La pallamano alle Olimpiadi? Cerca sul pc…

Per chi ama la pallamano RIO 2016, almeno per i nostri colori, sarà ricordata come l’occasione perduta con una qualificazione annunciata ma nemmeno lontanamente sfiorata soprattutto nel femminile. Dopo il danno (per il fallimento del progetto “Futura Rio 2016”) ora anche la beffa per i tanti appassionati, perché per vedere la Pallamano in chiaro, almeno quella degli altri, bisogna attendere orari impossibili o più facilmente la si deve stanare nel sito web della Rai. La si cerca e con un po’ di fatica la si trova, poi la si guarda pure sperando di non subire interruzioni nei collegamenti, cosa che purtroppo accade sovente. Ma la domanda è d’obbligo: riusciamo ad avere un po’ di vera visibilità per il  nostro Sport? La comunicazione e la promozione della pallamano, evidentemente, non sono al centro delle attività della nostra dirigenza federale che non è riuscita nemmeno a creare un seppur minimo piano di comunicazione ne tanto meno di promozione per un evento così importante come i Giochi Olimpici.  Promozione? Parola sconosciuta dalle parti dello Stadio Olimpico (Curva Nord) poiché nemmeno con la RAI si è riusciti (o non si è voluto dopo la rottura per la scelta di autonomia fatta con pallamano.tv?) a creare un rapporto di collaborazione e allora ecco che, a tutte le ore del giorno e della notte, Rai  2 e i canali di Rai Sport sono pronti a farci “apprezzare” discipline senza rappresentanze azzurre come il Rugby a 7, la pallacanestro femminile, il badminton, il calcio femminile; scelte editoriali non certamente casuali ma concordate con le relative federazioni. Di tutto insomma ma non la nostra bella pallamano! Per quella se hai una buona connessione c’è il pc… Un’occasione di promozione straordinaria per il nostro sport incredibilmente gettata al vento, non la prima e neanche l’ultima! Ma si sa, certi tesori è meglio tenerli gelosamente custoditi, al riparo da occhi e commenti indiscreti perché c’è sempre il pericolo che qualcuno possa porre qualche domanda legittima, la solita ad esempio: perché l’Italia non si qualifica mai per le Olimpiadi? E di conseguenza: perché l’Italia e’ così messa male? Domande spontanee, naturali che, ad esempio, si pongono gli sponsor che accompagnano i nostri club, e alle quali qualcuno dovrebbe poi dare una risposta. Ma chi? Per caso chi proprio  sull’assenza di programmi, vittorie e progetti ha costruito il suo ventennale  potere?