vincenti (gol, 2 min. con rigore sbagliato da Anici e di nuovo gol) per l’11 pari finale con i giovani in campo, Rendes prodigioso in due occasioni e Bonassi ingenuo in difesa.
Ripresa con Sampaolo in porta, ottimo impatto sulla partita, e formazione-base con la sola variante di Santilli per Sonnerer. Italia subito avanti con Demis, dopo il pareggio di Israele, 14 a 12 a 6’40. A questo punto pero’ scende la notte con gli avversari che prima recuperano e poi vanno sul 16 a 19 al 18′. Time out per riordinare le idee e fermare l’inerzia della partita. Reazione azzurra al rientro, tre gol in sequenza, trascinati da Radovcic e sostenuti da Sampaolo, 19 a 19 a 9′ dalla fine. Vaccaro ala, Demis centrale e cambio lungo Stabellini-Giannoccaro e l’Italia va. 21 pari sull’asse Radovcic-Maione (rigore e 2 min. a 3’30 dalla fine). Ultimo time out per Radojkovic, ma il risultato non si sblocca, Vaccaro, positivo in questa due giorni, rinuncia inspiegabilmente al tiro, Maione sbaglia il colpo del ko, Djukic ferma il gioco a sua volta, Kofman non sbaglia e Israele passa di misura, 21 a 22 il finale.
Partita sicuramente diversa rispetto alla prima, piu’errori da entrambe le parti, ma anche maggiore intensità e gioco meno bloccato. L’Italia avrebbe potuto portarla a casa, ma probabilmente la stanchezza ha prevalso e Israele si è dimostrata più cinica e lucida nel finale. Stage archiviato con soddisfazione e fiducia. Ragazzi avanti tutta.