CASALGRANDE PADANA – CELLINI PADOVA 28 – 27
CASALGRANDE PADANA: Ferrari (P), Franco 4, Iyamu 8, Furlanetto 8, Niccolai Apostol, Artoni S. 2, Rondoni, Bonacini (P), Artoni A., Orlandi 1, Giovannini 3, Trevisi, Cosentino, Lusetti 2, Galletti, Giubbini (P). All. Elena Barani.
CELLINI PADOVA: Engel 7, Borrini, Griggio, Bozza, Broch (P), Meneghini 6, Aroubi, Prela 4, Okorie 1, Salvaro 8, Eghianruwa (P), Tanic 1. All. Mauro Marchionni.
ARBITRI: Di Domenico e Fornasier.
NOTE: primo tempo 14-11. Rigori: Casalgrande Padana 2 su 2, Cellini Padova 1 su 3. Esclusioni per due minuti: Casalgrande Padana 1, Cellini Padova 3.

La Casalgrande Padana ha maturato la certezza matematica di conservare il proprio posto in serie A1 femminile. Il successo casalingo di sabato 15 marzo, ottenuto al pala Keope contro il Cellini Padova, ha permesso alle biancorosse di effettuare un deciso passo avanti verso la permanenza nella categoria: le concomitanti sconfitte di Leno e Sirio Toyota Teramo hanno poi fatto il resto, consegnando alla compagine ceramica la sicurezza di salvarsi senza dover passare attraverso i playout. Un traguardo di valore e prestigio, che Furlanetto e socie hanno saputo maturare con tre turni di anticipo sulla conclusione della stagione regolare. Peraltro si tratta di un obiettivo centrato dopo una partita intensa e mai noiosa: un duello tambureggiante, con numerosi sussulti di ottima qualità da parte di ambo le contendenti. La sfida era valevole per la diciannovesima giornata: a fine partita consistenti e meritati applausi per la Casalgrande Padana, che ha trovato la lucidità e l’efficacia necessarie per ottenere due punti tutt’altro che semplici da conquistare. Al tempo stesso, grande merito anche alle rossoblù: le ragazze venete si sono rese autrici di un gioco concreto e tenace, e fino agli ultimi istanti di gara sono rimaste in piena corsa per raggiungere quantomeno un risultato utile.

Nel dettaglio, la piega presa dall’incontro è apparsa molto chiara fin dai primi minuti: al 10′ la situazione era infatti in perfetta parità, sul 5-5. Un equilibrio che nelle fasi successive non ha avuto modo di spezzarsi: Casalgrande si è prodotta in vari tentativi per cercare di prendere il largo, ma il Cellini ha trovato le vie giuste per rispondere colpo su colpo. Così, dieci minuti più tardi la Padana era avanti con un margine di sole due lunghezze: 11-9. Nel segmento finale del primo tempo le padrone di casa hanno quindi piazzato un mini-allungo, sfruttando al meglio anche una lieve flessione da parte della formazione ospite: la mezz’ora iniziale si è quindi conclusa con le beniamine locali in vantaggio sul 14-11.

A inizio ripresa, Padova ha modo di trovare pieno riscatto dalle piccole titubanze che erano emerse poco prima dell’intervallo: così le rossoblù sono riuscite a ricucire lo strappo, costringendo le casalgrandesi a riporre in campo un ulteriore sovrappiù di energie fisiche e mentali. Al 40′ le biancorosse conducevano di strettissima misura sul 18-17, mentre al 50′ la situazione si presentava ribaltata con il Cellini avanti 22-23. Finale ad alta, altissima tensione agonistica: l’organico allenato da Elena Barani è stato abile nel trovare quel guizzo di efficacia in più, che ha permesso di ottenere l’intera posta in palio con tanto di salvezza diretta. D’altro canto, come detto, la compagine patavina ha sperato fino all’ultimo di arrivare almeno al pari: le aspirazioni venete si sono infrante soltanto sulla sirena finale, quando Elisa Ferrari ha neutralizzato la fiondata di Maja Tanic.

Per quel che riguarda le prove individuali, prova corale da parte delle casalgrandesi. A cominciare dagli 8 gol a testa siglati da Charity Iyamu e dalla capitana Ilenia Furlanetto, reti peraltro arrivate in momenti-chiave del confronto: lo stesso vale pure per i 4 sigilli firmati dalla vice capitana Francesca Franco. In buona evidenza pure i portieri: la già citata Elisa Ferrari ma anche Valentina Bonacini, a sua volta autrice di pregevoli interventi. Da segnalare inoltre la prima convocazione in A1 per Greta Trevisi, terzino in arrivo dalle giovanili biancorosse. Per quel che riguarda Padova, le ragazze del Cellini hanno comunque fornito una prova maiuscola nonostante lo sfavorevole punteggio finale. Davvero attivissime Emma Salvaro e la brasiliana Eduarda Engel: due spine nel fianco per la retroguardia biancorossa, senza dimenticare il buon contributo fornito pure da Giorgia Meneghini.

