Non arrendersi mai. E’ una prova di resilienza quella che la pallamano italiana sta offrendo al panorama sportivo nazionale. Nonostante la pandemia e le accertate difficoltà economiche e finanziarie, in parte compensate da una stagione che per volere della Federazione è stata costruita sulle “tasse zero”, il Movimento va avanti. Presto anche la Seconda Serie Nazionale adotterà il protocollo che prevede il test (tampone antigeno) obbligatorio prima della disputa delle partite di campionato, forse l’unico modo per tentare di sopravvivere. “Non ci sono alternative – osserva Alberto Aldini, direttore generale del Casalgrande – e plaudo all’iniziativa della Federazione per la decisione assunta e per le condizioni create affinché i club possano adeguarsi. La stipula della convenzione con l’azienda che fornirà i tamponi a prezzi abbordabilissimi è un titolo di merito che non può essere sottaciuto. Abbiamo un obbligo morale nei confronti dei nostri atleti – prosegue – e l’effettuazione del tampone crea le condizioni migliori per continuare a giocare e farlo in sicurezza, oltre che garantire condizioni di sicurezza anche nei luoghi di lavoro frequentati da parte dei nostri atleti. D’altronde – conclude Aldini – non possiamo permetterci il lusso di fermarci. Se lo facciamo corriamo il rischio di non ripartire più. Ora più che mai dobbiamo fare squadra, pensare solo al bene del nostro sport e dunque finché questo sistema reggerà non possiamo permetterci il lusso di fermarci”.