La Casalgrande Padana cerca di fare la propria parte ma a Salerno non si passa

Questa volta, il risultato parla da solo. Nella serata di sabato 25 gennaio, al pala Palumbo di Salerno, la Casalgrande Padana non si è affatto risparmiata in quanto a sforzi. L’oggettiva buona volontà delle biancorosse non è tuttavia bastata per creare reali difficoltà alle padrone di casa: in questo momento, la Jomi viaggia davvero su un altro pianeta. In terra campana si è giocato per il 14° turno della serie A1 di pallamano femminile: duello equilibrato soltanto nelle prime fasi di gioco. Al 12′, le blasonate blurosa erano avanti sul punteggio di 5-3: a seguire Salerno ha preso il sopravvento in maniera sempre più netta, lasciando ben poco spazio alle speranze della Padana. Jomi avanti 12-4 al 20′ e 17-7 al termine della prima frazione di gioco. Dopo l’intervallo, al 40′ il vantaggio delle beniamine locali è arrivato a toccare le 13 lunghezze sul 22-9: un ampio margine che nelle fasi successive ha avuto modo di ampliarsi ulteriormente, come testimoniano il 28-12 del 50′ e il 33-16 conclusivo.

La centrale biancorossa Gaia Lusetti, al rientro dopo l’influenza che le ha impedito di scendere in campo il 18 gennaio contro Pontinia

 

A certificare la difficile trasferta delle casalgrandesi ci sono anche le cifre che riguardano l’ambito realizzativo: nelle file della compagine ospite, nessuna giocatrice si è attestata al di sopra delle 3 reti. Per quel che invece riguarda l’organico allenato dal tecnico transalpino Thierry Vincent, la palma di miglior realizzatrice dell’incontro è stata raggiunta da ben quattro atlete: tra queste anche l’ex di turno Asia Mangone, autrice di 5 reti al pari di Ilaria Dalla Costa, Rocio Squizziato e della nuova arrivata slovacca Karin Bujnochova.

Elena Barani, allenatrice della Casalgrande Padana

 

“In effetti, abbiamo affrontato un’autentica super potenza della pallamano femminile italiana – osserva Elena Barani, trainer della Casalgrande Padana – Stiamo infatti parlando di una tra le maggiori candidate alla conquista di scudetto e Coppa Italia: un gruppo che anche stavolta ha puntualmente messo in mostra tutto il proprio valore. Peraltro contro di noi la Jomi Salerno ha recuperato alcune protagoniste di primo piano, assenti durante l’affermazione del 18 gennaio a Mezzocorona. Per quanto ci riguarda, noi eravamo prive dell’influenzata Sara Niccolai Apostol. Inoltre, ci siamo presentate con uno schieramento non così ampio dal punto di vista numerico: in particolare, mancavano molte tra le ragazze più giovani. Una scelta che ho ritenuto necessaria, nell’ottica di un’efficiente gestione delle energie in questo fine settimana così denso di impegni: non va infatti dimenticato che domenica 26 gennaio, dalle ore 16, affronteremo la gara casalinga con le Tushe Prato valevole per il campionato interregionale Under 18″.

La pivot biancorossa Alessia Artoni

 

“Tornando alla serie A1, Salerno ha una tra le retroguardie più solide ed efficaci dell’intero campionato – rimarca la timoniera biancorossa – Nel costruire la linea difensiva intorno alla propria porta, la formazione blurosa applica schemi che intralciano parecchio le avversarie: quando si sfida la Jomi, far circolare la palla con precisione ed efficienza non è mai una missione semplice. Pur considerando l’indubbia forza di chi avevamo di fronte, noi potevamo comunque fare qualcosa di meglio: pochi i gol che abbiamo messo a segno, e inoltre troppe volte siamo state in balia delle ficcanti ripartenze salernitane. Peraltro, con il passare dei minuti ci è subentrato anche un po’ di comprensibile appannamento sul piano psicologico. Di certo, non abbiamo mai rinunciato a cercare strategie per tentare quantomeno di addolcire il margine sfavorevole in termini di punteggio: tuttavia Salerno ha ugualmente preso il largo con il passare dei minuti, e dunque il compito di reagire è diventato sempre più arduo per noi”.