“A essere sincera, io non sono affatto stupita per l’andamento che la partita ha assunto – ha commentato Elena Barani, allenatrice della Casalgrande Padana – Anche se la classifica ci assegna una buona quantità di punti in più rispetto al Cellini, Padova è comunque una avversaria combattiva e capace di esprimere una pallamano davvero ben strutturata. Del resto ce ne eravamo accorte già in occasione del confronto di andata, che abbiamo vinto ma non senza faticare: nell’occasione eravamo riuscite a prendere il largo soltanto nel secondo tempo, dopo una prima frazione ricca di difficoltà per noi. Oltretutto in quella partita le rossoblù non potevano ancora contare su Eduarda Engel: un rinforzo davvero di talento, capace di trascinare la squadra anche nei momenti più difficili della partita. Detto questo, ritengo che stavolta le nostre ragazze abbiano saputo lavorare con efficienza per quel che riguarda gli assetti difensivi: i meccanismi relativi alla retroguardia hanno funzionato complessivamente bene, specie considerando la consistente qualità delle tiratrici avversarie. Viceversa in attacco avremmo potuto fare qualcosa di meglio: in particolare siamo incappate in vari errori e sviste nella fase di uno contro uno, imprecisioni e tentennamenti che ci hanno impedito di totalizzare un bottino di gol superiore”.

“Ad ogni modo, devo comunque congratularmi con tutta la squadra che alleno – ha proseguito la timoniera biancorossa – Siamo riuscite ad avere la meglio nel contesto di una sfida che non si presentava affatto così agevole: sapevamo bene di essere attese da un impegno arduo, e il campo ha pienamente confermato le nostre impressioni della vigilia. Non ho effettuato molte rotazioni, ma comunque le ragazze hanno risposto con efficacia sul piano fisico: ciò ha avuto un ruolo di primo piano nel propiziare questa vittoria. Più in generale, ogni successo che abbiamo conquistato in questa stagione riveste un valore davvero consistente: un valore che ora viene ulteriormente impreziosito, attraverso la conquista della salvezza aritmetica con ben tre turni di anticipo. Un obiettivo di prestigio e non scontato: le ragazze meritano un plauso davvero speciale, per esserci arrivate così presto e con numerose prove convincenti”.

“Quanto al resto, per ora nessun ringraziamento e nessun bilancio – ha rimarcato Elena Barani – Per quelli bisogna necessariamente aspettare la fine del campionato, e il nostro percorso stagionale non è ancora giunto al termine: prima di archiviarlo mancano ancora tre partite, che andranno affrontate con la forza e la tenacia di sempre. Quando non ci sono più obiettivi sostanziali da raggiungere, in effetti può darsi che l’inconscio possa portare a non riversare in campo ogni energia possibile. Tuttavia dell’inconscio non ci dobbiamo preoccupare, perchè si tratta di qualcosa che non si può controllare: peraltro sul tema c’è un’abbondante letteratura, Sigmund Freud e non solo. Ciò su cui dobbiamo focalizzarci sta nell’assoluta necessità di chiudere la stagione al meglio, regalando e regalandoci un finale pienamente all’altezza di quanto di buono abbiamo costruito quest’anno. Oltretutto adesso c’è la possibilità di migliorare il nostro piazzamento, provando a salire al 6° posto: una prospettiva che deve rappresentare una spinta di rilievo a livello motivazionale, utile per portarci ad affrontare i restanti 180 minuti nel modo giusto”. Domenica prossima 23 marzo, le biancorosse saranno al pala Fornai di Mezzocorona per sfidare le padrone di casa trentine: fischio d’inizio alle ore 16. Seguiranno la trasferta a Teramo (5 aprile) e infine il duello interno con Cassano Magnago (19 aprile).

Come già nel prepartita, anche le considerazioni rossoblù post gara sono state affidate a Marijana “Maja” Tanic: “Un po’ di amarezza è innegabile – ha sottolineato la centrale/terzino serba, classe ’93 ed ex di turno – Conosciamo bene le rilevanti qualità che caratterizzano la pallamano costruita dalla Casalgrande Padana: pur trovandoci di fronte ad avversarie di livello davvero consistente, siamo arrivate veramente a un passo dall’ottenere un risultato utile che per noi avrebbe rappresentato una gratificazione davvero straordinaria. Peraltro, in vari passaggi del confronto sembravamo veramente avere le carte in regola per puntare addirittura alla vittoria: i numeri parlano chiaro in tal senso, e la dicono lunga sulla caratura della prova che siamo riuscite a sviluppare. A fare la differenza sono stati i dettagli, e lì abbiamo avuto qualche carenza: in particolare, perdendo qualche pallone di troppo. Con un briciolo, un pizzico di attenzione in più, forse ora saremmo qui ad analizzare un risultato differente. Al tempo stesso, nonostante la sconfitta, ritengo che non sia certo il caso di dare spazio a eccessive lamentazioni. Con lo spessore della prova fornita qui a Casalgrande, abbiamo comunque dimostrato di avere ottime carte da giocare: sia durante la sfida casalinga di sabato 22 marzo con Cassano Magnago, sia durante i playout che presumibilmente disputeremo”.

LA SITUAZIONE IN SERIE A1 FEMMINILE. Gli altri risultati del 19° turno sono Lions Sassari-Ac Life Style Erice 21-43, Adattiva Pontinia-Leno 35-22, Jomi Salerno-Bressanone Südtirol 31-17, Aviometal Cassano Magnago-Securfox Ariosto Ferrara 30-20 e Mezzocorona-Sirio Toyota Teramo 30-21.
Classifica: Ac Life Style Erice 36 punti; Adattiva Pontinia 34; Jomi Salerno 32; Aviometal Cassano Magnago 28; Securfox Ariosto Ferrara 23; Bressanone Südtirol 20; Casalgrande Padana 18; Leno 11; Sirio Toyota Teramo 10; Mezzocorona 8; Cellini Padova 7; Lions Sassari 1.
Nella foto in alto Ilenia Furlanetto, terzino e capitana biancorossa. Le immagini della Casalgrande Padana presenti in questa pagina sono state realizzate da Monica Mandrioli.