Francesca Franco, pivot e vicecapitano casalgrandese

 

“Ad ogni modo, nonostante l’eloquente risultato finale, io vorrei concentrarmi anche sugli aspetti più incoraggianti di questa sfida – aggiunge Elena Barani – Pur trovandoci confrontate con un vero colosso della massima divisione, abbiamo comunque messo in campo una generosa dose di impegno per provare a opporre resistenza. In più, stavolta siamo riuscite ad accumulare una quantità di palloni persi inferiore rispetto al solito: un dato confortante, che costituisce un motivo in più per guardare ai prossimi impegni con ulteriore ottimismo”. Proprio a proposito dell’agenda, sabato 1° febbraio la Casalgrande Padana sarà di scena al pala Keope per la sfida casalinga con le campionesse d’Italia in carica: contro il Bressanone Südtirol si giocherà dalle ore 18,30“E’ vero che lo scorso anno la compagine altoatesina ha vinto lo scudetto, ma ora siamo immerse in tutt’altro contesto e in tutt’altro campionato – sottolinea l’allenatrice biancorossa – Di conseguenza, i parallelismi con la passata stagione non possono e non devono condizionarci. Bressanone può nutrire ragionevoli ambizioni in ottica playoff: d’altro canto il nostro obiettivo sta nel trovare riscatto dall’opaca prova fornita nell’ottobre scorso, durante il duello di andata in Alto Adige. In quell’occasione abbiamo perso 27-22, giocando nel bel mezzo di una settimana molto impegnativa con ben tre partite nell’arco di appena 7 giorni. Ora sembrano profilarsi le condizioni giuste per provare a disegnare un altro tipo di scenario: dal nostro punto di vista, fare meglio rispetto all’incontro di andata rappresenta un traguardo che ritengo davvero fattibile”.

Charity Iyamu, terzino della Casalgrande Padana

 

La Casalgrande Padana dista sempre 8 lunghezze dalla zona playoff: viceversa il vantaggio sull’area playout si è leggermente limato, passando da 8 a 6 punti. “Lotto diviso in tre parti, è evidente – evidenzia Elena Barani – Alta, media e bassa classifica. Al momento noi stazioniamo nel segmento centrale, che potremmo definire “di pianura”. Ora dobbiamo guardare con decisione alle… zone di montagna, per tenerci ben alla larga dal rischio di scivolare nelle acque più pericolose del tabellone”.

L’ala blurosa Olga Lanfredi (foto Antonucci per pagina Fb Pdo Handball Salerno)

 

“Un’affermazione figlia dell’accurato lavoro svolto durante i giorni che hanno preceduto l’incontro – commenta quindi Olga Lanfredi, ala classe 2001 in forza alla Jomi Salerno – Ancora una volta la preparazione si è svolta in modo molto accurato, e i risultati non hanno tardato a vedersi. Fin dai primi minuti di gioco, siamo state in grado di affrontare la Casalgrande Padana mettendo in campo le doti che servivano: sia dal punto di vista dell’intessitura di gioco, sia per quanto riguarda la mentalità. Credo inoltre che vada sottolineata l’importanza dei rientri di Giulia Fabbo, Giulia Rossomando e Cyrielle Lauretti Matos: ora siamo finalmente tornate pressochè al completo, e ciò ha certamente inciso nel delineare questo largo successo”. Sabato 1° febbraio, le blurosa saranno di scena nella super sfida sul campo della Aviometal Cassano Magnago.

Elisa Ferrari, portiere della Casalgrande Padana ed ex Salerno

 

LA SITUAZIONE IN SERIE A1 FEMMINILE. Gli altri risultati della quattordicesima giornata sono Adattiva Pontinia-Aviometal Cassano Magnago 31-22, Leno-Cellini Padova 21-21, Ac Life Style Erice-Securfox Ariosto Ferrara 29-17, Sirio Toyota Teramo-Lions Sassari 40-27 e Bressanone Südtirol-Mezzocorona 34-26.

Classifica: Ac Life Style Erice 26 punti; Jomi Salerno e Adattiva Pontinia 24; Aviometal Cassano Magnago 22; Bressanone Südtirol 18; Securfox Ariosto Ferrara 15; Casalgrande Padana 14; Sirio Toyota Teramo 8; Leno 7; Cellini Padova 5; Mezzocorona 4; Lions Sassari 1.

 Le immagini della Casalgrande Padana presenti in questa pagina sono state realizzate da Monica Mandrioli